AncheLa " solitudine" o l' auto isolamento più o meno indotto e/o più o meno giustificato sono tra le cause, voler stare sereni da soli per poi comprendere che se non si ha un " programma" di crescita personale tutto diventa molto difficile e si può tendere alle sostanze per poter sopportare e farsi piacere questa condizione
Molto interessante, grazie. Non ho capito a chi si riferisce quando parla di uno psicologo che definisce la tossicodipendenza una scelta. A me è capitato di leggere un libro del Prof. Gene Heyman, della Harvard Uniersity, in cui viceversa la tossidipendenza ciene considerata proprio a partire da una compromissione della capacità di scelta. Idea che mi sembra avere una certa consistenza.
Mi piacerebbe conoscere il dato reale di quanti individui abbiano smesso di usare tornando dalla comunità e che questa non sia un mezzo per darsi una ripulita ( cosa comunque a mio avviso positiva); tutti i soggetti da me conosciuti tornando dalla comunità appunto come mettevano il piede fuori dalla stazione ritornavano spediti a fare storie