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La radio digitale - Quale e perchè? 

LucaFox
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26 авг 2024

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Комментарии : 15   
@donlucafox
@donlucafox 2 месяца назад
Giusto per completezza di documentazione, sul termine vocoder www.dvsinc.com/soft_products/ambe_p2.shtml riporto l'estratto: "AMBE+2™ vocoder technology has proven its superior performance in critical communication applications such as digital mobile radio, satellite telephony, cellular networks and in other wireless devices. " pertanto è chiaro che il termine vocoder è stato usato correttamente in riferimento ad Ambe e similari, come riportato sul sito del produttore. Consiglio anche la lettura su wikipedia en.wikipedia.org/wiki/Vocoder (in inglese perchè la versione in italiano è troppo semplificata) dove chiaramente si spiega cosa si intende come vocoder, le sue origini, e l'impiego attuale compreso in "Terminal equipment for systems based on digital mobile radio (DMR)." Sicuramente è vero che ha anche avuto uno sviluppo in ambito musicale ma non confondiamo il codec di compressione con il vocoder. 🙂
@morenodallamariga8413
@morenodallamariga8413 2 месяца назад
molto interessante,poi mi sono un po' perso,,,,hahahaha sarà l'età.Ciao a tutti e bravi i relatori !
@stefanodepra8445
@stefanodepra8445 2 месяца назад
Ciao Moreno, ora che parti per le vacanze riguardalo con calma, vedrai che è tutto molto più semplice di quello che sembra. Grazie dell'apprezzamento e di averci seguito, ci ha fatto molto piacere anche la presenza del mio personal-guru IZ2EWP
@morenodallamariga8413
@morenodallamariga8413 2 месяца назад
@@stefanodepra8445 ok, quest'anno avrò il C4FM....non ho ancora guardato nella zona cosa c'è....se è come FM siamo rovinati....vado in quel posto da 4 anni e sui ponti locali avrò fatto 4/5 collegamenti in totale .....non dico altro. Ciao e ancora bravi a non mollare.....saluti a tutti.
@IK8XOO--Paolo
@IK8XOO--Paolo 2 месяца назад
Il VOCODER è un'altra cosa! Il relatore sarà pratico di musica elettronica, ma non di ciò di cui ha scelto di parlare e di farsi maestro. Quello a cui si accenna nel video si chiama CODEC ed in particolare si tratta dell'AMBE 2 utilizzato dai cellulari e come viene detto anche nel video, è coperto da brevetto quindi non di pubblico di dominio e perciò NON UTILIZZABILE dai radioamatori. Il suo uso quindi equivale ad una cifratura (espressamente vietata dalla normativa). Per risolverla occorre il pagamento dei diritti, pagamento che è insito nel costo dell'apposito chip contenuto nelle radio che rispettano il brevetto; ma anche questa è un'altra attività (commerciale o di lucro) espressamente vietata in ambito radiantistico. Visto che esistono codec di pubblico dominio (es. DV oggi anche di migliore qualità) il tutto è palesemente una grande operazione commerciale alle spalle dei radioamatori e perché siano sempre più dei miseri "radioparlatori". Associazioni ed Ispettorati MUTI !!!
@stefanodepra8445
@stefanodepra8445 2 месяца назад
No, Paolo, non mi intendo di musica elettronica se non superficialmente. Il primo esperimento con un vocoder fu condotto nel 1928 da Homer Dudley, ingegnere della Bell Labs, che lo brevettò nel 1935. Il vocoder di Dudley venne usato nel sistema SIGSALY, creato dagli ingegneri della Bell Labs nel 1943. Il sistema SIGSALY fu usato per comunicazioni di alto livello criptate durante la Seconda guerra mondiale. Quello a cui ti riferisci tu, è una applicazione che si usava negli anni 70, a livello musicale. In ogni caso entrambi non c'entrano nulla con il Vocoder di cui ho parlato nel corso, pur essendo i suoi antenati. Ti riconfermo pertanto che il termine VOCODER è corretto, se vuoi una altra conferma, ti basta andare a vedere nel sito della DVSI. Per quanto riguarda il suo uso in ambito radioamatoriale, è assolutamente consentito, ti basta guardare nel sito Yaesu le specifiche dell'FT-5D. La Yaesu incorpora il chip originale Ambe della DVSI, e non solo la Yaesu. Forse ti confondi con la crittografia. Il codec invece è una altra cosa ancora, ti invito a riguardare il primo video che facemmo qualche anno fa sul DMR e che trovi nel sito di Luca. Grazie di averci seguito Paolo.
