Come sei sempre accurato. A Volterra, dove è nato mio padre, era un classico. Ma c'era anche un'abitudine gentile. Sotto le finestre, di cucina in genere, c'era una finestrella minuscola, inferriata, da dove i bimbi potevano guardare fuori senza pericolo. Come dire, la morte e la vita sulla medesima facciata...😻😻😻😻😻
Grazie Matteo questo video oggi è stato illuminante finalmente ho capito cosa erano quegli archi presenti sulle vecchissime abitazioni che c’erano nel piccolo paese dov’è nato mio padre, aperture troppo alte per essere una porta e troppo lunghe per essere una finestra, che cosa magnifica la storia italiana, grazie 👏👏
Pensa anche qua in toscana in casolari antichi c erano porte e finestre chiuse ,, ma non sapevo cosa volessero significare ! Beh! Gli etruschi sono arrivati fino qui ! Ciao 🌹 🌹 🌹 buona giornata!
Sarebbe interessante la storia che c'è dietro alla Sacra di San Michele ( Val di Susa) con lo scalone dei morti e la storia della bell'Alda, mi piacerebbe ascoltare la storia da te perché metti molta passione in quello che fai e spieghi anche molto bene.
Ciao Matteo, io sono di Gubbio, da noi è piena la città di "Porte del morto", infatti credevo che fossi venuto da noi a fare il tuo bellissimo servizio, complimenti, è sempre un piacere ascoltarti, molto preciso e dal timbro di voce inconfondibile e con la giusta impostazione 👏👏👏
Interessanti le notizie storiche che dai e soprattutto possiamo osservare quanta storia c'è ancora da dire e scoprire. Sapere le nostre di storie sarebbe molto importante sia per le generazioni future dandogli modo di conoscere e conoscersi e sia a livello lavorativo. Inutile dirti complimenti in quanto è risibile in confronto al lavoro che fai per darci conoscenza
Quando ho iniziato questo video ho subito pensato alla “finestra dell’anima” nelle case walser. I Walser sono un’etnia tedesca che abita le testate delle valli intorno al Monte Rosa (le mie origini sono in una di queste valli, la Valsesia). In queste case dall’architettura straordinaria c’è una piccola apertura, chiamata “Finestra dell’anima” posta sul lato Sud della casa, che secondo la tradizione, veniva aperta solo in occasione della morte di un abitante della casa, la notte della veglia, perché, come scrive il Mortarotti nel suo libro “I Walser” “L’anima trovasse il passaggio per uscire e poi richiusa e sbarrata perché il morto non trovasse più la via del ritorno”.
Ehm, mi sembra di sentire Jerry Scotti, che ogni borgo è uno dei più bei borghi d'Italia 😂😂😂 Comunque un bel posto anche se non ho visto molto movimento di abitanti...
@@百合フランチェスコ ciao Francesco guarda l ho appena letto sulla pagina google guardando le foto ,,,,e c era scritto proprio così 🤣🤣🤣comunque mi piace jerry scotti🤭🤭🤭
Queste pillole di curiosità mi piacciono molto,ho visitato tanto quei luoghi,ci sono dei borghi bellissimi anche di interesse storico come la linea gotica . Grazie Matteo per mantenere vive queste antiche usanze😀
Ce n'è qualcuna anche nel mio paesello medievale in Ciociaria, murate e non, mi chiedevo infatti il perché di un tale strano posizionamento, anche considerando che non vi sono scalini per raggiungerle. Grazie dell'informazione!☺️Perché non fai una serie sui borghi? Ognuno ha le sue storie intriganti😉
Beh, che dire? Che anche col caldo, sotto un sole cocente ci hai portato fuori porta per una bella gitarella. Grazie Matty anche oggi, buona serata❤. Immagino come sei tornato a casa😅.
Bravo Matteo Bell argomento e poi grazie di mostrare questi borghi medievali bellissimi...spero ke tu possa accontentare la mia richiesta dell' argomento ke vorrei le tu parlassi
mi piace moltissimo come approfondisci gli argomenti che tratti e perciò avrei una richiesta: un video sulla notte dei pugnali di Palermo, argomento "sfuggito" alla storia... C'è chi lo considera una semplice leggenda, chi il primo rudimentale atto terroristico della storia moderna e vorrei farmi un'idea più precisa, grazie mille 👍
Ciao Matteo ti consiglio la "domus del mito" villa romana dove ancora si vede uno stupendo mosaico si trova a Sant'Angelo in vado, il mio paese, a 5 km da mercatello sul metauro Ne approfitto per fare un po' di pubblicità 😅 grazie per il tuo lavoro!!
