Massimo Cacciari | Fine dell'arte | festivalfilosofia 2017 

Impossibili da trattare in un'oretta ! Impossibili da trattare in più di una vita ! Ammiriamo la sua vasta cultura ,l sua "smania" di arrivare ad una sua conclusione , e la fretta legittima di realizzare una vita di pensiero e avere le risposte che spetterebbero all'uomo ,"fatti non foste a viver ......." ma forse ci basterebbe " il naufragare m'e'dolce in questo mar " ma a chi ha delle domande ancora senza risposta non e' concessa facilmente quella "dolcezza". La ammiro molto ,grazie !

condivido il parametro e la misura dell'arte non deve essere il pathos soggettivo

Da 53:27 in poi, con un finale sublime, parole da riascoltare quasi ogni giorno tanta è la loro potenza, tanta è la loro UMANITA" nel senso più elevato del termine. Non sempre facile da seguire, ma ne vale ampiamente la pena !!! Un GRANDE Cacciari, un necessario e sovversivo Cacciari del quale ora comincio forse ad intravvedere le ragioni di tanta e a volte esagerata foga che caratterizza le sue analisi e i suoi commenti sulla vita politica del Paese.

È chiaro comunque che vi è un intuitus artis capace di riconoscerla al di là dei filosofemi o dell'imbrigliamento dell' arte in schemi troppo razionali :se c'è nell'arte il razionale vi è altresì il non razionale ed ancora altro.Bighin Giulio Renzo

Massimo Cacciari è sempre un comunicatore di filosofia eccelso. Molto bello poter assistere a queste elucubrazioni, un piacere che fa dimenticare tutto

l'arte è finita per Hegel quando l'essenza la verità non ha piu' bisogno di apparire sensibilmente e allora si passa al concetto

Cacciari sempre bravissimo, come percorre le grandi tappe e ribalta poi il tema. Pur essendo un filosofo ha il sentore e la necessità di quell’oltre che viene prima e dopo il concetto. Gli artisti autentici hanno sempre testimoniato di quell’oltre, ma semplicemente perché hanno una struttura diversa dagli intellettuali in genere. Se i filosofi percepiscono in primo piani il concetto e in secondo piano la dimensione sensibile, Gli artisti autentici percepiscono invece viceversa in primo piano la dimensione sensibile e in secondo piano il concetto. E’ un modo del tutto diverso di percepire il mondo. La rappresentazione in questo caso è subordinata alla sua compattezza energetica, alla organicità con cui le forze in gioco (ritmi) tengono insieme la polivalenza del linguaggio. I diversi piani del linguaggio sono così in una stretta relazione di coessenzialità dove nessuno è autonomo, ma rivelano uno spessore ontologico inafferrabile, anche se il supporto della rappresentazione è legato a un concetto semplice. I filosofi e gli scienziati cercano invece il senso in quei piani separatamente allontanandosi dal vero senso dell’arte. Il dramma è che nella nostra cultura il pardigma razionale è prevalso, per cui tranne che nell’esecuzione della musica classica, in tutte le arti nessuno sa più come si costituisca quella pienezza ontologica originaria, e le opere vengono prodotte seguendo un criterio storico critico, che ha come aveva previsto Hegel portato prima all’inessenziale, poi alla totale nullificazione dell’arte. Questo è il processo suicida di una intera cultura millenaria.

Cacciari a me sta molto antipatico, vederlo e sentirlo annaspare sul tema dell'arte (come peraltro fanno quasi tutti i filosofi) mi procura un immenso, per quanto puerile, piacere.

una lingua a servizio del concetto? desostanzializzazione del mondo mostrarla questa presenza incoerenza con una terra desolata una lingua che si ritira in modo tragico con dolore in modo sobrio disincantato un suono solo povero che anela e soffre un puro gioco non potenza della immaginazione finita se stesse ed io navigo tra queste immagini con un.quadro mostrarsi dell'importanza di una lingua che denota senza soggetto e oggetto ma solo relazione tendenza tragica e comica poiesi fare del canto della danza musica pittura della parole che sfuggono al concetto e al logos che non è eidon ma legame... in un mondo di labirinti e algoritmi

