Vinili e cd sempre, acquistati nello stesso negozio da anni, untimo rimasto aperto nella mia regione, per fortuna grazie al ritorno delle vendite dei vinili sta ritornando pian piano quello di una volta, certo non c'è la fila ma si vedono tanti giovani attratti da questo supporto magico ed è un bene.
Penso che il punto focale sia all'inizio del video: il master. Su vinile e CD trovi il disco (almeno per gli album del secolo scorso) come è stato pensato e scelto dall'artista e dal produttore in studio. Il master riportato sulla mia prima stampa di Dark Side of The Moon non esiste in digitale, e probabilmente non esisterà mai. Chi ama la musica va alla ricerca dei master migliori nel miglior supporto possibile (qualunque esso sia, anche digitale come una acquisto su Qobuz per i dischi recenti); per me lo streaming in abbonamento è solo per scoprire cose nuove, la musica che conta (per chi la ascolta) la si compra e la si possiede. La collezione di dischi è una fotografia dell'ascoltatore. Grande video, come sempre!
Condivido i tuoi concetti caro Saverio, anche se Personalmente mi piace l enorme disponibilità di brani della musica liquida, mi permette di ascoltare brani che probabilmente non avrei mai sentito ne conosciuto, mi permette di esplorare confini di stile musicale anche molto diverso dalle mie conoscenze in 55 anni di vita. E ora se dovessi scegliere fra il possesso più limitato ed immensa esplorazione musicale immensa, opterei per la seconda. Le playlist a volte sono utili per scoprire qualcuno che mi piace ed aggiungerlo fra i preferiti. Un saluto
Felicissimo di essermi iscritto al tuo canale scopro oltre alla gia' consolidata fama di grande artista/autore anche un uomo competente un grande maestro che consiglia insegna e suggerisce cose importanti che altri colleghi magari si tengono per se'... GRAZIE GRANDE GRANDI!
Ciao Saverio, io credo che radio e piattaforme di streaming (Spotify) , siano cose diverse: la radio passa le hit , quindi sono d'accordo con te, mi infastidisce che mettano sempre le stesse canzoni , gli stessi artisti, gli stessi generi. La radio non fa cultura musicale ma intrattiene ! Spotify è una roba differente. Perché? Perché, si, ci sono le playlist. Ma le playlist di tutto ! Playlist di jazz, di soul, di blues, di anni 60, di sottogeneri (southern rock, psychedelic rock, brutal death metal) . Quindi , non è vero che the Weeknd me lo ritroverò ovunque. Ed io , grazie a queste playlist, posso scoprire tanti generi ed artisti che prima non conoscevo : voglio scoprire il blues che non ho mai ascoltato: vado nella playlist di blues e non trovo Justin Bieber ma i bluesman : B.B. King, SRV , Hendrix ecc. E anche se metto la radio di quella playlist o la radio di un brano , di un artista, la musica che mi uscirà, sarà sempre musica affine a quella che io stavo ascoltando. Se metto la radio di Hendrix , Spotify mi farà ascoltare brani di Hendrix ma anche di altri artisti blues dell'epoca. Io , grazie a Spotify, ho scoperto tantissimi artisti che prima non conoscevo. Da B.B. King. a Hendrix a Malmsteen, Miles Davis, Dream Theater ecc. Non c'entra nulla con la radio che cerca solo di decidere per te ed influenzare i nostri gusti. Detto ciò, anch'io voglio possedere fisicamente, un disco a cui sono emotivamente legato.
Mi trovi assolutamente in linea su tutto. L'unica cosa che non si affronta mai in questo discorso è la scelta degli artisti, soprattutto "indipendenti" di continuare a proporsi su queste piattaforme, svendendosi di fatto, mancando di rispetto a se stessi e rafforzando questa non-cultura per l'ascolto e la scelta autentica. Siamo noi musicisti che dovremmo dare per primi il buon esempio e boicottare certe realtà. Manca il coraggio, il coraggio anche nel rischio di non "apparire" ad ogni costo. Che poi si traduce in un apparire fasullo perché, in mezzo a milioni di brani e artisti che hanno un certo tipo di budget e presenza nelle famose playlist, non appari lo stesso come indipendente e, se provi ad investire per essere in playlist o avere una chance, il guadagno finale dallo streaming non giustifica mai l'investimento di fronte a certi colossi. Parliamoci chiaramente, la situazione è mooolto critica e anche un po' triste. Oggi l'artista non ha sufficiente coraggio e, per vana gloria, contribuisce a questo imbruttimento (chiamiamolo così). Si, è tutto molto complesso, ok, ma anche no. Manca il coraggio, l'equilibrio, la consapevolezza e il vero amore per la musica. Perché, più di ogni altro settore, quello della musica ha un problema così grosso, quasi sul punto di non ritorno.