Se non ricordo male l'usanza era collegata alla superstizione secondo la quale gli spiriti dei morti potevano tornare alla loro casa solo ripercorrendo esattamente il percorso fatto dalla bara, per cui far loro trovare la porta murata gli avrebbe impedito di entrare nell'abitazione. A credenze simili sono collegate molte altre usanze, fino a livelli assurdi come quelli raggiunti nel Regno Unito con le coffin roads: sentieri lunghi anche decine di chilometri destinati esclusivamente al trasporto di defunti, in un'epoca in cui questi ultimi potevano essere sepolti solo presso le cosiddette chiese madri. I sentieri dovevano essere realizzati seguendo disposizioni ben precise, e anche una volta giunti al cimitero i defunti non potevano accedervi passando dall'ingresso riservato ai viventi, bensì attraverso dei cancelli appositi chiamati "lychgate", "coffin gate", "corpse gate", "resurrection gate" e nomi simili.
@@valeriacolle4168 preoccupata Valeria fuoco nei posto intorno tutta sera aerei ed elicotteri all'opera, domani sapremo qualcosa di preciso, uno era vicino alla tomba dei giganti
@Samuele Red no, non è l'abitudine. Diciamo che ne subisco il fascino storico,il passato degli altri non mi crea inquietudine. Non credo nei fantasmi e perciò non ho paura in quei luoghi.
A tutti gli iscritti di VM, è il momento di esporvi il mio piano: dobbiamo scoprire di cosa vada ghiotto Matteo, una volta scoperta la leccornia la useremo per attirarlo per un sentiero in mezzo ad un bosco che gli farà raggiungere una radura preparata con un fuoco al centro e dei tronchi intorno ad esso come panche. A questo punto potremmo ascoltare la magnifica voce e le splendide storie fino a tarda notte, rapiti dal fascino e dal piacere che ogni racconto ci dona. E per coloro che ancora non lo avessero fatto, cliccate sulla campanellina in modo da rimanere aggiornati sui video e poter partecipare alle prossime narrazioni intorno al fuoco.
Bellissimo video,da noi ci sono parecchie case che hanno sia una porta che una finestra "cieca",la credenza popolare dice che così si ingannano le anime dei morti che,qualora non riescano a passare oltre,non possono però entrare in casa a disturbare i vivi.
@Samuele Red ciao 1)visitare un castello di sera da sola neanche morta! 2)gli insetti non mi spaventano particolarmente in quanto quando urlo sono loro che si spaventano! 3)non mi spaventano i film orror(temo di più la realtà che supera di molto ogni film),ma non li guardo. 4)stuzzicare non rientra nelle mie corde🙂
@Samuele Red con gli incendi e le inondazioni che stanno distruggendo tutto il patrimonio boschivo e territoriale dove caspita la trovo una casa nel bosco?gli insetti si stanno estinguendo per l'uso di pesticidi e non si trovano neanche per sbaglio!le donne anziane fanno parte di un patrimonio archeologico culturale da tutelare e non mi pare corretto rovinarlo,quindi passo la mano a qualcun'altro🙂
Un argomento interessante e un po' misterioso per l'uso e le ragioni tra pratiche ed esoteriche o religiose.,La porta stretta è citata nei Sacri libri .
Ai tempi delle superiori quando invece di andare a scuola si "impiccava" e si andava con il bel tempo in Rocca a Bergamo Alta sarò passato davanti centinaia di volta ad una "porta del morto" senza mai farci caso. Grazie mille per questa spiegazione
@@Vanilla_Magazine ...grazie , ma potrebbe trovarsi in costruzioni non nate come chiese e trasformate in seguito, conservando l’impianto architettonico. Poi l’usanza di far uscire “il morto” dalla chiesa con i piedi “in fuori” è sempre stata presente e viene praticata tuttora...
Devo assolutamente farti presente un errore o imprecisione ,gli Etruschi non pensavano che l' aldilà fosse pieno di mostri o incubi ma al contrario dalle loro tombe emerge un aldilà fatto di feste e banchetti. La visione cupa dell' aldilà è solo verso la fine della civiltà quando ormai i romani avevano preso il controllo delle città stato. E poi non amo sentire definirli "preromani " in quanto fu un popolo dal quale i romani impararono moltissime cose che li resero quelli che ora conosciamo.