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Se un tempo le metastasi di un tumore erano considerate difficilmente trattabili - sia da un punto di vista terapeutico che chirurgico - oggi che le opzioni di cura sono migliorate grazie alla tecnologia e allo studio molecolare del tumore è possibile considerare le metastasi come una tappa del percorso oncologico, che prevede diversi approcci a seconda della localizzazione e dell'istotipo tumorale. Abbiamo parlato dell'approccio alle metastasi con il Prof. Giulio Maccauro, Direttore dell'Unità di Ortopedia e Traumatologia del Policlinico Agostino Gemelli di Roma che ci ha spiegato come le sedi più frequenti di metastatizzazione siano fegato, polmoni e apparato scheletrico e che le neoplasie che portano a metastasi ossee sono legate al tumore della mammella, polmone, prostata, rene, tiroide e vescica, oltre ai tumori ematologici come leucemie e linfomi. Lo studio dell'istotipo tumorale indirizza verso il trattamento più idoneo dal momento che esistono alcune tipologie di cancro che rispondono molto bene alla chemioterapia, altre alla radioterapia mentre altre ancora possono beneficiare di un trattamento chirurgico che verrà diversificato in base al numero di lesioni, alla localizzazione e alle condizioni generali del paziente. Nelle lesioni secondarie della testa del femore ad esempio si tende ad intervenire per evitare una frattura patologica, nelle metastasi a carico della colonna si tende a stabilizzare la vertebra con l'utilizzo di cemento, nelle lesioni dell'omero si valuta l'importanza di far recuperare funzionalità e indipendenza al paziente.
6 июн 2016