Saverio ben detto :D ah ah ah a me fa simpatia perché da giovinetto avevo passato l'estate ad ascoltarmi "The Piper at the Gates of Dawn" dei Pink Floyd e "Trasmission from the Satellite Heart" dei Flaming lips. Due dischi che quindi conosco a memoria! All'epoca quando ascoltavi due volte lo stesso disco, non ascoltavi mai lo stesso disco. Notavi cose nuove! Te lo gustavi appieno e ti appassionavi! Questi dischi citati poi sono dischi ricchissimi! Erano studiati apposta per tantissimi ascolti e pensati per la durata nel tempo. Beh insomma mi ricollego a quello che dicevi tu quando intendevi dire: "intrattenimento o opera d'arte". Caspita basta ascoltare un disco estremamente curato nei dettagli come Stoned & Dethroned dei Jesus and Mary Chain in alta definizione o ascoltarlo in digitale su RU-vid, che ne viene fuori una specie di pastone compresso. Grazie alla prossima ;)
Che discone The Lamb Lies down...! mio padre mi ha cresciuto con quel disco :) Spotify è utile se usato come Try Before Buy...io ho spotify Craccato ahahahahah ho scoperto tanta musica nuova su spotify, considera che ascolto almeno 30 band nuove ogni giorno...ho scoperto band Svedesi delle quali non avrei mai saputo neanche l'esistenza...compro lo stesso quantitativo di CD che compravo negli anni 90...ma con una scelta più mirata...come per tutte le cose tecnologiche, è importante l'uso che se ne fa...come per i plugin, come per i social network, come per gli smartphone...Compro ancora anche i cofanetti, in ultimo ho regalato il live di Marco Masini in doppio vinile+cd+dv e altri gadget...è una cosa bellissima AVERE la musica...mi trovo sempre daccordo con te su tutto :D
Parole belle, ma chi non ha spazio in casa dischi, giradischie e libri non vanno bene, per non parlare quando si affrontano traslochi.... Il mondo da tempo va verso questa direzione, bisognerà sacrificarsi... Tra monolocali e stipendi da fame per fortuna si riesce ancora ad avere splendide emozioni per restare a galla grazie alla musica ascoltata attraverso uno smartphone
Purtroppo hai ragione. Il mondo va in quella direzione. Tra l'impoverimento delle masse nel mondo occidentale, la smaterializzazione delle merci e il consumo sfrenato delle risorse a cui porre rimedio, tutti dovremo farci i conti e abbandonare l'integralismo. Certo che un flac è meglio di un mp3 e che i Genesis è meglio ascoltarli in vinile, ma in mancanza dio benedica youtube e spotify, L'importante è ascoltarla la musica.
Sempre comprato dischi, cd...e anche nastri...la musica " liquida" mi serve solo per " assaggiare"...come si fa con la pasta per verificare la cottura...il primo disco che acquistai nel 1971 fu " Dolce Acqua" dei Delirium..l' ultimo sabato scorso per il Record Store Day...una ristampa di un album di Jorma Kaukonen.
Io compro dischi da più di 35 anni, gli ultimi due li ho comprati proprio stamattina. Chi ama la musica non ne può fare a meno. Peccato solo che i negozi fisici stiano scomparendo, ricordo ancora i pomeriggi passati da Nannucci a Bologna...
Grande, per me che abito in periferia, e la settimana lavoravo. Andare il sabato da Nannucci per spulciare tra i vinili era un rito. Ci trascinavo spesso pure la morosa, che con me ha imparato ad ascoltare così tanti generi musicali, tanto che me la sono sposata. Che ricordi mamma mia... Tanti di quei vinili li ho ancora, e pensa, ho un vinile, comprato usato in Montagnola, Take Five dei Brubeck quartet. Suona ancora uno spettacolo. Attualmente però ascolto tantissima musica digitale tramite streaming, ed compro solo CD. Ma non c'è più poesia, negozi poca roba, e alla fine supporti fisici solo su Amazon. Bah.....