@IK8XOO--Paolo
@IK8XOO--Paolo Месяц назад
@@stefanodepra8445 Che implementi o meno una tecnica "vocoder" poco importa: AMBE2 resta un codec cioè un pezzo di software che si occupa della codifica/decodifica del segnale audio e poiché la sua codifica non è di pubblico dominio ma depositata, non liberamente replicabile e soggetta a royalties, è al pari di una cifratura che puoi decodificare solo se soddisfi quei diritti cioè se paghi (forse, per la fretta di rispondere, non hai letto tutto il mio commento...). Il costo è compreso in quello del chip AMBE che equipaggia quegli apparati. Non mi "confondo" come hai scritto, ma so bene ciò di cui scrivo avendone già abbondantemente discusso a suo tempo con la DGSCERP a botte di raccomandate, poi PEC ed avvocati in difesa del Radiantismo; fino ad oggi ho avuto modo così di valutare la loro competenza attraverso le loro risposte e di registrare i loro comportamenti palesemente inadempienti. Ricordo a chi mi legge che la norma che siamo tenuti a rispettare obbliga ad un "linguaggio chiaro" e quello che mandi in aria è tutt'altro che un... "linguaggio chiaro" se è stato codificato e la codifica non è di pubblico dominio. Di questi tempi può essere paragonato ad un particolare attacco ransomware! Ma non è tutto: con la trasmissione dati (DMR) non viene trasmesso il nominativo ad inizio e fine messaggio ed ogni cinque minuti come richiesto dalla normativa. Addirittura sono sorte organizzazioni che al posto dei nominativi rilasciano codici sostitutivi sostituendosi al Ministero (espressamente vietato dalla normativa!). I ripetitori non sono aperti a tutti, come indicato nelle relative autorizzazioni, perché chi non paga quelle royalties incluse nel costo del chip per l'AMBE2 inserito negli apparati compatibili, non solo non potrà utilizzare quel ripetitore, ma non potrà più utilizzare quella frequenza! Le frequenze occupate con quei sistemi digitali sono sottratte al resto della comunità radioamatoriale e tornano ad essere disponibili solo dietro pagamento a soggetti terzi (le royalties di cui sopra): pagare per riavere frequenze al cui uso siamo già abilitati! Inoltre i sistemi digitali non sono niente affatto sistemi "aperti" e non soddisfano quindi il previsto requisito "di studio ed istruzione personale" quale fine unico indicato dalla normativa della licenza o autorizzazione che noi tutti abbiamo richiesto e che siamo tenuti ad osservare (anche per un aspetto etico nei confronti degli altri OM con cui si condividono le stesse bande). È palese quindi che quei sistemi non soddisfano la normativa e costituisce un illecito anche la vendita propagandandoli per un impiego radiantistico: chi lo fa e lo ha ideato, ancora una volta, approfitta della mancanza di controlli e dell'incompetenza tecnica (o della connivenza) degli organi di controllo. In quasi tutti i paesi, ad eccezione di Francia, USA e pochi altri, non sono state sollevate eccezioni. Storicamente sondò il terreno la ICOM 25 anni fa circa con il D-STAR sbracciandosi (ma guarda un po'...) per dire al mondo intero che si trattava di un sistema "aperto" mentre in realtà oltre al codec AMBE era stato depositato persino il marchio D-STAR: è proprio vero che "Excusatio non petita, accusatio manifesta"! Gli altri stettero a guardare una dozzina di anni poi, visto che nessuno o quasi batteva ciglio, partì l'attacco allo sfruttamento delle bande amatoriali anche da parte di altri con il DMR e poi Yaesu che al suo Fusion abbinava anche anni di cashback che al mio paese, in casi simili, si chiama "tangente" (degna di nota anche in questo caso la reazione registrata a carico del medesimo MISE dopo le denunce!). Insomma, nessuna protesta da parte dei radioamatori perché evidentemente già tutti "radioparlatori" e schiacciabottoni. Oggi, grazie anche ai sistemi digitali, lo sono ancor più! 73s.
