LA KATANA PUÒ DIVIDERE IN DUE UNA PERSONA ? 

Si è vero sarebbe un bel Contenuto

Interessante!

Io attendo ancora un video sul Taekwondo ITF 😁👊🏻

@@heisenberg4977 si ma li farà

@@heisenberg4977 speriamo, sembra che nessuno in Italia lo fa , non dico che lo faccio solo io ( cioè intendo la boxe dell'età vittoriana) ma non so chi lo ha studiato appieno come me.

@@heisenberg4977 ha fatto un video sul taekwondo ma non so che tipo era.

OSU Senpai ❤

Una nihonto si acquista anche a molto meno di 20.000€.

Una delle due settimana prossima

@@Primodan.martialarts Allora attendo con ansia 🥋🥋🥋🥋

le spade europee erano più pesanti. La bellezza della katana sta nel fatto che per usarla bene serve tecnica e con la tecnica è un'arma semplicemente micidiale, oltre ad essere enormemente più veloce delle nostre controparti. La differenza di cultura orientale da quella occidentale sta nel fatto che le katane erano così già secoli fa, mentre da noi si producevano spadoni, claymore, spade pesanti, nell'errata convinzione che "più è grosso meglio è". Quindi si, mitizzare la katana non solo è giustificato ma anche giusto. Non ci giurerei che le spade occidentali tagliavano meglio, specialmente se vai a vedere come viene realizzata una katana: una lavorazione completamente diversa da quella fatta dai fabbri europei per le spade europee... il filo di una katana è letteralmente un rasoio. Falla realizzare da un maestro giapponese e falla usare da un esperto nell'uso della katana: ti cedo casa mia contro un euro bucato se mi trovi al mondo una spada capace di tagliare di più. Perché di quello si parla, non di repliche di katane usate da me o da te.

@@johnfrusciante85 tu la storia l’hai studiata dai videogiochi medieval-fantasy? Comunque no, le spade europee sono sempre sate molto leggere, e, tra l’altro, cambiano tantissimo in forme, dimensioni, e tipologie durante i secoli, perché si adattano a scherme diverse e tecnologie metallurgiche sempre più evolute, quindi una spada di inizio IX secolo è diversissima da una di fine XIV. La katana è corta, fatta di un metallo generalmente di scarsa qualità, e la lama ricurva non consente affondo ottimali, che, per il periodo in cui era arrivata al suo apice (1500/1600) da noi erano un punto cardine della scherma. Metti uno schermitore della scuola di Achille Marozzo contro uno armato di katana e 9 volte su 10 gli fa’ il culo. Piccolo appunto, il termine claymore si usa anche per la spada con guardia a cesto del XVII e XVIII secolo, ma anche la versione tardo medievale era molto leggera (2.5 kili circa per una spada a due mani, contando che la adoperavano uomini addestrati ed allenati a posta fin da bambini, non sono un cazzo). Quindi no, mitizzare la katana e vantarsene pure è da poveri pirla che non hanno mai aperto un manuale di scherma in vita loro, il massimo delle loro informazioni arrivano da film, anime, e serie tv, e spesso ti ritrovi a discutere con gente talmente ottusa che ti fa’ solo perdere tempo. Detto questo, ti consiglio vivamente di informarti per bene, magari girare qualche rievocazione storica e fiera medievale e rinascimentale, e poi farti un’idea con un punto di vista più completo

@@johnfrusciante85 tra l’altro anche il fatto che elogi il modo in cui viene costruita la katana fa’ capire che non ne sai un cazzo. Non è che se una lavorazione è più complessa allora l’arma è per forza più buona, anzi, le katana avevano bisogno di tantissime ripiegature proprio per eliminare le impurità dall’acciaio di merda che i giapponesi si erano ritrovati (e che era pure poco sull’arcipelago, per giunta). Ti consiglio direttamente un video di Adhras Art sull’argomento, perché a stare spiegare tutto ci mettrei una vita e lui è stato molto chiaro ed esaustivo

@@Nicolo_Pozzi se ne sei convinto tu... Io non seguo i consigli di chi offende. Resta tranquillamente della tua idea.

Se vuoi una katana da esposizione, ci sono i negozio medioevali di San Marino che ne hanno diverse, e le stesse più o meno le trovi anche al vari comics, che sia Lucca o altri che fanno in giro per l'italia... se vuoi una Iaito da arti marziali come si deve, Yari no Hanzo è un buon sito... altrimenti ci sono dei negozi che vendono articoli di qualità importati direttamente dal Giappone che dovrebbero averne... tipo vicino Torino ce ne uno

Perché la katana non può tagliare un frutto ? 😂

Poi vi fate male 😂

No in teoria no

​@@Primodan.martialartspuoi averla in casa ma non puoi portarla in giro perché non esiste il giustificato porto per un arma bianca. il porto d'armi esiste solo per le armi da fuoco

Serve il porto per avere una katana, portarla in giro è possibile solo per motivi sportivi, quindi se devi andare in dojo. Ogni rivenditore serio di katane in italia sa che non si possono vendere spade affilate online, quindi se te le vendono tecnicamente è illegale. Per la katane originali, non quelle cinesi, invece esiste un documento che ne attesta l'importanza storica e artistica quindi si possono comprare affilate ma serve il porto.