Il musicista o appassionato sarà sempre legato al supporto fisico! Sarebbe bello un database ufficiale con tutti i credits di tutti i pezzi liquidi contenuti in piattaforme digitali (un po tipo imdb per il cinema) per poter scoprire l essenza di uma canzone (dai produttori ai musicisti)
Giustissimo Saverio, è lo stesso discorso vale per i dvd videocassette vhs, ho ancora un televisore con la presa scarto così posso collegare il videoregistratore e riguardarmi. Ora tutti i televisori di nuova generazione non hanno più la scarto, e quindi dvd e videotape finiscono nel dimenticatoio perché tanto sanno che la gente si abbona a Netflix, Amazon prime, ecc... Ma non ci penso nemmeno! A costo di ricomprarmi una tv al mercatino dell'usato ancora con la scart
La musica bisogna anche toccarla, il piacere di sfoderare un vinile dalla sua custodia, un cd, sono completamente contrario alla musica liquida, 75000000 di brani, (che poi è un'esagerazione) per non avere in mano niente
Il fatto di avere l'oggetto fisico in mano, mi da un certo appagamento, il non aver fisicamente l'oggetto, mi fa una strana sensazione , so che può non avere senso ,ma credetemi e così , anche per me
Prova ad ascoltare il vinile originale "Brothers in arms" e confronta con i cd stampati in seguito. Sarà perchè nel mio giro c'è gente che ha migliaia di vinili.
D'accordissimo sulla differenza tra arte e intrattenimento... d'accordo anche sul fatto di essere liberi di ascoltare o avere ciò che uno vuole...ma il formato liquido non è soltanto piattaforma streaming ma anche una mole di dati su un hard disk,dove si hanno in formato FLAC (minimo sindacale) e DSD tanti brani e album con bootleg inclusi. Perciò non è esattamente vero che non si ha nulla. Credo che lei lo doveva specificare nel video.
Esiste anche la possibilità di acquistare la musica liquida in alta risoluzione in piattaforme come Hdtracks, ovviamente con un impianto che permetta di apprezzare. Con questa modalità il file resta per sempre di tua proprietà e inoltre se registrato bene si ascolta con qualità superiore a vinile e CD.
Nella tua analisi manca un’ opzione: Ascoltare la musica su Amazon Music e RU-vid e comprare vinili usati. Si spende mooolto meno perché Amazon Music è compresa nell’ abbonamento prime di Amazon prime e i vinili usati si possono trovare anche a 5 euro( come anche cd usati). L’ altro giorno ne ho trovati due dei Man at work a 5 euro l’ una. Prima edizione, non 180 grammi, per riprendere il tuo discorso sul 180 masterizzato. Una cosa stupenda
Io continuo a comprare CD e vinili, e sinceramente spotify non lo uso quasi mai se non per sentire magari l'ultima hit appena uscita di qualcuno ma se mi piace compro il CD/Vinile. Non mi entusiasma neanche quando alcuni artisti sbandierano i numeri di streaming spotify milioni e milioni, spesso sono ascolti gratuiti e neanche con abbonamento quindi l'ascoltatore non ha speso neanche un euro.
Condivido quasi tutto di ciò che hai detto , solo un punto mi permetto di contestare , il fatto che l'mp3 faccia schifo. La qualità musicale tecnica della musica dipende da come viene registrata in studio o dal vivo , i dischi dei Dire Straits li possiamo comprimere a 160kb mp3 ma suoneranno sempre meglio dei primi album degli u2 in qualsiasi formato . Il formato pcm a 24/192 o dsd sacd o il vinile, sono formati ovviamente migliori dell compresso mp3 ma la differenza all'ascolto e appena percepibile e non sempre , premetto che io parlo di ascolto non col compattino o la soundbar perché in questo caso mp3 a addirittura migliore , ma mi riferisco a un impianto audio di alto livello da almeno 20 mila euro in una stanza acusticamente trattata come nel mio caso.
Vero che essere su Spotify non vuol dire..esserci veramente. Queste piattaforme hanno reso la musica, come dici, liquida, ma non hanno stravolto la necessità delle campagne marketing o investimento in pubblicità o altro, come lo sbattimento forsennato (come faccio io) per inserirsi in playlist collaborative da cui trarre €. 0,001 ad ascolto.. La società è questa, il mondo è questo. Poi ognuno fa le proprie scelte.