@IK8XOO--Paolo
@IK8XOO--Paolo 2 месяца назад
Stabiliamo una cosa che è andata persa per volontà soprattutto delle associazioni che, temendo l'estinzione, hanno trascinato tra noi gente a cui dell'elettronica e delle telecomunicazioni non importa nulla e che pensano che il radiantismo sia una specie di CB multibanda e con limiti in potenza (per chi li rispetta) cento volte superiori. Ricordo a tutti invece che ciascuno di noi ha richiesto ed ottenuto l'autorizzazione a trasmettere sulle bande previste non per chiacchierare del più e del meno ma, definisce la normativa, "a scopo di studio ed istruzione personale" tanto che l'attività gode di alcuni vantaggi alla stregua di un'attività culturale quale essa rappresenta. Le bande a noi assegnate sono il "terreno di gioco" per giovani ingegneri, studenti ed appassionati che desiderano mettere in pratica ciò che hanno studiato senza per questo infrangere le leggi: il Radiantismo esiste per questo; stupido ritenere che a noi sia riservato quel ben di Dio di assegnazioni, più che a chiunque altro, per giunta a cinque euro l'anno, per discutere di dove fanno la pizza migliore !!! I "sistemi digitali" (e non le "radio digitali" definizione errata e fuorviante che non dice nulla o tutt'altra cosa) nascono solo per chiacchierare via radio alla stregua di una rete cellulare e non offrono nulla sul piano della sperimentazione, dell'istruzione: non hanno quindi ragion d'essere nel nostro ambito; addirittura molte tratte sono via internet, cioè affidate a terzi... (!!!). In due parole: NON SONO PARTE DEL RADIANTISMO, ma uno sfruttamento commerciale e non consentito della nostra attività approfittando della carenza di controlli e della mancata competenza degli Organi preposti. Che siano fuorilegge e che la responsabilità è di chi le usa poi è palese: non viene trasmesso il nominativo ad inizio, fine ed ogni cinque minuti come imposto dalla normativa; al suo posto è trasmesso un codice assegnato da organizzazione diversa dal Ministero (vietato!); il codec non è di pubblico dominio, i sistemi sono "Patent Pending"... Questi sono tutti problemi che si sono dovuti affrontare decenni addietro all'epoca del packet e dell'Amtor II e si sono dovuti risolvere per poter operare nella legalità: visto che la normativa in questo senso non è cambiata e che non è soddisfatta dagli attuali sistemi digitali, questi ultimi sono palesemente fuorilegge e sopravvivono sempre e solo per l'assenza di controlli ed inadeguatezza degli Organi preposti. Come spiegare altrimenti le autorizzazioni rilasciate per l'installazione di ponti ripetitori per quei sistemi digitali dove una delle condizioni imposte dall'Autorità consisteva nell'obbligo di consentire a tutti l'impiego del ponte, ignorando invece che, se non si provvede almeno al pagamento delle royalties relative al codec AMBE 2, quella frequenza su cui opera il ponte è persa, preclusa all'uso per tutti gli altri !!! Vi immaginate se un OM mettesse in vendita un sistema per riservare una frequenza tra le nostre assegnazioni per i suoi QSO con i suoi amici e ponesse in vendita quel sistema? Quanto durerebbe lui e le stazioni che lo adottano? Le associazioni, che dovrebbero difendere il Radiantismo (abbiamo visto ad oggi in Italia come svolgano questa funzione...) sono giunte ad un punto di non ritorno avendo oramai anche ai loro vertici personaggi bravi a sgomitare ma che dimostrano di non sapere la differenza tra Radiantismo e CB (basta vedere le riviste ed i servizi che pubblicano...). 73s.
