Milano ancora alle prese col maltempo. La pioggia che cade incessante per ore, le strade che diventano fiumi e i tombini che si trasformano in fontane. Sotto al cielo di Milano, tra le 6 del mattino e le 14, sono scesi 120 millimetri d’acqua, con oltre 150 interventi della Protezione civile, di MM, di AMSA e dei vigili del fuoco per allagamenti stradali, mentre il quartiere di Ponte Lambro finiva sott’acqua, con cantine e box trasformati in piscine naturali.
E come spesso accade in questi casi, passata il maltempo, la pioggia lascia spazio alla polemica. Basta il primo temporale d’autunno, è il ritornello comune nel centrodestra, e la città diventa invivibile.
“Quanto ancora dovremo tollerare l’inefficacia di questa Giunta?” si chiede il segretario cittadino della Lega, Samuele Piscina, mentre Fratelli d’Italia invoca una Commissione immediata sulla manutenzione dei tombini e sui semafori, che sotto il diluvio sono andati in blackout in molte zone della città. Critiche simili arrivano anche dai Verdi: “Ormai - sottolinea Carlo Monguzzi - Milano è una città in autogestione dove la manutenzione è fortemente insufficiente”.
La replica arriva per bocca dell’assessore Marco Granelli, che parla di una giornata difficile: la vasca di laminazione del Seveso è entrata in funzione alle 11.30, ma in tre ore era già piena e le acque del fiume hanno imperversato per tre ore in zona Niguarda. Granelli ha quindi rinnovato l’appello a Regione perché faccia più in fretta a realizzare le altre vasche lungo il corso del fiume.
Sui tempi della loro realizzazione è invece intervenuto il sindaco Beppe Sala, che ha spiegato come, per scongiurare le esondazioni del Seveso a Milano ci vorranno "un anno e mezzo o due, non di più, perché di vasche di laminazione è sufficiente averne un'altra o due in più e il problema è risolto. Per il Lambro, invece, ci vorranno alcuni anni, realisticamente - ha concluso Sala - direi circa cinque anni".
Ma anche sulle vasche c’è chi critica le istituzioni. In una nota, Legambiente le definisce delle pezze infrastrutturali, quando invece è necessario ridare al Seveso il suo percorso naturale, non costretto all’interno di argini in cemento e tombinature.
15 сен 2024