Io ho i miei vinili, CD, cassette e bobine che continuo a comprare quando esce qualcosa di buono e musica liquida, sia con il mio impianto hi-fi di 35 anni, sia con l'ultimo lettore highres
Rispetto il tuo pensiero, ma ... Si possiedo le copie (2 server Daphile da 8TB) Flac 24bit 96K scaricate con TIDAL master e SIDIFY, naturalmente rigorosamente pagate. Naturalmente anche le copertine, poi quando ti siedi e ascolti, non sentire il fruscio della testina e selezionare con un telecomando i brani, per me, è tanta cosa.
Domanda: A breve dovrei pubblicare un album e mi si pone il dilemma: faccio CD o no? Non li comprerebbe nessuno? Forse meglio i vinili...? ... Da fruitore la penso come te, ma dal punto di vista di un artista che autoproduce la propria musica e magari non può permettersi "sprechi" del proprio badget, che consiglieresti?
Ciao, ti consiglierei di fare comunque, augurandomi che tu abbia un budget minimo, qualche cd, sarebbe meglio ancora vinile. Anche solo per differenziarti da tutti quelli che non lo fanno. Se poi suonerai dal vivo potrai venderli. Se hai un sito web potrai venderli. Al massimo qualcuno lo regalerai come auto promozione. Ma qualcosa di te e della tua musica, anche tra 50 anni, resterà. Non mi pare poco.
@@SaverioGrandiChannel hai ragione... non avevo riflettuto al fattore "durabilità" della musica fisica (in supporto fisico). E neanche al fattore "distinguersi" per un approccio più "classico" (alcuni direbbero "vecchio"...ahahha). Grazie del consiglio! Quindi mi consiglieresti un vinile, nonostante i costi di mastering raddoppino e quelli di produzioni siano più alti?
Il CD: essendo digitale, su due assi cartesiani attraverso sequenze di 0 e di 1 date da un convertitore digitale-analogico, fissa dei punti, uniti i quali attraverso linee rette, crea una curva (hahahaha una curva fatta da linee rette?). Una curva che più sarà formata da un numero maggiore di punti meno spigoli avrà.La curva di frequenza sonora da inviare all' amplificatore e successivamente ai diffusori. Tali curve quindi, formate da un numero FINITO di punti possono essere campionate più o meno velocemente e questa velocità di esprime in hertz. Parlando del suono, volendone considerare anche la tridimensionalità o profondità che dir si voglia, andremo a scomodare i bit. Più bit abbiamo e più potremo lavorare contemporaneamente su più livelli di frequenze. Il CD campionato a 16bit/44,1 kHz é il miglior compromesso per ascoltare musica decente. Pensate che passando ad un campionamento di 24bit/96khz di contro avremmo un file 256 volte più pesante, non basterebbero 25 CD per contenere una sola canzone, in cambio di una resa sonora udibile al nostro orecchio di poco superiore. Questo perché possiamo inventare tutti i campionatori più veloci dell' universo ma resta il problema di trasferire i flussi di 0 e 1 ( combinazioni di numeri ). É questa velocità di trasferimento dati misurata in bit-rate a limitare il tutto. Ipotizzando di avere il campionatore del futuro, quello atomico sceso dallo spazio,capace di cose incredibili, si otterranno sempre curve create ad ok (non reali ma ideali),perché? Perché sarà sempre qualcosa che somiglia ad una curva e non una curva reale.Dati i milioni di punti di cui é composta avrà spigoli sempre meno appuntiti, ma non sarà mai una curva se formata da linee rette che collegano dei punti per quanto questi siano vicini. Per portare un esempio visivo vi racconto questo: Chi ha qualche anno in più, ricorderà le consolle Atari, poi i Commodore vic20, 16,64, 128, Amiga 500 e cosí via, quindi visivamente ha visto il passaggio dal calciatore con la testa quadrata data dai pochi spigolosi pixel, alla testa del calciatore da consolle odierno; quasi reale, data da campionamenti velocissimi e molti bit. Ecco......tale miglioramento é dovuto proprio a questo, all aumento delle velocità di campionamento e dal numero maggiore dei livelli dati quindi dal maggior numero di bit. Potrei fermarmi qui, perché sicuro che chi ha