Sono un appassionato fan di Visconti. Ma il mio must è "Ossessione" per tanti motivi, primo tra tutti il carattere da linea di displuvio, che rappresenta nella Storia del Cinema Italiano. "Il gattopardo, poi, è un'altra pietra miliare nella Sua Cinematografia: l'inizio, ancora non ben sviscerato del Cinema Viscontiano, che ne seguì. "Morte a Venezia", inarrivabile.
52.26 "L'esito trionfale di questa messinscena è ricordato ancora oggi". E' così. Io sono tra i fortunatissimi privilegiati che hanno potuto vedere la mitica "Manon Lescaut" che Visconti diresse a Spoleto nel 1973 e 74. Avevo sedici anni. Mi folgorò. Non ho mai più visto, mai più, in tutta la mia vita di melomane frequentatore assiduo di teatri d'opera, uno spettacolo come quello. Semplicemente sublime. Posso dire che, in qualche modo, ha compromesso tutto quello che ho visto dopo: quel modello era troppo irragiungibile, perchè non facesse impallidire, nel confronto, gli spettacoli degli altri.
non c'e scena girata da Visconti che non abbia in se intrinseco il senso dell'estetica: la bellezza, l eleganza la raffinatezza l'arte.iIn realta la grandezza di VISCONTI è stata quella di accompagnare sempre e sottolineo sempre il senso dell estetica anche in realta tristi i decadenti i orribili deludenti ( la caduta degli dei, ossessione morte a venezia il gattopardo ecc,) cosi che il contrasto tra la bellezza scenografica e la drammaticita della storia raccontata riesce a generare una forte emozione nello spettatore come se l estetica stessa sia la trasfigurazione della realta stessa per quanto brutta possa essere nella rappresentazione cinematografica.
Un grande artista,peccato non abbia potuto realizzare il film la montagna incantata,tratto dal romanzo di Thomas Mann,ho letto il libro diverse volte e non mi stanca mai,Visconti ne avrebbe tratto e trasportato sul grande schermo con la sua grande sensibilità e maestria,il senso della caducità della vita e la sempre presenza della morte che aleggia nella grande opera di Mann,immagino come avrebbe ricostruito gli ambienti eleganti del sanatorio,soprattutto la grande sala,dove i pazienti sedevano alle grandi tavole,dove erano serviti sontuosi pasti,dalla grande colazione con il candore del bianco latte ai pranzi e cene con tante portate.Capisco il perché Mann fosse uno degli scrittori preferiti da Visconti,è straordinariamente unico,come lui.
Personalmente, sono dell'idea, che se la famiglia ...Rocco...fossero rimasti al paese questa.violenza che, evidentemente gia' esisteva, ma in maniera "rarefatta" non sarebbe esplosa cosi' drammaticamente....la citta', con una cultura profondamente diversa da quella contadina, ne' stata la causa
bellissimo....docufilm su un grandissimo personaggio e una grandissima, lunga ( e purtroppo finita) stagione della nostra arte. famosa e apprezzata in tutto il mondo.
PAZZESCO CADUTE DI STILE! NON ABBIAMO ATTORI,NEANCHE UNA PAROLA SULLA RECITAZIONE!SCENEGGIATURE OGGI CON ATTORI DA BRIVIDO! ANCHE CON NOMI ALTISONANTI!... SCENEGGIATURE SPAVENTOSE! TURPILOQUIO CONTINUO!
Penso che la Bellezza ,proprio perché effimera , destinata a durare poco , abbia sempre in sé qualcosa di decadente , quasi un presagio di morte... E nelle scene di questo Artista si avverte .
"So che il melodramma va interpretata musicalmente, non come se fosse una cosa separata dalla musica." Esattamente quello che succede oggi negli allestimenti di certi "geni" cosiddetti "moderni".