Poi anche nella musica contemporanea, ad esempio con gli Emerson, Lake & Palmer nell'album Tarkus è stata rappresentata una battaglia per la sopravvivenza. Oppure anche i Pink Floyd in Atom Heart Mother hanno rappresentato l'esplosione della prima bomba atomica, o no? E sono riusciti a farlo in maniera sublime! Non dimentichiamo che il sublime tiene sotto lo stesso giogo lo spaventoso insieme al meraviglioso. Per far capire meglio faccio una metafora: " il giorno avvolto in un mantello d'oro è bello. Ma solo la notte nel suo vestito di gramaglia trapuntata di stelle è sublime.✨🌌🌃🤔☺️

Intanto grazie,e per finire, grazie mille per la superba lezione.

L'arte era espressione del bello e del divino arte di tutti e per tutti , la bellezza è universale, l'arte contemporanea è concettuale e volutamente diventata elitaria, un 'arte brutta e per pochi , veicolo di ideologie, strumento del potere e del mercato, e per questo un 'arte inutile triste brutta banale di cui tutti faremmo volentieri a meno.

Ma ci meglio di me ne cuesto terra a gustato a to caro a carenato fin ce ne osé a tacato il dollari fin nel mio mi dolori grazie il animo ce mai uscito dal mio animo sono stato sempre il colovamet del amore ce il creato e mia dato animo e cervello nono so ce cosa vole dire ce andare a trovare cuele pipe ci e ferma o ci Ia permesso calcola podarsi conoscen mio corpo por no mio presero e animo por i passo Liber Scheler la loro strada

Permettetemi e ne Cesario di ci e vero cuel mano del cuel cuore ce e c'ho dato cuto ijo o visto viver no ne amata e come conoscere a si e si scritto o filosofia por ci vole preder la medal spero ce cuel pittore vive a lunga vita

Ò e molto faceli di avere verità ne tavo perce iidea e complet vjen sfrutato e mangjato complet penrr

Ci vjeno a con donato se no nai ultimo prova a con donato e cuesta e la giustizia ce vjeno per opinjopor per la esistenza di del vero Erato a

Guardi nono relazione con ne suno punto è no ne paura di frontale a ci vole vedere ne face la mia vita a stTo da sola da 42 ani ce sono diviso da il mio familiare e così me to oni umano nel mio posizione di vita di oni umano

No sono mai di si esibisce poesie si cuela Ne forisme e neoforisem dove i damo la via a scriture altro lectures ala ligure si scriture dove la filosofia i da la terza via significato come si po stare contra di si esibisce belle curare solo ironia ance se detto ce la critica

Chiariamoci le idee. Hegel ha ostenuto che è morta l'arte classica,quella espressa dal mito dall' Iliade e l'Odissea dagli Inn omerici da Esiodo dai tragici e via dicendo.Ikouroi micenei rappresentano ,a mio giudizio il vertice di questa interpretazione per naturalezza del contenuto e la riflessione che lo informa .Se osserviamo il David di Michelangelo constatiamo che quella naturalezza non c'è più : è arricchito di una sensibilità nuova ,che non è più né la naturalezza né la purezza del sensibile antico.La riflessione il pensiero mostra di giocare ormai un ruolo importante.Nei secoli successivi il peso e il ruolo della riflessione aumentano via via.Questo non significa che l'arte muore fagocitata dal pensiero.Ce lo dice lo stesso Hegel: l'arte è una categoria immutabile ed eterna dello Spirito Assoluto. Oltre a ciò nutro seri dubbi sulla qualità della filosofia italiana del 2"Novecento.Solo i francesi hanno saputo fare della filosofia e in misura minore i tedeschi .I filosofi francesi vollero liberarsi dell'armamentario del passato di parole come essere esserci ente Essere e così via per per riflettere su cose e fatti della storia e della condizione umana.Il nostro Severino è ripartito da Parmenide .Ha avuto la fortuna che Heidegger è stato colto da qualche momento di dimenticanza di sé e ha buttato giù una decina di righe sul filosofo italiano che si è sentito confermato nel proprio .Infatti mi domando come qualcuno della sua scuola possa scriverre righe di questo genere nel capitolo della Storia della Filosofia dedicato a Hegel:ormai ci si interroga se l'arte possa avere ancora un senso o se non stia avviandosi verso la sua conclusione storica .

