Io ho convissuto con una locusta, e non perchè lo volessi, ma perchè quando ho parlato di possibile frequentazione, lui si è presentato a casa mia con una valigia gigante, e io per la speranza che fosse una brava persona con cui costruire un futuro, gli ho permesso di restare. ( un anno e 3 mesi di relazione) Se ho visto i segnali? Mi sono ribellata dall'inizio. ( una settimana dopo gli chiedo: Ma non vuoi andare a casa tua per, che so, un cambio di vestiti, o vedere gli amici, o altro?) città diverse quindi anche distanza in chilometri che mi avrebbe concesso un pò di respiro. Ero assuefatta già dopo dieci giorni. Avevo la sensazione di soffocare, e continuavo ad essere restia, specie ai suoi: Ma io ti amo moltissimo! Ma io spero di morirci con te, stai scherzando? Ecco si può dire che di fondo, non ci ho mai creduto, la parte razionale di me sapeva che erano tutte cazzate. Ma nel frattempo è partita la manipolazione, quindi allo scarto sono stata malissimo ( per un mese circa) C'era tutto, e troppo di corsa. Fiori, cene sontuose, io presentata agli amici come una sorta di trofeo ( guai a me voler stare in casa per conto nostro, era un'esibizione continua) la famiglia riversata su di noi, sua madre, dall'animo narcisista come il figlio, ad elogiare me come la salvatrice del figlio e a dipingere la ex moglie come una strega, il male in terra. Le mie energie sono sparite già dopo una settimana, lui neanche dormiva la notte, qualche ora così, insonne perenne, e io a seguire i suoi ritmi, queste strane maratone fra la gente, nei posti esclusivi, coi familiari, ecc. ecc. Rompeva fisso la mia quotidianità, lui doveva venire prima. Il mio lavoro, poteva aspettare, i miei hobby lo stesso, la mia famiglia lo stesso, poi un giorno senza alcuna motivazione plausibile, partono gli insulti, e per insulti intendo cose oscene, io mai vissuto nulla di simile resto pietrificata dalla cattiveria con cui si esprime ed agisce. Alcuni mesi dopo ( già fase di svalutazione chiaro) mi provoca ad un livello tale che si arriva alle mani perchè chiedo solo di avere pace, di stare tranquilla, di avere silenzio nel mio studio per poter lavorare, e lui diventa violento. Con una scusa entra nel mio studio, solleva il mio pc e minaccia di sfasciarlo ( Te lo rompo? Te lo rompo??) Era una furia, e la mia disperazione a nutrirlo, in quel momento ho pianto come una bambina, erano singhiozzi atroci, e ho visto i suoi occhi vuoti, ho Capito che lui voleva il mio DOLOREEE. Ho chiamato la polizia. Poi me ne sono andata. circa venti giorni dopo mi chiama e mi supplica ( ho capito tutto, ho imparato la lezione, sono diverso, sei la mia vita bla bla bla) torno con lui ( ero già dipendente affettiva purtroppo) e si ricomincia lo stesso processo. Un giorno di buona, dieci di cattiva. Un'altalena tale che finisco per chiedergli- Scusa ma tu non ami stare in pace, in silenzio? Non vedi che sei logorato? E che logori anche me? ( Non sapevo che era tutto prestabilito. Prima mi distruggeva, prima poteva lasciarmi.) Il signore con due cellulari, io ignara della sua nuova cocca dipinta da buona amica, mentre a me tutto era proibito, o venivo talmente ostacolata da non avere più voglia e spirito di uscire per conto mio e godermi le giornate. Poi lo scarto. ( Quando io cerco un'altra vuol dire che è finita...) Direi che è stata forse l'esperienza più incomprensibile ( Prima di informarmi a dovere sulla patologia narcisistica) che io abbia mai vissuto. E la più dolorosa. Se avessi avuto uno straccio d'informazione prima, non avrei sofferto neppure la metà. Avrei classificato, definito, e scartato prima io, senza passare per l'inferno. La svalutazione è una cosa Devastante, ci si sente prosciugati. Fino all'anima. E lo scarto, per carità. Si vive una sorta di lutto, no? Essia, non sentivo che era morto lui, sentivo che ero morta io. Fidatevi, è davvero come morire. Ora, magicamente, sto di nuovo abbastanza bene. Mi sto ricostruendo. Mi aiuta soprattutto la coscienza di sapere che lui è un attore, un venditore d'illusioni. Un parassita. Io sono vera, cosa che nessuno, incluso lui, potrà mai togliermi. Trovo così ingiusto che le persone ( uomini o donne) possano viversi traumi simili a causa di gente così malata. La divulgazione dell'informazione è il solo rimedio.