@@Takezo_no_Miyamoto il permesso per trasporto di armi per rievocazioni storiche esiste. ma non per il trasporto di arma affilata per andare a giocare al dojo. porto d'armi bianche non esiste

​@@ivaudio1 il porto d'armi è valido per tutte le armi. È lo stesso discorso della pistola da portare al poligono.

Sicuramente le spade e in generale tutto quello che concerne l'arte militare giapponese é mitizzato nella cultura pop, ma é altrettanto sbagliato porsi al Giappone come se fosse un paese arretrato bellicamente nel suo periodo feudale. L'assenza di minerale ferroso non corrisponde alla realtá storica, infatti spade (e ferro) giapponesi venivano importati in Asia in particolare in Cina e nel sud est asiatico. La fragilitá della spada é un mito antitetico alla sua invicibilitá, esistono non solo fonti storiche ma anche letteratura scientifica a supporto delle performance meccaniche di questi strumenti. In Giappone sicuramente la maggior parte dei combattenti non aveva armature complete (e lo stesso vale in Europa, oltretutto) ma di certo non i Samurai e a seconda del periodo, per dire tra il 1570/80, le armature erano abbastanza sofisticate e includevano l'uso di piastre metalliche. Sotto molti punti di vista bellici il Giappone in particolare della fine del 1500 aveva i suoi vantaggi comparati nel suo contesto: specializzazione nel tiro di precisione con armi da fuoco o ingegneria militare sui castelli e fortezze. Diciamo che rispondere alla "mitizazzione" del Giappone con un altro mito controfattuale ma inverso non fa luce sulla veritá storica.

@@gunsenhistory7919 ok, per quanto riguarda il primo punto non so se ti sei espresso male o cosa perché era l'esatto opposto, era il Giappone che importava DALLA Cina e Asia il ferro appunto perché mancava (al massimo esportava rame, metalli preziosi o beni di lusso, ma di certo non il ferro). Secondo: ok su questo ti posso dare ragione, ho esagerato la sua fragilità, ma il punto rimane, anche solo contro una cotta di maglia diventa totalmente inefficace e collegandoci al 3° punto, gli eserciti occidentali intorno al XV potevano tranquillamente arrivare al 100% dei soldati con cotte di maglie, busti metallici ecc, mentre la controparte orientale a malapena raggiungeva il 50% se andava bene e non parliamo della stessa efficienza delle cotte di maglia, ma di piastre di ferro tenute insieme da corde, non esattamente lo stesso livello di difesa (comunque le piastre di ferro nelle armature i giapponesi le avevano inserite molto prima del 1500) Quarto: per quanto riguarda l'evoluzione bellica delle armi da fuoco ti riferisci ai famosi archibugi portati dagli occidentali? Chiedo. Quindi no, non sto creando un mito anti Giappone, la "verità storica" è che parliamo di contesti totalmente differenti, l'Europa è sempre stato un miscuglio di culture e popoli mentre il Giappone di per se anche solo a livello geografico è sempre stato molto "chiuso" è normale che rimani indietro, guarda caso il salto di qualità l'anno avuto sempre quando si sono aperti al mondo, che strano!

