Non capisco perché il prof. Canfora non ricordi i moti indipendentisti della nuova Repubblica di Venezia nel biennio 1848-49, guidata da Daniele Ma non e Nicolò Tommaseo, che pure hanno combattuto duramente contro il tiranno imperatore d'Austria!!!
Di Luciano Canfora ho una venerazione. Ma questa volta non sono d'accordo. Lui che parla di verità della storia e di utilizzare documenti. Questa volta parla di risorgimento con benevolenza, dimenticando quello che è veramente stato senza portare documenti e Verità.
@@ClubMetafisico Canfora conosce benissimo Manin, ci mancherebbe, avrà solo dimenticato di citarlo. Pensiamo solo alla quantità di concetti, nozioni, date e numeri che ha sciorinato in questa conferenza... Suvvia
Ancora peggio è che non ricordi la sanguinosa repressione fatta dai tiranni sabaudi nei confronti genovesi. Sita in piazza Corvetto, una targa che ricorda i tragici fatti dell'aprile 1849[. Il testo della targa recita: «Nell'aprile 1849 le truppe del Re di Sardegna Vittorio Emanuele II al comando del generale Alfonso La Marmora sottoposero l'inerme popolazione genovese a saccheggi bombardamenti e crudeli violenze provocando la morte di molti pacifici cittadini aggiungendo così alla forzata annessione della Repubblica di Genova al Regno di Sardegna del 1814 un ulteriore motivo di biasimo affinché ciò che è stato troppo a lungo rimosso non venga più dimenticato il comune di Genova pose»
Grandissimo! Non ci sono parole per esprimere la mia ammirazione. Seguo da tempo i suoi interventi e la ringrazio per la sua cultura, onestà intellettuale e capacità divulgativa
Esprimo un mio ulteriore apprezzamento per l'onestà intellettuale del professore. Ricordare il "patto a quattro", l'"asse" con il laburista inglese, quindi dell'Italia con la Gran Bretagna, la definizione di Mussolini come di uno statista, il new deal statunitense ispirato al corporativismo fascista (rammento che l'Italia non fallì come invece accadde a quasi tutte le grandi Nazioni dopo il '29) ... non è usuale tra gli intellettuali di sinistra. Come semplice cultore di Storia e geopolitica italiane non schierato ideologicamente gli sono riconoscente. Un esempio di come si possa essere antifascisti raccontandola più giusta.
Quale grande nazione”fallì” dalla crisi del 1929? L’Italietta era un paese ancora arretrato e agricolo in ogni caso, conseguenze su quel paese corporativo e chiuso non potevano certamente esserci…
Fallirono, fecero bancarotta, entrarono in default dopo la crisi del 1929 Stati Uniti, Germania, Regno Unito, Cina, Brasile ecc. Italia e Francia no. L'Italia è l'unico grande Paese a non aver mai fatto bancarotta nella Storia. Siamo molto meglio di quanto ci raccontiamo, sotto moltissimi aspetti. Pedagogia canaglia! :o)
Primato a rischio. :o) Incrociamo le dita. In ogni caso le grandi potenze (non credo che lo saremo più né ci ambiamo) stanno messe peggio in quanto a parametri finanziari ed economici. Così va il mondo. Ci si sacrifica per la gloria, non per benessere e diritti. Cina, Russia, Turchia (lì dove eravamo noi), Iran, persino Stati Uniti (l'America profonda, non quella delle coste) ... E gli arabi? Abbraccio.
Forse non ho ascoltato bene, ma ho l'impressione che Canfora esponga qui una storia dell'allargamento dei diritti. Mi sta benissimo, non ho capito però quali doveri secondo lui si contrappongono a quei diritti.
Elena Bianchini Braglia, esperta di Risorgimento, dati alla mano dice cose MOLTO diverse, soprattutto su Mazzini, il quale veniva definito dai suoi collaboratori contemporanei, un assassino stile “giacobino” è che girasse sempre con un coltello. Non parliamo poi di Garibaldi (con orecchio mozzato perché ladro di cavalli in Sud America) e della compagnia cantante dei Savoia, a partire da Cavour. Consiglio anche letture di MASSIMO VIGLIONE e GIORGIO ENRICO CAVALLO
I veri storici non fanno comparsate in tv ogni 3 x 2. Quelli citati sono pessimi storici. Masoero , Pons , Salomoni e soprattutto A. Graziosi , sono del giganti.
