La gaffe di Sangiuliano su Galileo Galilei: il bias Hindsight 

Che in molti non lo sapessero è vero, ma che un ministro della cultura, prima di parlare, non si accerti del suo sapere è grave. Una cosa è non sapere, più che normale, non sappiamo un'infinità di cose, ben altra dire (in pubblico) di sapere qualcosa che non si sa.

Una cosa è non ricordare una data precisa (salvo che non si sia degli storici) una cosa è confondere una serie di avvenimenti. E comunque, in pubblico, meglio dire una cosa in meno, ma giusta che una una cosa in più, ma sbagliata. E conoscendo le gaffe di Sangiuliano...

Vero in tanti non sappiamo l'anno di nascita di Galilei; ma la "cosa" divertente è il testo che accompagnava l'intervento del ministro a Taormina: "Italia significa cultura. E “più si è forti e consapevoli della propria cultura e della proprie radici, più ci si può aprire al dialogo con gli altri”, ha recentemente ricordato Il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. In un excursus sull’enorme patrimonio artistico nazionale, spaziando da una dimensione globale che vede l’Italia in cima alla lista delle destinazioni turistiche mondiali fino ai microcosmi di borghi e piccole realtà che impreziosiscono la Penisola, un incontro per immergerci tra arte e cultura tutta. Quella italiana, di splendida bellezza, creatività infinita e immenso valore."

non sono gaffe! è ignoranza. la gaffe è qualcos'altro , parliamo italiano. NON SAPERE una cosa per un ministro della CULTURA è SOLO ignoranza. "quanti lo sapevano" ? Cosa importa ? LUI deve saperlo. LUI era a spiegare qualcosa ex cathedra. LUI pretendeva di insegnare cose che sapeva. LUI è ignorante.

In effetti, il problema vero non è tanto "una data" decontestualizzata e considerata come una nozione "galleggiante" come potrebbe essere una password da ricordare. Il vero dramma è che quella che molti chiamano "gaffe" - e altri "crassa ignoranza di fondo" - rivela una totale mancanza di riferimenti: 1) riguardo alle innovazioni e scoperte di Galileo Galilei; 2) riguardo ai rapporti (ovviamente inesistenti per non sovrapponibilità cronologica) tra Cristoforo Colombo e Galilei. La vera domanda da porsi non è tanto: "Sangiuliano sa quali sono le rispettive date di nascita di Colombo e Galilei?", bensì: "San Giuliano sa che Colombo è morto decenni prima che Galilei nascesse?". Ma - forse ancora più grave - cosa c'entra Galileo con la nozione che la Terra è rotonda - cosa già ben nota fin dall'antichità? Senza andare nei dettagli, lo sfondone di Sangiuliano fa intendere che, un minuto prima che Galileo avesse voce in capitolo, tutti pensassero che la Terra fosse piatta. Certo, è vero che nel 2024 ci sono dei terrapiattisti... ma sono solo quelli che hanno contribuito acché Sangiuliano fosse ministro... della Cultura con la 'c' maiuscola (sic!). Un pensiero commosso a Giulio Carlo Argan e Tullio de Mauro - rispettivamente, ministro di un passato "governo ombra" per i Beni culturali e, a suo tempo, ministro della Pubblica istruzione. Ecco i nostri tempi - che non sono né quelli di Colombo né quelli di Galileo. Sono i nostri. Senza sconti.

L'anno di nascita non lo so. Quello che so e ho sempre saputo per certo (anche prima di saper dell'hindsight bias) è che Colombo non ha mai potuto incontrare Galeileo. Un conto è il dettaglio (anno di nascita) un conto è il contesto in generale. Errore da ignoranza (e non gaffe) del ministro della cultura (???) che ne sta facendo un po' troppi!

Cuando ripenseremo a cuesto, diremo che questi anno stati degli anni fantastichi

Può essere però, non saprei...quando ho sentito la notizia mi sembrava ovvio che fosse una sciocchezza (gaffe mi sembra molto benevolo come termine) perché sapevo bene che Galilei era nato dopo, oltre ad averlo studiato, ho recitato in una ventina di repliche nello spettacolo "Vita di Galileo" di Bertolt Brecht e conosco bene la sua vita, ma anche perché pensavo fosse una cosa risaputa, non dico l'anno esatto, ma almeno il secolo, si studia a scuola Galilei e la data della scoperta dell'America è come le tabelline, non si scorda più, per cui non mi sono posto il problema....ad ogni modo capisco il senso del post ma mi sembra comunque stonato, il problema non è il cittadino comune ma un Ministro che commette un errore cosi marchiano e che oltretutto, rifiuta di dare spiegazioni su domanda diretta..comunque, al di là della gaffe, che appunto, avevo dato per scontata, la cosa che mi aveva incuriosito in realtà è perché avesse citato proprio Galilei: la rivista Focus, ha avanzato l'ipotesi che forse il Ministro potrebbe essersi confuso con Tolomeo, che nel II secolo DC, aveva scritto La Geografia, una monumentale raccolta di cartine geografiche aggiornate secondo le conoscenze dell'epoca e che durante il Rinascimento godeva di grande autorevolezza. Solo che conteneva alcune gravi inesattezze, cioè che sottostimava la circonferenza della terra e la distanza tra Europa e Asia, da qui, anche, l'errore di Colombo che pensava di potere raggiungere, più o meno agevolmente, l'estremo Oriente, navigando verso ovest.

Il problema non è che non ricordi le date, ma che abbia detto una cosa del tutto inventata

Milan - Kundera Che partita! Memorabile!

Non sono del tutto d'accordo, mi spiego: la gaffe in se non è funzione di quanto l'informazione sia "comune sapere", ma funzione del fatto che un ministro (per altro della cultura se non erro) dice qualcosa, e non è la prima volta, che poi si scopre essere sbagliata come informazione storica. Insomma, io posso non saperlo (faccio il fico un attimo, io lo sapevo, Newton poi è nato l'anno che è morto Galilei... anche c'è la storia delle date differenti, ecc. 🤪), ma se lo cito devo saperlo. Inoltre, non ha solo detto "l'anno che Galilei...", ma ha detto "basandosi su...", dando a tutta la storia una connotazione sbagliata.

Qui il ministro ha anche la postura di nonno Simpson nel raccontare storie inconcludenti. Hanno fatto pure le monete commemorative da due euro per il 450mo di Galilei e sarebbe stato sbagliato pure per il cinquecentenario.