Noooo, cambia macchina fotografica! 😅 Sei uno splendore. Sei bravissima e ti seguo, anche se da poco, con molto interesse. Spunti d' arte che invogliano ad approfondire. Grazie❣️
E come sempre, anche la Neue Sachlichkei, non ritrae la vita in modo obiettivo/oggettivo bensì alterato e filtrato dalla loro ideologia. Questo ritratto ne è la prova😊
Grazie sinceramente per questo video così interessante. Sarei, però, meno duro nel giudicare il ritratto. Considerato lo stile di Otto Dix, alla von Harden è andata certo meglio che alla Anita Berber o persino alla moglie Martha (che però non aiutava con quel taglio di capelli) e non voglio immaginare cosa ne sarebbe stata nelle mani di Kokoschka (la Mahler ne sapeva qualcosa). Poi se vogliamo prestar fede a quanto racconta, oramai sessantenne, Dix nel suo ritratto non aveva raffigurato il suo aspetto ma il suo stato psicologico (l'estratto dell'articolo è presente in Michalski 1994 p. 56) assecondando la descrizione che di sé stessa aveva data. Infine nella sua bruttezza, e dal vivo assicuro è peggio, con delle pennellate verde alieno, è iconica e memorabile più dei visini delle donne di Boldini, Collazo o Zandomeneghi: le altre non si riconoscono come lei, e non è un caso che il dipinto sia stato scelto per la copertina della storia della bruttezza di Eco (anche se la seconda edizione a Eco non più echeggiante). Chiedo infine perdono per la lunghezza, ma non ho avuto tempo di farlo più breve. 😅
Non è "venuta malissimo" è stata proprio fatta brutta di proposito, accentuando tratti maschili perché il suo impegno sociale non era abbastanza "femminile"