E vero cielo aspetti paura ce tropo puzza a dare bensì no por Acque ce pulisce il sporco pesato superfico

I animali vedendo dkstimicato il omo intuisce se cosa fa por no prede come isrumet a girare come i sue esignez

... in uno sguardo. Che poi è il colpo d'occhio di noi pittori.

Si il prodigio sie conoscenti a dare la coperta povera dove si trovai injorante nono ne mano verità por volano trovare la parola perce

Inoria e fare capire se cosa fai o dove vai i parola inioria inserire numerose in pregare realizzare inteligjeza analisare

siccome ho dedicato quasi tutta la mia vita alla stesura di testi poetici ,essendo giunto alla venerabile età d i anni ottantuno ,pur avendo fatto conoscere una parte menoma di questo mio lavoro a pochi amici,volendo assicurarmi della giustezza e correttezza dello stesso , riprenderò queste poche parole dalla Storia della Filosofia di Nicola Abbagnano vol. 3" cap su Hegel ,par relativo all'arte per fare chiarezza ,una volta per tutte sulla giustezza della mia scelta di vita. Scrive dunque Abbagnano : " Il futuro dell' arte (è scritto in Hegel ) è nella religione( Enc. 563 ) ; ciò non vuol dire che l'arte troverà il suo compimento nel religioso. E che è destinata a sparire fal mondo spirituale degli uomini.Cio che è sparito e non può tornare è ,secondo Hegel. ,il suo valore supremo. ,quella considerazione che faceva di essa la più alta e compiuta manifestazione dell' assoluto. Non può più tornare in altri termini la forma classica dell' arte. MA L ' ARTE E E RIMANE UNA CATEGORIA DELLO SPIRITO ASSOLUTO; E TUTTE LE CATEGORIE SONO NECESSARIE E IMMUTABILI PERCHÉ COSTITUISCONO NELLA LORO TOTALITÀ L' AUTOCOSCIENZA VIVENTE DI DIO .

C'è une perce sono pover la diceva sia rubato e shendo

O avuto la scuola dei cani di tute catocorie se come suporton

non morte ma trapassare ... tra passare significa rimanere

E si e verità ce vivo dopo ce morte a altro dimissioni

Come fa giudicare se no sia indagato il perce

Non c'è audio. Peccato.

E se non è Cesario Contini seza a girare il glòbo

Diseducativo.

Se come gjia

So dove e la bella dele cose

Credo di aver fatto un passo in avanti nella mia personale comprensione dell'arte contemporanea ! Lezione superba grazie