Quanto dolore... tutte le storie sono simili... la mia esperienza mi ha portata alla conclusione che non basta conoscere. Bisogna trovare il nostro centro, perché o non era gia stabile per nostre ferite oppure l'incontro con il narcisista perverso lo ha distrutto. E trovare il nostro centro significa fare un lungo e paziente lavoro su di sé, andare in terapia, cercare il professionista adeguato, non arrendersi, stare da sole. Sui traumi da abuso narcisistico e dipendenze affettive ci sono tanti studi in corso, sembra che l'assetto del nostro cervello cambi, venga modificato, in altre parole si crea una predisposizione sia a livello neuronale che biochimico. Non è che possiamo così arrenderci e scavarci la fossa, ma possiamo prendere in serissima considerazione che per guarire, dobbiamo necessariamente fare un percorso psicoterapico adatto. Un caro abbraccio
Purtroppo mi ci ritrovo in pieno. È verissimo: da un lato le attenzioni ti lusingano dall'altro diventano sempre più una gabbia soffocante cui non puoi sottrarti pena svalutazioni, litigi, ...
Io sto malissimo, dopo 2 settimane di favola arriva e mi dice che vuole stare da solo che non riesce a stare in una storia che ha dei problemi psicologici da capire traumi ...e mi ha distrutto psicologicamente io non riesco a stare senza di lui era tutto così bello ,senza avere fatto nulla di sesso ma com'è possibile che da un giorno all'altro lui su stacca cosi
Le motivazioni possono essere diverse, purtroppo non posso dare un'opinione senza conoscere i dettagli della situazione. Hai mai valutato l'idea di intraprendere un percorso professionale?
Frase chiave "non lo dice mai apertamente" la manipolazione emotiva e mentale, il ricatto morale come viene chiamato qui, sono tutte dinamiche subdole e silenti. Chi le subisce non solo si sente in colpa ma inizia anche a dubitare di sé stessa (non è come penso, sono solo le mie paure, lui è così buono e caro, non ho nulla da temere...) insicurezze che verranno poi alimentate da ulteriori abusi successivi (fase di svalutazione dove viene lentamente e sempre in modo subdolo, erosa l'identità e l'autostima, gaslighting e scarto... per poi riprendere bombardamenti di attenzioni...). Riuscire ad accorgersi in tempo dell'odore di marcio, prima dell'innesco della chimica, è davvero ciò che può salvare la nostra salute mentale, ma anche fisica. Tempo... ci vuole tempo...Io fin ora ho capito questo, un tempo di osservazione e distacco emotivo, valutazione asettica di chi ci sta accanto e sembra un sogno fatto carne... tempo, e tutti i mostri vengono a galla, esattamente come la melma.
il controllo sull'altra persona no...non va bene...una sorta di love bombing (con push e pull ) se presi veramente ci può anche stare se fatto con discrezione e umiltà senza creare problematiche all'altra persona.
Mi è capitato un paio di volte, alla terza l’ho riconosciuta come manipolazione e sono scappata probabilmente poco prima che finisse! 😂 Sebbene fossi molto informata mi sono comunque chiesta li per li se stavo facendo bene a sparire oppure no, ma senza quelle attenzioni esagerate sono stata subito meglio, mi davano fastidio. Non l’ho più visto.
Si mi diagnostico da solo: ocd. Cmq quel segno sul muro dietro....pensavo fosse il vetro del tablet sporco... 🙄 Dottore, sia professionale e non faccia scherzi che poi mi sconcentro!! Ritinteggi! 😅😬
Perché si diverte come fa il gatto quando gioca col il topo, se ci fai caso non lo uccide, se non qualche volta alla fine, quando ormai il gioco lo ha annoiato. Ci sono diversi video in questa piattaforma, sia da parte del dottore sia da parte di suoi colleghi: con costanza e pazienza potrai trovare risposta ai tuoi dubbi... In ogni caso sono sempre dinamiche atte ad appagare il proprio ego, al centro c'è questo, della persona a cui sta infliggendo questo trattamento non gli importa un bel niente: non cambierà mai, cambierà solo preda.
