Chiaro, esplicito, preparato . COMUNICATIVO - SU TEMI DI ESTREMA IMPORTANZA X L'UOMO E LA SUA NATURA - CITANDO GRANDI UOMINI- E LE LORO OPERE -IMMORTALI - COME TANTE ALTRE RAPPRESENTAZIONI - BRAVO -
Ne ho ascoltate diverse di conferenze di Recalcati sul tema, tutto molto chiaro e interessante ma mai che ci dica perché si crea un dualismo fra vita e morte. Forse perché la condizione umana non si risolve mai!? C'è una certa indeterminatezza/ libertà al fondo dell' esperienza umana, che forse lascia spazio alle forze con cui veniamo in contatto nella vita!? Sarebbe interessante sapere cosa ne pensa il professore
Uno dei motivi per cui vorrei essere ricco, non certo per comprarmi la ferrari o vivere nel lusso, è quello che potrei permettermi di andare in analisi dal Professor Recalcati. Sarebbe il mio sogno potermi permettere un'analisi interminabile con il professore, dopo quello con Sigmund quello con il professore sarebbe un transfert da sballo!
Il termine "Nirvana" nel credo buddhista non ha a che vedere con questi concetti. Da Schopenauer e poi Freud è stato prima frainteso, e poi strumentalmente piegato al fine di giustificare una teorizzazione. L'intento non fu ignobile, ma fallace.
Schopenauer non ha come intento il parlare di “Nirvana” in senso buddista , lui parla di Nirvana per parlare di un concetto di “Assenza di volontà”, prende in prestito il termine ma non gli interessa il suo significato effettivo.(Un po’ come l’essere nel mondo di haidegger )Schopenauer tratta allo stesso modo il noumeno kantiano, l’essere parmenideo (da cui prende le caratteristiche della volontà) e tante altre cose.Freud invece parla di Nirvana riferendosi al concetto di Schopenauer, quindi non vuole “infangare” il buddismo, ma riferirsi direttamente a quel determinato concetto inteso dal suddetto filosofo.Tutto ciò non è insolito per Freud il quale riprende concetti quali l’eterno ritorno(coazione a ripetere) o la religione come speranza ultraterrena da cui diffidare , tratta dalla morale dei servi(totem e tabù )
Si rimane sempre affascinati da questo incantatore di anime semplici che rimangono in adorazione della sua psicobanalisi. Verrebbe anche da chiedersi cosa abbia fatto di male il microfono per essere continuamente smaneggiato dal professorone, pare evidente un rapporto non risolto con il pene e la masturbazione