nucleo teoretica dell' arte contemporaneo marca un metro di giudizio un paradigmi sono venuti meno una epoca di ametria senza unità di misure delle manifestazioni artistiche contemporanea un giudizio solo di gusto drammatica che balene da lontano la condanne platonica della arte come mimesi non bandisce il poeta ma un certa arte arte che non ha un canone da leva su pathos emozione soggettiva manifesta un arte senza misura ragione estetica non dice qualcosa di determinato e definito se fa leva di pathos emozioni ispirata da mania ..ispirazione non espressione coerente che dice qualcosa di define non false ma non eletti dice la cosa veneti non mostra la cosa come e non il letto non la pipa mostrare la cosa per come è ...critica non generslfenerica sul arte ..non contro i poeti gromoviz polacco la poesia è anarchica imparare i poeti per imparare ad essere anarchici...Platone vuole impedire l'aspetto eversivo dell'arte obbediente al logos logos che dice qualcosa ma non la parola fantasma imitazione di passioni ma di forme cose arte del numero forma perfettamente commisurato il bello e la loro relazione logis come rapporto..il bello in sé sarà il metro il logos ..il suono il calore ..estetitica di tipo mistico il bello l'abisso dell' icono ....il senso estetico di Platone hrgel Kant...Platone ci dice la condanna della sua inessenziakita sembra imitare la cosa ma non sa nulla della cosa esprime se stesso e dire qualcosa di inesistenza arte inessenziale l'arte è essenxialissimo hegel ...non aver capito il sensibile recipoto è essenziale all' essenza l'essenza si rivela si manifesta verbum caro si fa carne esprime la verità idealismo antico non capisce l'arte come apparire sensibile è essenziale all'assenza ...contenuto dell' arte e parte dello Spirito ma abbiamo bisogno di questo momento sensibile di apparire di un momento della verità non necessario come momento del destino è diventato concetto superfluo morte dell'uomo arte non di hegel il momento in cui non.poyeva che è trapassato l'arte è diventata un passato la verità era apparire come verità saper che la fantasia proprio società che la verità essenza e apparenza insieme logica e fenomenologica e storico assieme .. non.ee più necessità può darsi nella firma del concetto ciò di scienza ....nivkeonforte arte nell' epoca della scienza non della filosofia non fine dell'arte ma della filosofia io so il sapere non amo il sapere un traposdo del concetto di filosofia trapassa della filosofia in concetto non morte ma trapasso....dimensioni dell'arte contemporanea in rapporto ad hegel romantico si decistruivano ironicamente in rapporto allo io linguaggio che esprime la mente come natura la capacità poietica dell'arte ....ragione necessità delle firme artistiche nel mondo della scienza ...è necessaria l'arte nel modo in cui esprime la verità con unfilisifia concettuale...fare artistico incontrasto Argan cercare di capire la necessità non godimento soggettivo divertimento è superfluo e necessario ...l" arte non è divertimento ma è determinante malevolo confrontarsi con Hegel...grandi esperienze spaesato dell'arte contemporanea non ingenua inconsapevole essenziali dell' apparire non sappiamo che apparire ed essenza separate ....arte ingenua cancellata ...arte intellettuale sperimentata che lavora nel linguaggio che rivede le radici ma deve vivere nel mondo della scienza non solo dell' intelletto ndire la cosa energia luce immateria la cosa della scienza dell' immateriale desistanziakizzaziond del mondo dove sta la necessità il mondo della scienza la grande astrazione non più forma ms forma astratta grande astrazione come kanduski il nucleo il bvenir meno nella astrazione ...con consapevolezza soggettiva desistanziakizzazione del mondo ...ironia romantica schopemauer musica che non deve rappresentare non mimes un mondo a se ...nice un zollen non realtà critica di ogni idea di rappresentazione lo vedi lo contempli in modo disinteressato disinteresse godimento artistico disinteressa no n razionalitoco con scopo con un funzione ma astrazione dall' interesse astrazione la tua scienza cervello sociale...passata! disinteresse puro è l'arte anarchica comprensibile solo.dopo hehel...astrazione disinteresse nuvole paradigma attrarre prospettiva di fondo il confine ultimo di questa trentenza..categoria del sublime kantiano ...che hegel non capisce coiche eccede il reaporentabike che supero la forma in un solo sguardo una forma che eccede l' immaginazione espresso in una forma ...come agisce mettendo in dubbio oo evidenza non la sua potenza del concetto con consapevolezza della impotenza l'inopia del rapprentabile non tutto.nel concettuale la parola non.ti manca mai ...astrazione desostanziakizzazione del mondo indica solo la via ...può scindersi non ha forza ma mostrare la sua povertà becket terra desolata senza incantamenti un linguaggio che si ritira tragico sottrae ma con un anelito una idea di gioa felicità ma senza finzione la parola risuona sola povera che anela e soffre ...puro gioco potenza della immaginazione ..immagini fine a!se stesse sraducate ed io.ci navigo ...eppure il germe origine è la stessa mostrarsi dell'importanza del linguaggio senza cosa e soggetto ma solo la relazione tendenza tragica o ironica e comica ...capire oltre hegek manifestazioni poiesis fare specifico del canto danza musica dimensioni.essenziali che sfuggono alla presa del concetto benjsmin mercantile non sfregiato consapevolezza divire questo monto non superfluo arte mercantile diritto di piena cittadinanza ma che sia superflua....arte in crisi scava la parola per farne uscire il suo silenzio...come la tua casa dove abiti non un mezzo strumento per definire sradicato non il linguaggio delle madri faust che vuole tutto edperimentsre ne vede la nausea della condividi alle madri all' inizio anche pericolose perché le forme sono disciolti il il regno germinazione della padri delle parole che manca per trovare l' oltre esservi come trascendenza umana non divina....immagine superflua che fluiscono sempre ..riduce l'arte al senso del nostro esserci che si trascende che non è adfomesyicabile nella casa del mercato nostalgia non del vuoto ma nella lingua incarnata e necessaria ...

