IL MIO SHOP BACIONES, dove puoi trovare le mie felpe, t-shirt, e tutti i miei prodotti: shop.baciones.it Business/collaborazioni e aziende (altre email verranno ignorate): commercial@gianmarcozagato.it Un anno fa circa, il 9 Giugno del 2021, Google dedica il doodle del 9 giugno a Little Miss Miracle, ovvero Shirley Temple, la baby star che a cavallo tra gli anni ’30 e ’40 entrò nel cuore prima degli americani, poi degli spettatori di tutto il mondo incarnando il sogno di rinascita durante un periodo duro come quello della Grande Depressione che seguirono il grave crollo di Wall street de 1929.
Sempre il 9 giugno, ma del 2015, a Santa Monica, sua città natale, è stato aperto il museo chiamato Love, Shirley Temple, che raccoglie alcuni tra i suoi più famosi cimeli. Il museo è stato inaugurato un anno dopo la sua scomparsa, avvenuta all’età di 85 anni, il 10 febbraio del 2014.
Ma facciamo un passo indietro. Chi è Shirley Temple? Immagino che tutti i vostri genitori e zii la conosceranno come “riccioli d’oro”.
I genitori credevano così tanto nel suo potenziale che investirono i pochi soldi che avevo per iscriverla a scuola di danza.
Proprio qui, un paio d’anni dopo, Charles Lamont la nota.
I capelli della bimba, castani per natura, vengono tinti di biondo e la madre ha la brillante idea di arricciarli con il ferro: esattamente 56 boccoli che accompagneranno la vita della bimba da qui in poi.
Dopo i primi due film, a Shirley , o meglio ai suoi genitori che le facevano da agenti iniziarono ad arrivare decine di proposte lavorative. La bimba con il suo aspetto irresistibile aveva conquistato il cuore del pubblico e tutti la volevano vedere in nuovi film e musical.
Ma quell’idea, la Shirley Temple dei film, non esisteva: la piccola non era davvero bionda e non aveva nemmeno gli occhi azzurri. Quella subdola immagine di bellezza ariana era solo l’ennesima invenzione di un’industria cinematografica che già da tempo si era imposta come creatrice di canoni arbitrari e questionabili.
E cosa ancora peggiore, il fatto che i suoi stessi genitori le facessero da agenti, non serviva come una mente sana si potrebbe augurare , a proteggerla da lavori poco adatti a lei o da qualsiasi forma di malvagità.
La cosa più incredibile di tutte a mio parere è che Shirley disse chiaramente nella sua autobiografia che nulla di quello che le era successo aveva lasciato il segno su di lei, e che si sentiva una donna risoluta e perfettamente serena.
Ed è così che l’attrice e icona più famosa degli anni trenta, si spegne nel 2014 all’età di 85 anni.
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Baciones
4 июл 2022