@@denpsi No no, intendevo proprio ferro e acciaio e ti porto la fonte. All'inizio del 1600, un giapponese convertito al cristianesimo di nome Luis Melo è coinvolto in scambi commerciali con gli Spagnoli a Manila. Da solo lui e la sua spedizione nel 1619 trasportano a Manila 500 picche, 120 kg di ferro in filo, circa 3800 kg di chiodi e 28000 kg di acciaio in barre e diversi altri beni. Altri dettagli li trovi nel lavoro di Hesselink, "A metal dealer and spy from Nagasaki in Manila". Questo un singolo mercante eh, dove ci mette anche il costo di acquisto delle materie, e il rischio del viaggio navale quindi non so a me non sembra poco per una nazione che deve essere povera di ferro in un contesto pre industriale ( poi ovvio, non sono volumi enormi oggi ma nel 1600 si). Le stesse spade vengono importate in massa in Cina tra il 1400 e il 1500, Markus Sesko ha un bell'articolo dove documenta il tutto - queste erano spade poco costose, ergo se nel prezzo ci metti il viaggio, la manodopera e il fatto che alla fine qualcuno ci doveva fare del profitto, il costo della materia prima doveva essere tale da giustificare l'impresa. Per dire nel 1500 anche la Svezia importava ferro e acciaio in Germania, ma non hai mai sentito dire che ci fosse penuria di materiale ferroso in Germania. Una spada come quella giapponese con un'autoritá nel taglio importante visto il bilanciamento puó tranquillamente romperti braccia, costole e clavicole attraverso una cotta di maglia (come lo possono fare altre spade eh) quindi insomma non direi proprio inutile. Contro armature a piastre o rigide in generale tutte le spade sono abbastanza inutili. Per le tue stime sul tasso di armamenti, guarda ti porto due fonti: nel libro " The Kings army: warfare, soldiers and society during the war of religion in France, 1562-76" c'è una tabella dove presenta il tasso di equipaggiamenti di venti compagnie d'arme: su un totale di 2500 uomini circa il 18% (440 uomini) aveva busti e armature non meglio specificate, e negli archibugieri il 45% del totale aveva elmi morioni (circa 1100 uomini). Quindi sul 100% avrei i miei dubbi, e basta guardare anche diversi dipinti per vedere una bella variazione di equipaggiamento. Per quanto riguarda il Giappone, i documenti del clan Takeda tra l'era Eiroku e Tenshō (1570-75) prescrivono a tutti i fanti di essere equipaggiati di elmo, corazza, armature per le braccia, gorgiere (咽輪) e sashimono. I cavalieri hanno l'obbligo dell'aggiunta di schinieri e maschere da guerra. La fonte é in Giapponese ma si trova tutto documentato e illustrato nel libro 図解武器と甲冑. Se poi uno volesse fare uno studio comparato sulle ferite di battaglia esistono statistiche (prevalentemente sul giappone occidentale), i gunchūjō(軍忠状) e si vede che il numero di morti, la presenza di ferite, il loro tipo e la loro locazione non é poi così diversa eh (limiti statistici a parte). Io personalmente mi occupo di ricerca sul giappone feudale e il particolare sugli sviluppi militari nella regione del Kantō tra il 1575-85 e ci ho anche scritto un saggio sopra, ti assicuro che le armature a piastre sviluppate in questo periodo in quella zona non sono affatto male - mi riferisco allo Yukishita dō, ne puoi trovare diversi esempi in rete soprattutto se cerchi in giapponese 雪下胴. Inoltre ti posso garantire che una sezione di kozane é molto piú resistente di una cotta di maglia per quanto riguarda le frecce. I lacci erano tessuti in modo tale da non sfaldarsi quando venivano lacerati, una tecnica chiamata kuteuchi che solo Nishioka Fumio attualmente replica fedelmente. Per le armi da fuoco, si ì il design é basato sulle armi europee importate da Goa, ma ció non toglie che quest'ultime vengano migliorate e raffinate dagli armaioli giapponesi durante il 1560-80, i quali ci costruiscono un'arte attorno, in particolare basti guardare i fucili di Mori Takamasa. Ho un amico che sta facendo ricerca sulla balistica e il tiro a lunga gittata della scuola Tsuda ryū e hanno trovato pezzi e componenti strutturali per colpire bersagli a piú di 700 metri nel 1570. Il Giappone non é mai stato culturalmente isolato. La sua religione é un misto di sciamenismo nativo e Buddhismo indiano, la sua architettura e la sua lingua sono basate sulla Cina, il suo bagaglio culturale é unico ma connesso con il continente. Nemmeno durante il Sakoku, periodo di chiusura, c'era una cesura totale e si continuava a studiare il mondo esterno tramite gli Olandesi e il rangaku (蘭学). Insomma io credo che il suo posizionamento storico e culturale sia molto influenzato da questa visione mistica, in un modo o nell'altro, di un paese in qualche modo alieno. A mio avviso non é così e per quanto riguarda la storia militare i parallelismi con l'Europa sono molti anche se il contesto era abbastanza differente

@@denpsi Purtroppo you tube ha nascosto la mia risposta quindi la faccio piú breve e su piú commenti. Sul primo punto intendevo proprio ferro e acciaio - nel 1620 esistono i documenti di scambio tra un giapponese convertito battezato come Luis Melo e il governo di Manila. Da solo importa grandi quantitá di ferro e acciaio, tra picche, piú di 3 mila chili di chiodi ferro in filo, e 28 mila chili di acciaio in barre. A me non sembra poco per un solo mercante. Per non parlare dell'export di spade nella dinastia Ming. Trovi fonti a riguardo sui lavori di Markus Sesko e di Hessenlink, " A metal dealer and Spy from Nagasaki in Manila" se non erro (vado a memoria perché copiare e incollare da fonti esterni censura il commento).

​@@denpsi Per quanto riguarda la cotta di maglia, é vero che annulla ogni tipo di taglio, ma la forza trasmessa é comunque in grado di rompere ossa come clavicole e arti e incrinare costole quindi non direi proprio inutile. Inoltre per quanto riguarda il tasso di armamenti, ti porto una fonte, "The Kings army: Warfare, society and soldiers during the wars of religion in France". Sono riportate la statistiche in tabella 5 di 20 compagnie parigine attorno al 1560. Il 18% aveva dei corsaletti non meglio specificati, il 45% dei morioni. Ben lontano dal 100%. Se vuoi un esempio sulla controparte orientale, i documenti militari del clan Takeda nel 1569 ordinavano tutti i picchieri e i fanti di avere almeno elmo, corazza, armatura sulle braccia e gorgiera. Per i cavalieri, maschere da guerra e schinieri erano in aggiunta.