meno male che esistono la Murgia e Cacciari !!!

condivido.

Il pensero e oni uno a la sua forma la sua logica la sua sensibilità El la sua senifica

Chi parla della fine dell’ arte sono Tieck - Schleiermacher ed Hegel

E ' piuttosto sorprendente che proprio successivamente alla stesura in volume degli appunti delle lezioni di Estendere è stata molto utile etica

E ' piuttosto sorprendente che successivamente agli appunti raccolti in volume delle lezioni di Estetica dai suoi allievi ,visto che Hegel non ha mai voluto farne un volume, appunti raccolti non più di tanto accuratamente, secondo fonti sia attuali che passate, dove la chiarezza non sembra regnare sovrana , e ' piuttosto sorprendente,dicevo che l' arte abbia conosciuto nel mondo occidentale un' esplosione del genere di quelle che raramente si verificano nel corso della storia. Se pensiamo alla poesia decadente francese ( Baudelaire Mallarmé Verlaine Rimbaud Valéry) al crepuscolarismo con Jammes Samain Rodembach Corbiefre ,alla pittura impressionista , un movimento del livello del nostro Rinascimento, ai grandi poeti italiani del 2 " Ottocento alla poesia inglese , alla poderosa esplosione di espressioni artistiche tra i due secoli ( Cubismo Futurismo Ermetismo Surrealismo Modernismo e via dicendo) c' è da rimanere stupiti a proposito della morte dell' arte di parlava Hegel,tanto più che questo gran fervore si verificava in concomitanza con il grande sviluppo che la scienza ebbe in quello stesso periodo dalla luce elettrica al telefono alla fotografia al motore a scoppio ,scoperte queste ed altre ancora che rivoluzionarono radicalmente la vita delll ' uomo.Ci fu opposizione da parte del mondo dell'arte ,ma nessuna espressione estetica conobbe la morte,anzi si manifestò il contrario poiché vennero a vita modalità estetiche nuove

Un ora di parole meravigliose che lascia senza parole

la definizione di morte dell' arte in hEGEL secondo me nasce da chi ha criticato il trapassare in Hegel

comunque per Hegel l'arte ha una verità anche se inferiore alla filosofia

" la poesia e" costitutivamente anarchica"