Bel montaggio ,fatto bene in cui è incluso un pò tutto. Ecco che da questo suo essere " tutto ' anticipatore disturbante ,non poteva essere accettato da tutti.. troppo avanti! Di lui mi piace e mi colpisce la dissonanza ed al contempo l' equilibrio tra quel forte senso estetico * e l' anti- ipocrisia sulle verità più scottanti ma facevano parte del quotidiano. ( Nascoste dall''etica pudore ,moralismo...🤷come se volesse dire al mondo": perchè volete tapparvi gli occhi? Perchè non parlarne apertamente? Non si è certo risparmiato in irruenza e toni forti ma ancora sbalorditivo è il fatto che lo faceva " in egual modo" stesse dosi agli antipodi ,per il bel mondo e aristocrazia..(;Gattopardo) e la crudeltà di Bellissima. Ridevano del pianto di una bimba che voleva essere altrove ,e lui non lo ha nascosto " così accade ,nella " banalità del male" . Dissacrava i luoghi " comuni " ,la verità è v dura da digerire.. . Come non ispirarsi ad un istrionico aristocratico? Ha osato tutto.👏👏👏👏👏👏💗
@@annamarialandi1340 Il fatto è che Visconti osava "osare" contro quelli perbene e anche contro quelli permale. Lui, che era comunista, si attirò le critiche della sinistra di allora
21:22,Audino sui temi scottanti 32:10, Rocco 35:09, sull'Arialda 36:10, Stoppa sull'Arialda 36:50, Gattopardo 38:35. Caterina D'Amico, poi G. Lombardo 49:40, tanto tempo fa di Pinter 51:09, Manon Lescaut Spoleto 1973 52:34, rapporto tra musica e azione 53:19, Giorgio Treves, aiuto regista
Forse involontariamente "Bellissima" è il migliore film di Visconti. Gli altri mi mettono una malinconia tremenda. Addirittura rabbia e dolore pensando a "L'innocente". Nei film di Visconti quasi sempre è presente un capro espiatorio innocente e puro su cui accanirsi.
@@giorgioroyaume8815 Indubbiamente era nato privilegiato per la sua epoca. Poteva permettersi di filmare ogni trasgressione morale. La madre costretta a subire le voglie del figlio snaturato, la bambina violata dallo stesso, tutto in un unico film "La caduta degli dei". Vederlo all'opera è inquietante tra sguardi duri e istruzioni fredde, meccaniche. Ecco cosa mancava in "Senso" e ne "Il grido", l'umanità del dolore dell'abbandono. Preferiva evidenziare l'istinto e la follia. Erano cronache distaccate di tragedie evidentemente troppo umane per questo regista. Le emozioni? La loro assenza lasciano interdetti gli spettatori più sensibili. Ho rivisto "Il grido" dopo anni e ho provato risentimento per un regista sopravvalutato che non c'è più da tempo. Vittorio de Sica come avrebbe diretto al suo posto certi film e quali avrebbe rifiutato categoricamente? Mi sono fatta una certa idea.
Sono profondamente disgustato da Visconti da quando ho visto su youtube come ha scritturato il quindicenne Bjorn Andrésen per il suo film Morte a Venezia. Come costrinse quel ragazzo a denudare la parte superiore del corpo senza alcuna empatia, facendogli scattare foto in costume da bagno. Un video mostra anche come Visconti abbia letteralmente spinto il ragazzo come un cane durante un evento. Non oso più pensare a quello che ha fatto al ragazzo come gay. Durante una conferenza stampa in cui Bjorn è seduto accanto a lui, parla di lui come se non ci fosse. Disgustoso. Davvero. Vorrei poter dare un pugno in faccia a Visconti. La vita di Bjorn Andrésen è stata davvero completamente distrutta da Visconti. Ho un nipote di 14 anni che assomiglia davvero a Bjorn e non dovrei pensare che gli accadano cose del genere.
Yo también vI el reportaje de you tube, es cierto, estos grandes personajes siempre tienen una parte oscura que evitamos ver. Resulta más cómodo mirar para otro lado. Magnifico artista? Si, pero a nivel humano no siempre fue lo deseado.