Questo signore mi ha fatto innamorare del calcio e della Juventus. Le emozioni che mi ha dato lui me le porto sempre dentro. Un talento ed una classe sopraffina.
Michel e stato grandioso un campione straordinario quando toccava la palla si illuminava la squadra. Tre volte pallone d,oro fantastico. Dove lo troviamo uno così. Purtroppo ne nasce uno ogni 30anni beata la squadra che c'è la. Stupendo ricordo grazie per l,intervista.
Io sono diventato tifoso della Juventus da quando venne acquistato le "Roi'! Da bambino sono stato stregato sia dalla sua classe innata sia dal suo modo di interpretare il calcio, bonario, spensierato e burlone! Grande classe e grande personalità! Un vero campione....
Quanto mi manca con lui cinque anni bellissimi andavo allo stadio solo per lui grande sotto tutti i punti di vista questi giocatori ormai non esistono più grazie di tutto Michel le roi❤
Oltre ad essere fenomenale tecnicamente ed era lampante, era tatticamente un colosso, a livello di Beckenbauer, per capirci...sapeva sempre, ogni volta che scendeva in campo, posizionarsi dove avrebbe fatto danni agli avversari, nella stessa partita giocava da regista basso davanti la difesa sventagliando lanci smarcanti da 50 metri e poi da centravanti facendo goal....tra i più grandi di sempre senza il minimo dubbio.
Quello che non capisco, è la memoria breve che tanti hanno, i giovani lo posso capire, ma gli "anziani" no, non è accettabile. Zidane è stato molto forte, fortissimo, ma niente a che vedere con Platini. Quando giocava Platini, il suo avversario di riferimento era Diego Maradona e i paragoni erano con lui, che era ancora più forte e inarrivabile, ma non poi così distante, se non altro perché Platini era un 10 che segnava tantissimo. Il calcio moderno poi ha creato i suoi eroi, ma al di là del fatto che i ritmi in passato erano diversi, la classe e il mito dei predecessori era senza dubbio superiore. Chi lha vissuto, anche se riconosce il valore a tutti, sa cosa voglio dire.
Esatto, ma attenzione a mio parere non si può dire che Maradona era più forte di Platini. A quei livelli assoluti di talento non si possono fare classifiche. Erano entrambi due geni del calcio in grado di illuminare il gioco e fare in ogni momento la differenza con le loro giocate, rispettati dai loro compagni che li riconoscevano in modo unanime in campo come leader carismatici indiscussi e fuoriclasse assoluti.
@@cristiansomaini4848 si può dire se si definiscono i criteri per i quali si fa una classifica di merito del singolo. Sicuramente più che una classifica direi che è più efficace avere delle fasce di valore all'interno delle quali inserire i giocatori (valutati con i parametri di merito definiti all'inizio). E infine a rigore di logica il fattore tempo, perché confrontare Pelé o Di Stefano con Messi rappresenta un problema di metodo..
@@albertocaruso5200io invece credo che a quei livelli di talento assoluti non si possano fare classifiche, ma è solo un discorso di tempi, di preferenze individuali e di gusti. Mi spiego meglio, è evidente che cinquant'anni fa il calcio era diverso, come è vero che molte arti, per esempio la pittura decenni fa aveva diversi concetti o parametri di valutazione. Ma un Picasso è sempre un Picasso e un Caravaggio è sempre un Caravaggio. Diversi a livello artistico, forse addirittura incomparabili, ma entrambi capaci di capolavori assoluti e ineguagliabili. Maradona aveva un gioco più veloce, Platini giocava un po' più da "fermo", ma la visione, l' intelligenza e l' eccellenza delle giocate era la medesima
@@cristiansomaini4848 infatti, quello che correttamente indichi è uno degli 8 parametri di merito che avevo individuato per classificare il valore assoluto dei singoli.
Per puro caso ho appena finito di vedere la finale di coppa intercontinentale vinta dalla Juve con l' Argentinos Junior. Platini in quella partita fa almeno due numeri che ti fanno capire immediatamente che ti trovi di fronte al livello massimo di intelligenza e talento calcistico mai espresso. Il giocatore più forte al mondo, sicuramente non l' unico, ma intendo nell' Olimpo degli dei assoluti del calcio parimerito con altri due o tre al massimo. Un' altra cosa fondamentale è la sensazione che abbia sempre la sua squadra in mano e il rispetto assoluto in campo da parte dei compagni che ottiene naturalmente senza forzature o imposizioni, prerogativa del vero carisma riconosciuto soltanto ai fuoriclasse.
Michel,grande Michel. In camera avevo un suo poster su cui avevo scritto: Michel nostro Dio. Ho visto la sua prima partita a Genova contro la Samp. Perdemmo 1 a 0 gol di Ferroni. Delusione immensa,capii però che avevamo preso un grande calciatore.
Pensa che due anni prima che venisse alla Juventus doveva andare da voi, poi qualcuno ebbe paura perché si infortunava facilmente... e avevano anche ragione! Poi però smise di infortunarsi e non ebbe più incidenti seri. Tardelli giocò da voi, ma era a fine carriera. Anche Boninsegna qualche anno prima doveva essere a fine carriera, venne alla Juventus e per un altro paio di anni fu un'iradiddio... Bei ricordi per mitigare un presente in cui ci staccherete di un 25 punti...
Per i giovani vorrei fare un esempio.. mettete una squadra con Totti , del Piero, Vieri, Baggio, Maldini, Inzaghi, ..e in quella squadra arriva uno straniero e brilla più di loro .. ecco quello era Platini in mezzo ai fenomeni del 82. Bisogna solo togliersi il cappello davanti a Michel.