N on capisco perché mi venga posta davanti agli occhi incontinuazione l'immagine volto di Cacciari .Che. Motivo avrei di avere qualcosa nei suoi confronti . Cacciari è una persona di cui ho sentito parlare fin da quando era giovane,visto che ho abitato per 55 anni a Mestre,mi sono laureato in Lettere a Padova,mi sono impegnato in politica dapprima nel partito comunista poi in quello socialista,ho abborrrito gli extra parlamentari con autentica passione.E' dunque normale che ne abbia sentito parlare,anzi se ne parlava quasi ogni giorno ,essendo lui una persona di un attività politica infaticabile.Ho avuto modo talvolta di vederlo o di trovarmi a poca distanza da lui ,anche se non ho mai scambiato una parola. Mi è successo lo stesso con Gianni de Michelis.L'apparente confidenzialità che sembro avere si deve a questo tipo di situazioni che solo indirettamente creano un certo tipo di vicinanza. Per quel che riguarda l'argomentazione della Fine dell' arte vorrei mi sia permesso di dire poche cose ,in grado di dimostrare perché sia così attaccato a questo tema.Pri mo ho fatto due esami di Estetica e alcuni di Filosofia .Poi ,abbonatomi al Verri ,rivista di Estetica e Letteratura ,ho da subito approcciato l'argomento della Morte dell' arte e della poesia in particolare perché Il Verri ,allora diretto da Luciano Anceschi e da credo Sanguinetti ne parlava quasi in ogni numero come pure trattava frequentemente di Strutturalismo e Semantica.Oltre a questo devo dire pure che ho fatto una tesi su Montale in cui ne affronttavo la poesia proprio a partire dalla questione della fine dell' arte. In quel periodo , consentitemi di dirlo,acquistai l'opera omnia di Platone. Avevo preso anche Holzwege di Heidegger,su suggerimento letturale di un importante studioso di filosofia Piero Chiodi ,che l'aveva tradotto introdotto e commentato . È quindi ovvio che ,per quanto più di tanto in prosieguo non mi sia riuscito di fare sul piano dell'impegno letterario ,quello della morte dell' arte è stato per me come per molti l 'eterno cruccio. A Cacciari , è scontato e ovvio ,va tutta la mia stima (non ho acquistato tutti i suoi libri,ma più di uno). Oltretutto se c'è una persona verso cui possa provare della gratitudine , è proprio lui perché è pressoché il solo ,che,a prescindere dalla questione dell'esaurirsi del fare artistico , parli de fare poesia secondo idee che condivido .D'altra parte gli va riconosciuto di aver detto che Hegel non ha mai scritto che l'arte morirà .Coloro che ne hanno interpretato il pensiero si sono spinti ben al di là dello stesso,giungendo a probabilmente ,me lo auguro ,esagerare nelle loro estensioni filosofiche.

la morte dell'arte.. e li mortacci

A riguardo ha già detto tutto Adorno

56:10 Faust e le madri

Intervento davvero interessante!

è un ' arte solo imitativa

condivido l'intervento come si fa a stabilire cioì che è bello senza un metro di giudizio

immenso

Eccezionale Massimo Cacciari

Un ora di parole straordinarie

Ma anche la musica forse non sceglie? Non indica? Non cerca di rappresentare uno stato d'animo umano come la tristezza (vedi Chopin), la gioia (vedi Beethoven), o anche in senso più astratto le stagioni (vedi Vivaldi). Eh! 🤷‍♂️ E questi artisti da me nominati non sono forse riusciti a rappresentarle in maniera sublime? Secondo me sì! Concludendo: la realtà è solo rappresentabile e questo deve fare l'arte, ossia rappresentarla anche nella più vuota e nulla delle sue immagini, e cioè la morte. 🤔🤨🙆‍♂️🙂☺️

Grandioso Massimo Cacciari

Una tela bianca è arte! Poiché nessun artista ha nella tavolozza un colore che ti riporti all'aria aperta.

Un ora di parole stupende

Straordinario Cacciari

Formidabile Cacciari

condivido il giudizio di Cacciari la fine dell'arte incomincia con l'epoca dell' a- metria .

A me Cacciari sembra futurista.

Già i primi 5 minuti danno sui nervi a chi ha nella vita studiato un pò di arte, contemporanea e non. Inutile continuare: mi dispiace per la superficialità dell'incipit che delinea un ragionamento fallace alla base.

. 24:00 mi pare di capire che definisce Hegel un gigante della speculazione estetica, per poi demolire il suo assunto principale, facendo leva su tutto il contesto dell'arte contemporanea. Una bella lancia spezzata a favore dell'arte, dopo che Platone l'aveva irrisa e osteggiata, e dopo che Hegel ne aveva fatto l'elogio funebre.

