Grandi Raphael e Pino. Io non scorderò mai il giorno in cui scopri Pino, 17 anni fa; ora che ho 34 anni posso dire che, mi ha dato la possibilità di vedere il mondo sotto una prospettiva che non avrei mai immaginato esistesse; ho iniziato una nuova vita con la consapevolezza che prima ero solo un verme; Pino è riuscito dove mio padre ha fallito, sarò sempre grato per questo; sei un pezzo del mio cuore e della mia anima.
Ciao grandi, ho seguito tutta l'intervista, non in diretta ma in streaming, probabilmente per me (ho 56 anni e suono la batteria da quando ne avevo 12) e per tanti altri, niente di nuovo ma comunque tutte sacrosante verità che condivido in pieno. Pino é sempre Pino, come dice lui niente maschere e una faccia sola, un paladino dell'essenza del rock (quello vero, genuino, on the Road, quello vissuto nei locali di periferie a centinaia di km da casa per un compenso che magari copre a malapena le spese ma che ci fa sentire vivi). Personalmente, di diritto mi sento di appartenere a quella folta schiera di persone che, anche senza ottenere chissà cosa hanno dedicato una grande parte della propria vita in cantine, garages, soffitte umide e polverose a provare e suonare magari inseguendo anche dei sogni ma comunque facendo giá l'attivitá piú bella e appagante del mondo. C'é tanta gente annoiata e insoddisfatta, si comprano un auto da 80.000 euro con lo stesso entusiasmo che ho quando mi cambio i calzini...... Io il giorno che sono riuscito ad accaparrarmi una Ludwig Vistalite Zep Set ho toccato il cielo con un dito. Un salutone a te Raphael e a Pino con tantissima stima.
Ciao Raphael, bellissima intervista, bravissimi tutti e due, Pino incontenibile, il messaggio finale di Pino merita un applauso, poche parole ma ha detto tutto, svegliamoci e rimaniamo liberi!!!
Rapha, Pino. Passione e voglia purtroppo per le nuove leve, son morte sul nascere e direttamente legate agli introiti. Che caz deve guadagnare poi uno che non sa' neanche tenere uno strumento. Gavetta questa sconosciuta!
@@Raphaeldrumspeccato che non c'era Matt Barlow,senza nulla togliere a stu block eh. se non sbaglio l'ep the plagues e il conseguente album,the plagues of Babylon,sono i primi lavori o tra i primi con stu block alla voce per gli iced earth.
@@Raphaeldrums per caso conosci un certo andrea fiori? è sardo ma sta a Firenze e suonava la batteria anche lui, è un mio amico. lui mi disse che un suo amico batterista aveva registrato materiale con gli iced earth.e penso proprio che sia tu,non ci sono stati altri batteristi sardi negli iced earth
Ha ragione quando dice (esagerando) “con 50000 dischi oggi ti danno 5 dischi d’oro” e magari sugli streaming quindi neanche su copie effettivamente vendute. C’è un sacco di gente che con l’avvento dei social e delle piattaforme digitali si è vista “annullare” una carriera e anche un po’ presa per il culo. Lo capisco
Pino Scotto... dice la musica si divide in due categorie ...quella buona....e quella di merda.... MA chi è che deve decidere quale artista fa buona musica o quella di merda?.....Riguardo ai concerti dove si suona in playback non è solo in Italia questa abitudine .... ma da notizie che ho letto.... anche all'estero non scherzano ... e non di artisti sconosciuti ma da artisti che sono considerati delle star... perciò non denigriamo la scena italiana.. che di sicuro che ci siano delle case discografiche che decidono chi deve avere successo o no.... costruendo a tavolino delle band o dei solisti... ma credo che anche all'estero sia cosi. ... .
Credo ormai sia cosi' ovunque, ma è anche ovvio.... tu pensi davvero di poter andare in Tv ed avera una tua opinione che si discosta da quella mainstream?
@@Raphaeldrums hai ragione dal momento.che vai in tv ..puoi.si avere la tua idea ...Ma deve combaciare con il loro pensiero..... o sei tagliato fuori...