Gli alberghi suburbani di Garbatella andrebbero equiparati al Corviale dell'epoca, secondo i sopravvissuti khmer di una intellettualità che per non saper vedere l'architettura s'è arroccata in un'affabulazione pretestuosamente giustificazionista di un'edilizia tutta afflittiva. Tirare in ballo l'Utopia è un risibile tentativo di fallo tattico o da frustrazione. Corviale non è per nulla confrontabile con Garbatella o Città Giardino Aniene, ma semmai con le ex Borgate Ufficiali. Il giusto confronto tra luoghi di pari segregazione viene accuratamente evitato o per quel non saper o per un aggiuntivo non voler vedere. I Portatori sani della tanto certificata onestà intellettuale non possono ammettere che la vicina modesta Primavalle umili, per decoro architettonico e urbanistico, l'indigeribile torrone di Corviale. A difendere il buon senso e Roma, il solo Arch. Riccobelli. Grazie.
Sarò ripetitivo ma Corviale è una calunnia è basta. L'architettura, e tantomeno l'urbanistica, non c'entra nulla con Corviale. L'utopia non ha niente a che fare con Corviale. Si tratta di un volgare episodio di edilizia penitenziaria.
Il tanto bistrattato fascismo dava un modello culturale dignitoso per le masse e radicato nell'identità, aveva amministratori competenti ed architetti scelti per meritocrazia.