Cacciari ci dice che Platone era perfino generoso con gli artisti. Voi ,che amate scrivere poesie,dipingere quadri strimpellare sulle chitarre e le fisarmoniche potete stare tranquilli e contenti,il grande il sommo Platone non vi caccerà.Dice Cacciari; non sarete cacciati ,anzi sarete ospiti illustri nella sua Repubblica.E lo ripete, sette otto volte.Non solo illustri,Signor Professore ,ma anche sacri, perché ci hanno insegnato a scuola che per gli antichi l'ospite era anche sacro. E dunque una condizione privilegiata o non piuttosto quella stessa di quegli immigrati che ,oggi, specie in Italia ,rimangono nell' 'illegalita' per tutta la vita ,senza riuscire ad avere alcun tipo di riconoscimento ." Ospiti illustri " ci dice il Professore, ma ospiti .Non diventerete mai cittadini in quella Repubblica ,non contribuirete al suo progresso al suo sviluppo.Platone,partendo dal fatto che è convinto che qualche libro l'abbiate letto ,anche dei suoi visto che sono tanto agili ed amabili, vi considererà pur sempre dei marginali,non conformi al suo pensiero,inadeguati rispetto al tipo di comunità da Lui pensata .Sarete dei marginali dei diversi degli handicappati nella sua Repubblica .Platone non vuole sognatori (" uno come tanti operatore di sogni" ,chiamava se stesso Quasimodo) tra i piedi e tantomeno nella Sua Repubblica.

E ' sotto gli occhi di tutti che la poesia e l'arte in genere abbiano conosciuto una forte decadenza nella 2" metà del secolo XX. La causa è da ricercarsi non tanto nelle teorie filosofiche ,che più che altro aiutano a fare passare il tempo.Mi domando che cosa realmente possa aver capito il Signor Cacciari de!ll ' Estetica di Hegel ,se ci sono suoi colleghi che sostengono che il filosofo tedesco nei suoi scritti è una specie di Sibilla Cumana che deve essere interpreta riga po' er riga se non parola per parola . Hegel è conosciuto come un filosofo nebuloso che stende scie confuse di parole .Del resto sappiamo tutti con quanta superficialità il pensiero romantico accogliesse le affermazioni scientifiche , cioè senza verifiche o critiche .Si accettava spesso quello che la scienza diceva .Comunque, ritornando alla poesia, c'entrano poco sia Platone che Hegel ; centrano poco sia l' alethaia ,poco amata dai poeti che preferiscono rifugiarsi nei phantasmatha,come c'entra altrettanto poco il sensibile che scoppia perché è pieno e non ha più spazio per niente e per nessuno ,visto che ormai a dominare è la ragione .La poesia si è sempre adeguata ai tempi.Se pensiamo all' Arcadia possiamo renderci conto della misura in cui la poesia si identifica nell' epoca in cui si trova ad operare.Il severo Parini assunse il nome di Ripano Eupolino . Oggi la non poesia è dovuta a scelte erronee, cattiva volontà malafede disprezzo e non rispetto dei grandi valori . Esistono centri di potere in grado di fare un gran male, non capisco francamente perché.Valerio Magrelli ha raccontato a Poesiafestival di essere stato a lungo in Germania a seguire corsi di avanguardia poetica, di cui a oggi avrebbe dimenticato tutto. Comunque le sue poesie ebbero un grande spolvero.Fu ,ad esempio,invitato ad una intervista della radio francese ,che in modo del tutto casuale mi capitò di seguire, nel corso della quale veniva presentato come il più grande poeta del 2" Novecento italiano. Infatti nella sua poesia ci racconta di quanti porri verruche calli duroni macchie di vario colore ha nel suo corpo. A sua volta al festival della poesia di Ravenna Sanguineti raccontava di aver giocato al rimpallo del Sonetto italiano con intellettuali del suo calibro : praticamente scrivevano pezzi di sonetto e li scambiavano. Se sono queste le mani in cui si ritrova la a poesia italiana, allora siamo certamente in ottime mani.

infatti l'arte come mimesis è solo un' idea platonica

Eccellente lezione. Ma come e' che Vivaldi che e' venuto prima di Hegel e' sempre il numero 1? L'unico paragonabile e' Bach...ma non ha la radicalita' di Vivaldi...che sfida la modernita'...mentre Bach e' gia' troppo moderno. Cosa dire dell'anacronismo di Nietzsche e della resistenza allo Zeitgeist invece che dell'incarnazione Hegeliana?