@vittorios.504
@vittorios.504 2 месяца назад
Nel momento i n cui viene messa fuori uso la rete internet il digitale funziona ugualmente?
@donlucafox
@donlucafox 2 месяца назад
Dipende... Se l'interconnessione tra i ripetitori avviene attraverso una rete IP indipendente (ponti in wifi ad es) allora continua a funzionare l'infrastruttura. Se invece stiamo usando un hotspot connesso a internet e viene meno la ns connettività in quel momento ovviamente siamo tagliati fuori. motivo per il quale l'uso degli hotspot è impensabile in scenari emergenziali. Diversa cosa sono le cosiddette POC radio che invece usano una sim e si appoggiano solo sulla rete cellulare, poco più di smartphone con forma differente, ma fatico a chiamarle "radio" ... Per quanto riguarda invece le modulaizoni digitali (dmr, c4fm, dstar, etc ... ) funzionano via radio quindi non hanno di per se stesse bisogno di connessione alla rete internet. In ogni caso abbiamo trattato parte di questo aspetto nel precedente video sulla radio dmr che trovi sempre su questo canale.:-)
@vittorios.504
@vittorios.504 2 месяца назад
Si lo so che in DMR senza internet un ponte lavora come singolo ripetitorel ma in analogico i ripetitori,con gli opportuni link di collegamento ,possono essere interconnessi tra di loro e con tono su audio differente possono essere usati singolarmente o tutti insieme.in digitale senza internet o la rete cellulare strada se ne fa ben poca!!!
@donlucafox
@donlucafox Месяц назад
@@vittorios.504 ​​⁠in realtà come scrivevo prima, dipende da come è realizzata l’interconnessione tra i ripetitori dmr. Deve essere una rete IP ma non necessariamente Internet. Se ad esempio si realizza una rete ad hoc con ponti Wi-Fi di trasferimento (simile alla aredn mesh network molto estesa in Germania e completamente indipendente da Internet) allora funziona anche in assenza di rete Internet. La protezione civile di regione Lombardia ha ad esempio una fitta rete di ripetitori dmr in banda vhf civile interconnessi tra di loro ma l’interconnessione non è basata su Internet ma con ponti in uhf e wifi. Spero di aver chiarito meglio quello che avevo cercato di spiegare con il mio commento precedente. Ciao 😃
@IK8XOO--Paolo
@IK8XOO--Paolo 2 месяца назад
Come al solito non si parte con lo spiegare cosa significa "analogico", "digitale" e come avvenga la conversione. Per questo motivo siamo pieni di, persone che in tutti i campi utilizzano il termine "analogico" come sinonimo di "vecchio" e "digitale" senza sapere cosa significhi. Prima di parlare di digitale, bit, pacchetti, etc. il relatore deve provate a chiedere a chi ascolta il significato di queste parole altrimenti parlerà una lingua incomprensibile o con simili "tutorial" diffonderà mera "cultura del sentito dire" e creerà suoi cloni.
@mariosassu6751
@mariosassu6751 10 дней назад
Analogico tutta la vita!
@donlucafox
@donlucafox 9 дней назад
D'accordissimo soprattutto se pensiamo all'interoperabilità e all'affidabilità, magari in scenari critici, ma è innegabile che l'interesse per questi sistemi in ambito radioamatoriale in questi anni stia aumentando. ciao :-)
Далее
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