letto con attenzione é riuscito a capire cosa voglio dire. Non si tratta di stabilire se é meglio il Vinile o il CD, ma se é meglio il digitale all'analogico. Rispondetevi da soli. Io penso che per quanto possa essere simile al reale, una partita di calcio creata al PC non sarà mai come quella reale. Con il digitale però possiamo creare o modificare praticamente tutto e a nostro piacimento, per questo il digitale é il futuro, perché in una certa misura dona l' onnipotenza su un mondo parallelo, similreale, che sempre più, grazie a campionamenti sempre più efficaci vira verso la realtà . Tornando a noi. Chi produce un CD ha un obiettivo, farlo suonare al meglio, sia nell'impianto MC Intosh da 20mila euro, che nello stereo trevi usato dall' insegnante poggiato su di una cattedra. E allora come si fa a far esprimere al meglio un cd? Si taglia giù, si taglia su, con notevoli compressioni che ne appiattiscono la dinamica. Per intenderci, il CD e ancora di più la musica liquida, deve subire necessariamente appiattimenti di dinamica sonora tali da poter essere immagazzinata e trasferita in modo agevole, ma anche ascoltata decentemente nel peggiore dei diffusori, L'ALTOPARLANTE DEL TELEFONINO. Quest'ultimo senza i necessari tagli dei picchi, sarebbe destinato inesorabilmente a gracchiare. IL VINILE: (non quello dell'edicola inciso dal digitale), il vero VINILE, nei due assi cartesiani, riproduce una curva reale fatta da INFINITI punti ed un infinita dinamica e profondità che rasenta la realtà, é l'essenza della perfezione, senza subire tagli dei picchi dinamici. (Le casse di uno stereo anche vintage con il vinile giocano in casa). Il vinile nasce per essere riprodotto su impianti con diffusori veri e non su smartphone o scadenti autoradio messe dalle case automobilistiche. In merito a quest'ultimo concetto ho effettuato un esperimento: stesso album musicale, stesso amplificatore impostato allo stesso volume; il CD non muove i woofer delle casse come fa invece il vinile. Sta tutto lì, la DINAMICA. Non é il vinile a colorare ma il CD che a confronto suona in bianco e nero. Il resto é tutto vero, il Vinile a volte scricchiola, si impolvera, si consuma, ogni lato dura poco, ogni circa 20 minuti devi alzarti per girarlo. Ma vuoi mettere il caro vecchio disco.......preferirlo ad un film, prenderlo una sera, adagiarlo sul piatto, sedersi sul divano guardarsi la copertina mentre lasci che la punta di diamante ( magari a taglio shibata) tracci i suoi solchi ....che poesia la rotondità di quel suono. A differenza di un flusso dati del CD che saranno sempre uguali anche al milionesimo ascolto, il vinile ogni volta suona in modo impercettibilmente diverso, proprio come farebbe il sassofonista il batterista o il cantante. Vi lascio alle vostre idee ( ognuno giustamente deve avere le proprie), ricordandovi però di non perdere altro tempo ad ascoltare il rumore emesso da apparecchi scadenti, quindi di investire anche solo 500 euro per un impianto usato, anche vintage, ma che saprà sicuramente regalarvi più emozioni del vostro schermo piatto che vi sommerge di pubblicità. La musica é altra cosa. Oggi si é dimenticato come andrebbe ascoltata. La musica fa bene ascoltarla e va ascoltata bene anche con il CD, meglio ancora il Super Audio CD che ha più bit. La LIQUIDA NO é improponibile, ma comunque meglio di niente. Io la liquida la uso dove va usata......sul telefonino per sperimentare nuovi gruppi grazie all' ampio panorama che offre. Poi quando trovo ciò che mi aggrada compro il vinile. Un mago nel suo numero, ti fa vivere un illusione ottica come se fosse reale e sono disposto anche a pagare un biglietto per uno spettacolo d'illusionismo, ma NESSUNO può illudermi facendomi credere che un flusso di numeri siano musica. Vi lascio con un' ultima considerazione. Provate ad ascoltare un vinile con un assolo di Knopfler o Gilmour e capirete perché il nostro udito é ANALOGICO. Per me il vinile é qualcosa di più.......E NON SOLO QUALCOSA. Buona musica a tutti.
