All’ombra del Vesuvio acclamato dai suoi fans, Carmelo Zappulla intonava quelle melodie napoletane che erano capaci di fare il giro del mondo. Un esempio di quella Napoli che sale sulla vetta del Vesuvio per essere ammirata. Zappulla era su quella vetta fatta di milioni di dischi venduti, di qualche apparizione cinematografica e di una vita da film. Sino alle dichiarazioni di un pentito che l’hanno portato in galera. Il giorno in cui sarebbe dovuto salire sul palco di ‘Napoli prima e dopo’, ennesimo tassello di una carriera in continua ascesa, Zappulla viene arrestato nella sua villa sul litorale di Campi Flegrei, in quella Napoli che lo aveva reso grande e all’improvviso lo rinchiuse in una cella.
Una lunga epopea, l’ennesimo caso di malagiustizia, raccontato dallo stesso Zappulla, siciliano di nascita e napoletano d’adozione, prima in un libro e ora in un film. Diretto da Alfonso Bergamo, con Zappulla ad interpretare la sua vita e al suo fianco Giancarlo Giannini, Franco Nero e Tony Sperandeo. Un film a basso budget ma dalla storia spettacolare: il successo, l’accusa di essere il mandante dell’omicidio dell’amante della madre, l’arresto, la prigionia, la latitanza, il rinvio a giudizio nel maxi processo contro le cosche siracusane, la richiesta di ergastolo basate sulle accuse di qualche pentito e infine l’assoluzione.
Il cast del film ‘Il ragazzo della Giudecca’ ha presentato ieri sera il film, in anteprima, al Ciaky Village a Bari.
25 авг 2024