Il Lorenzo del 68-69 diede alla Lazio un gioco spettacolare: superiore a quello del suo successore Maestrelli. Massa, Mazzola (Ferruccio) Fortunato, Ghio, Cucchi (padre). Con Governato, a regista arretrato. Nelle prime tre gare in casa, la Lazio di Lorenzo segnò tredici reti! Il difetto di Lorenzo era che, quando le cose andavano male, non sapeva raddrizzarle. Cosa in cui invece era specializzato Maestrelli. Basta rivedere quel Lazio-Verona: da 1-2 a 4-2 nel giro di mezz'ora! Maestrelli sapeva mettere gli uomini al posto giusto: Wilson, a Libero; Martini, a Terzino; Frustalupi, a Regista. Portò Re Cecconi, Garlaschelli e Petrelli. Lanciò il giovanissimo D'Amico! Diede fiducia a Felice Pulici, in Porta; a Oddi, Stopper; e a Nanni, Mediano. E di Chinaglia, grezzo centravanti di solo sfondamento, ne fece un Bomber di classe: capace poi di giocare assieme a Pelé e Beckenbauer! Invidiatemi: perché quella Lazio me la sono goduta appieno: dal ritorno in Serie A; al Terzo Posto; allo Scudetto!