Canfora è evidentemente uno dei letterati più importanti d'Italia, però su Garibaldi mi aspettavo un vero approfondimento. Proprio perchè le sue capacità sono molto superiori alla media degli intellettuali italiani, mi aspettavo un'analisi più veritiera e non la solita divulgata dei profani al soldo dei potenti. E' noto, a chi lo vuole sapere, che Garibaldi è stato una rovina per l'Italia, ha lavorato per la massoneria inglese a favore degli interessi britannici. Sarebbe necessario riscrivere tutta la storia dell'unificazione d'Italia e cancellare al più presto le piazze e le vie intitolate a questo delinquente. Se si continua a ripetere queste baggianate si continua ad offendere il popolo.
@@ClubMetafisicoavete l'obbligo morale di diffondere la verità perché siete persone pubbliche. Senza soldi non si fa niente e i grandi banchieri, da secoli, hanno fatto la storia. Siate responsabili e non giocate con chi poi vi crede ciecamente.
Una cavolata... In gergo tecnico il verbo "mitriare" (e l'opposto "smitriare") sono comunemente usati dai cerimonieri. Non avevo fatto caso al precedente dantesco
Lo dico da ignorante, qual sono, ma mi domando: quanto può contare Garibaldi, nella presenza degli americani nei conflitti bellici, vista la rilevanza del primo, nei fatti secessionisti?
il sapore di ogni buon cibo si esalta con un po' di sale e pepe. Serve qualche lettura di Denis Mack Smith, storico di Cambridge collaboratore di Benedetto Croce e Grande Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Le parole conclusive dell'intervento sulla libertà: " la marcia dei diritti è il difficile ma inevitabile tentativo di mettere daccordo libertà e giustizia " Sono il MANIFESTO essenziale di un partito o coalizione prograssista in questo periodo storico. L'abilità politica è però quella di scegliere nei vari momenti storici quali sono i diritti che vanno propugnati. Tutti i diritti di uguaglianza sono degni di essere perseguiti ma quando parti importanti di popolazione non arriva alla fine del mese o a cure mediche tempestive, quando giovani capaci vedono solo la possibilità di espatriare ecc. Concentrarsi su sacrosanti diritti di minoranze può essere dispersivo se non controproducente. Mi si darà del moderato ma penso che il divorzio e la difesa dell'aborto erano e sono diritti in grado di coinvolgere larghi strati di popolazione. Sacrosanti diritti di minoranze in campo sessuale e purtroppo anche i diritti di cittadinanza rischiano di far percepire coloro che li propugnano come elite privilegiate.
Una lezione marxista di importanti fatti storici. Il buon vecchio gruppettaro Canfora ci fa vedere come i comunisti interpretano e piegano i fatti per la loro propaganda. Un buon spunto per leggere libri seri e capire bene i fatti.
Forse è tutto quello che sai. Probabilmente i francesi le avevano occupate e non se ne sarebbero andati facilmente. E il Regno di Napoli non dava una mano. Perciò fece bene Garibaldi ad abbatterlo.
Nizza e la Savoia erano state promesse alla Francia ( Luigi Napoleone III - nipote di Bonaparte) in cambio dell’aiuto a cacciare gli austriaci dalla Lombardia e Veneto. Dopo la conquista della Lombardia, Napoleone III fece la Pace Separata con l’Austria e , quindi, veniva meno al patto fatto con Cavour. Il Veneto , Trentino e Mantova restavano all’Austria. A questo punto, i Savoia, pur avendo annesso la Lombardia, si rifiutarono di cedere Nizza e la Savoia alla Francia. Ben presto, nelle trattative entrarono in gioco anche la Toscana e l’Emilia. Quindi , l’accordo non fu più come era stato prestabilito, ovvero : Lombardia e Piemonte per Nizza e Savoia, ma per Lombardia , Toscana ed alcune città dell’Emilia Romagna.
al minuto 18 si rileva una imprecisione relativamente al numero dei bersaglieri caduti inviati in Crimea , che nella realtà non furono molti, se si considera che nella battaglia della Cernaia vi furono 14 vittime del corpo di spedizione sabaudo.
Permettetemi una battuta. C'è un altro 20 settembre famoso e generatore di tristezza in molti uomini: quello del 1958. Andate a vedere cosa è successo quel giorno.
In tutti i Forum c'è uno che parla da solo (soliloquio) e chi risponde non ottiene mai risposta. Quasi tutti a complimentarsi o a dire stronzate, ma non tutti.