La serenata di “Zio” Pietro
12 agosto 2017- Cisternino (BR)
Quando lo conobbi era il tempo dei fiori tra i miei capelli.
Mi fece ballare per tutta una sera.
Erano le serate d’estate di contrada; era la quadrigliata in piazza a Casalini.
A me i piedi dolevano, lui dopo ore saltava come un cardillo.
Da quella sera tante altre danze, estate come inverno.
E poi cantava, eccome se cantava e la serenata che mi rieccheggia nelle orecchie per me resta la sua.
Ha insegnato tanto ed a tanti; fra tutti ad i suoi nipoti Antonella, Francesco e Giovanni.
E le sue musiche, attraverso loro, ri-suonano a 2000 km distanza.
Lui non lo sa ma la sua pizzica pizzica a quattro, che in una notte goliardica e carnascialesca improvvisò con gli amici, è arrivata fino alle volte gotiche di una chiesa di Parigi.
“ Zio” Pietro sapeva animare la festa; aveva il carisma e l’entusiasmo del trascinatore.
Ed in questo modo me lo ricordo, ridendo e cantando, guarda il caso quella fu la sera del mio compleanno.
8 окт 2024