Sono solo dati tecnici e pertanto anch’essi freddi. Il CD ha rivoluzionato la musica: suono chiaro pulito. Sembra ascoltare un evento live. Chi ascolta Jazz o Classica nn tornerà mai più indietro. Viva il CD
Sono un appassionato di musica(tutta)da tanto tempo e ho fatto il venditore di hi-fi x 20anni secondo me la differenza tra musica liquida e fisica è nella cultura che da quest ultima ovviamente non fa piacere a chi domina il popolo
Il vinile è bello solo se anche il master e il banco mixer usati erano in analogico. Travasare un wave in vinile è pura idiozia. Solo che l'analogico dato in pasto agli incompetenti è terrificante dunque non di rado si ascoltano vinili molto peggiori dell'equivalente in CD per colpa di chi ha lavorato nella catena di produzione analogica. Quando nel 90 facevo il tecnico ai ripetitori tv avevo un caro amico fonico alla DWA ( Larry Spinosa) a cui davo qualche aiuto per compensare le sue carenze di elettronica e acustica...in cambio mi insegnò qualcosina di musica e grazie a lui strimpello la chitarra a sufficienza per accompagnarmi in qualche cantatina. A quelli della nuova generazione abituati al full digital vi dico che l'analogico è difficile e servivano i controc... Bellissimo il suono che esce dal mixer analogico prima di essere copiato sul 2 piste. Oramai la DWA fa poco perché la eurodance è un po' passata dunque il loro studio è chiuso (si servono di studi esterni) anche se l'anno scorso il batterista ma chiese se è possibile restaurare almeno lo studio piccolo quello più vecchio... Ci devo pensare.
Il tuo discorso è un po’ controverso, e forse non hai ancora capito che il mondo va avanti, prima come hai giustamente detto c’era la radio che “decideva” cosa ascoltare oggi ci sono le Playlist. Io ti dico come faccio: ho un abbonamento a Roon con qobuz ascolto tutta la musica possibile, per generi per autori, per cantanti per etichette, e ti assicuro, che ho scoperto tantissimi artisti che non avevo mai sentito, poi dopo averli sentiti decido cosa comprare vinile o cd.
Mi sono fracassato la testa per anni e anni su questo argomento....Digitale...Analogico...Range Dinamico... Hardware...Plug in ecc....La penso come te secondo me non ha senso il vinile se non registrata secondo i canoni del periodo del supporto...Non vedo il senso un brano concepito tutto in the box e poi convertirlo per il supporto vinile....Ma sarei forse troppo purista,ma un vinile deve essere suonato e inciso sul nastro/banco e senza nessun in the box digitale..... Cmq argomento interessante che purtroppo oggi (con gli ascolti in maggioranza in streaming sul telefonino) perde la magia delle cose fatte bene (con pro e contro) ...
La qualità audio di Spotify è un po' peggiorata perché sono passati da Vorbis a 320kbps al codec AAC a 256kbps. Chi ascolta tramite Bluetooth ha avuto un miglioramento perché AAC è forse l'unico codec implementato sia per lo streaming internet e sia per il bluetooth e così non è necessaria la doppia processazione (codifica+decodifica+ricodifica+decodifica). Ma quelli che ascoltano col filo il peggioramento di Spotify lo sentono eccome se lo sentono. 10 euri non li vale più
si può compare pure la musica liquida e secondo me è decisamente più comoda (parlo di itunes e siti simili) personalmente preferisco la musica liquida anche perché posso ascoltarla dappertutto. ho anche una mia collezione di dischi (sia cd che vinile) che mi ascolto quando sono a casa ma raramente me li porto in giro
Concordo. Io i miei CD li ho riversati tutti in flac sul PC. Quando voglio sentire un album in auto, metto sulla chiavetta o ascolto direttamente dal PC e il CD resta lì tranquillo, evitando di danneggiarlo
La differenza sta che il vinile s'è di matrice analogica, quindi inciso e stampato dalla metà degli anni 80 fino all'85 quando usci poi il digitale che cambio tutta la scena discografica ha senso ... tutti i vinile ristampati o creati in era Digitale non hanno senso. Il Vinile oggi e solo per collezionisti e nostalgici ....
Scusa ... Ma oggi c'è della Musica che può essere comprata ed essere tua per sempre?? Oppure c'è della Musica a cui si ascolta solo una volta due facciamo anche tre e quattro e poi si getta via ??? Chi e dove stanno più queste grandi Opere Musicali, anche cinematografiche come tommy, Quadrofenia, oppure visto che stiamo ormai prossimi al natale Jesus christ superstar. Ho disci come The dark side of the Moon the wall, oppure come i dischi dei vande Graff Generation o come i primi dischi dei Genesis con peter Gabriel come foxstrot sellin england etc, etc .... chi ... fa più queste Opere Musicali??? .... Nessuno ... oggi tutti fanno musica ascoltabile solo per il periodo che trova ... poi si getta via e avanti il prossimo.
Nessun vinile riporta l'opera dell'artista per come è stato concepito: il fruscio di fondo del vinile e gli inevitabili rumori impulsivi non fanno parte dell'opera dell'artista. Solo i CD e la musica liquida hi-res possono riportare l'opera dell'artista.
