Durante la Guerra del Vietnam (1955-1975), l'esercito Vietcong e le forze dell'Esercito Popolare del Vietnam (o Nordvietnamita) utilizzarono una vasta gamma di armi, molte delle quali provenivano dall'Unione Sovietica, dalla Cina e da altri paesi del blocco comunista. Nonostante avessero risorse limitate rispetto agli Stati Uniti, i Vietcong compensavano con tattiche di guerriglia e ingegno nel recupero e riutilizzo di armi. Ecco un elenco delle principali armi usate dai Vietcong durante la guerra: Armi leggere: Fucile d'assalto AK-47: L'arma più iconica del conflitto, fornita in gran numero dall'Unione Sovietica. Il suo affidabile funzionamento anche in condizioni ambientali difficili (come il fango e l'umidità delle giungle vietnamite) lo rese estremamente popolare. Carabina SKS: Fucile semiautomatico sovietico usato dalle truppe nordvietnamite e dai Vietcong. Era meno comune dell'AK-47 ma altrettanto efficace nelle giungle vietnamite. Carabina Type 56: La versione cinese dell'AK-47 e dell'SKS. Come la sua controparte sovietica, era molto apprezzata per la sua affidabilità e versatilità. Fucile Mosin-Nagant: Un fucile a otturatore scorrevole sovietico, utilizzato sia come arma standard che come fucile da cecchino. Pistola Makarov PM: Pistola semiautomatica sovietica, arma di ordinanza per ufficiali e forze speciali del Vietcong. Armi di supporto: Mitragliatrice leggera RPD: Mitragliatrice leggera di origine sovietica, utilizzata per fornire supporto di fuoco alle unità di fanteria. Caricata con nastri di proiettili, era ideale per le tattiche di guerriglia, poiché era abbastanza leggera da essere facilmente trasportabile. Mitragliatrice PK: Mitragliatrice pesante sovietica, utilizzata come arma di supporto in postazioni fisse o da squadre di mitraglieri. Era più potente dell'RPD e veniva usata per coprire ampie aree. Mitragliatrice DP-28: Un'altra mitragliatrice sovietica, meno moderna del PK e dell'RPD, ma utilizzata spesso a causa della sua affidabilità e disponibilità. Lanciarazzi e armi anticarro: RPG-2 e RPG-7: Lanciarazzi portatili di origine sovietica usati principalmente contro veicoli blindati e postazioni fortificate. L'RPG-7 in particolare era molto efficace contro carri armati e veicoli corazzati americani. B-40 e B-41: Versioni cinesi e vietcong dell'RPG-2 e dell'RPG-7, usate per attacchi contro veicoli e fortificazioni americane. Erano molto popolari per la loro potenza e facilità di trasporto. Esplosivi e mine: Mine antiuomo: I Vietcong utilizzavano una vasta gamma di mine, spesso fatte in casa, per difendere le loro posizioni o per tendere imboscate agli americani. Tra queste le mine "Bouncing Betty" e le mine di fabbricazione sovietica e cinese. Trappole esplosive: Il Vietcong era famoso per l'uso di trappole esplosive, come granate collegate a fili, esplosivi nascosti e dispositivi rudimentali che causavano danni gravi ai soldati americani. Granate a mano: Granate di fabbricazione cinese e sovietica, ma anche molte fabbricate artigianalmente. Le granate erano spesso lanciate in imboscate o usate durante gli attacchi di guerriglia. Armi artigianali e trappole: Il Vietcong era molto creativo nell'uso di trappole di bambù, punti di spiedo e altre armi artigianali. Questi dispositivi rudimentali, come i punji sticks (bastoni appuntiti di bambù infissi nel terreno), erano spesso ricoperti di veleno o feci per causare infezioni. Mortai e artiglieria leggera: Mortai da 82 mm e da 120 mm: I mortai forniti dai sovietici e dai cinesi erano utilizzati in modo efficace per bombardare le basi americane da lunghe distanze, nascondendo le posizioni dei tiratori nelle fitte giungle. Cannoni senza rinculo: Armi anticarro a fuoco diretto, utilizzate sia contro veicoli che contro postazioni fortificate. Fucili da cecchino: Fucile Dragunov SVD: Il fucile da cecchino sovietico più utilizzato dai Vietcong, molto efficace grazie alla sua precisione e al suo lungo raggio. Veniva spesso impiegato dai cecchini vietcong per colpire bersagli strategici da lunghe distanze. Rifornimenti recuperati: I Vietcong spesso usavano anche armi catturate dagli americani e dai soldati sudvietnamiti. Ad esempio, fucili M16, carabine M1, M60 (mitragliatrici) e altre armi leggere furono recuperate e riutilizzate in battaglia. La capacità del Vietcong di riutilizzare e adattarsi a qualsiasi tipo di arma recuperata o ottenuta attraverso il mercato nero era una delle loro principali forze. Conclusione: Nonostante non avessero accesso alle tecnologie più avanzate rispetto all'esercito americano, i Vietcong compensavano la loro inferiorità tecnologica con una straordinaria conoscenza del terreno, tattiche di guerriglia e una spietata determinazione. Le loro armi erano semplici, ma molto efficaci nelle mani di combattenti che padroneggiavano l'arte dell'imboscata e del sabotaggio.
E pensare con coscienza sarebbe meglio un mondo unito, in pace con se stesso senza sbranarsi, e senza devastare la natura tutta. Una umanità con un solo scopo: generale il bene comune. Becero guerrafondaio. NB; più burro niente armi.
