Milena, vivo in una roulotte in mezzo al bosco - Le camperiste 

Complimenti alla voglia di cambiare alla signorina Milena e grazie a questo video è al lavoro che fate si può sempre cambiare 😁👋👏👍

Hai fatto un capolavoro, grazie!

Grande Milena...in bocca al lupo sei forte

Bella rubrica 👍 un caro saluto ad entrambe✌️

Anch'io sono pronto per fare una scelta simile ,Anch'io sono in provincia di pisa.Sono in cerca di una roulotte usata ma in buone condizioni e che sia almeno 6 metri. Milena in bocca al lupo 🐺 ti auguro che in questa tua scelta di vita possa trovare la giusta dimensione. Ciao un abbraccio. Si accettano consigli

Bellissima anche questa storia. Quando ero piccola con i miei genitori, si andava in montagna prima con il carrello tenda e successivamente con una roulotte. Quegli anni sono tra i ricordi più belli. Purtroppo dopo la morte di papà mia mamma ha dovuto vendere la roulotte ma il mio sogno di comprare un van è sempre lì (anche per lei che avrebbe tanto voluto e non ha potuto). Per ora quando viaggio ho con me la mia tenda (primo viaggio in Sardegna potevo non chiamarla ONDA? 🌊 😅) e ne sono felicissima. Ho realizzato un piccolo sogno. Spero di realizzare anche quello un po' più grande. Viaggiare con un van ❤

Ai fatto la scelta giusta 👍 al mondo d'oggi con tutt'e le tasse che si devono pagare 👍👍e poi la vita completamente rilassante lontano da mille sguardi e ombre 👍👍👍ti meriti un super like ♥️🥰

Complimenti...

È vero tutti mi danno del pazzo xche vorrei prendere un furgone camperizzato vintage a a 60anni e poter farmi i miei giri.... Ma nn li calcolo il problema è trovare un furgone camperizzato che ci sia poco da fargli come lavori... Cmq un saluto a voi tutte ciao

Interessante

Bellastoria. Evviva la scrittura !

Anche io vivo da anni in camper

Come riscaldi la roulotte

Essendo geometra può proiettarsi un van

Ho apprezzato la storia ma ci sono delle cose che non tornano. Non puoi piazzare una roulotte ai margini del bosco e lasciarla fissa lì per settimane o mesi, a meno che il terreno non sia tuo, altrimenti lo farebbero tutti e i boschi diventerebbero dei campi rom. Secondo, una roulette o un van non può essere autonoma nemmeno col miglior impianto solare e batterie, soprattutto in inverno, quindi ogni max 5 giorni devi attaccarla alla macchina andare a svuotare le acque e ricaricare le batterie. E sono soldi. Poi devi mangiare, devi avere la macchina per spostare la roulette ecc. Cosa voglio dire? Che la strada per uscire dalla ruota del criceto non é il van, ma il reddito. Cioé il denaro. Perché anche se parcheggi un camper in un bosco e vivi al minimo, comunque ti ci vogliono minimo 700 euro al mese per la pura sopravvivenza, cibo, assicurazione van (od auto) gasolio o benzina per muoverti, costi riscaldamento, varie ed eventuali. Questi 700 euro da qualche parte devono uscire, quindi o hai molti soldi da parte in anticipo o ti tocca lavorare, e ritorni nella gabbia del criceto. Infatti la ragazza intervistata parlava di vivere di scrittura, proprio per uscire dalla gabbia. Ma puoi vivere di scrittura anche vivendo in un appartamento e se vivi al minimo senza fare la movida, come un monaco francescano, i costi di un appartamento non sono poi così dissimili a quelli di una roulotte. A mangiare devi mangiare e la corrente e l'acqua ti serve in van come in casa, il gasolio per muoverti lo devi comunque pagare, dal meccanico ci devi andare ecc. Quindi: volete uscire dall'appartamento e vivere in camper nei boschi? Benissimo. Ma dovete avere un reddito, altrimenti morite di fame e di stenti comunque. E se non riuscite a fare un lavoro "alternativo" tipo scrittura, blog, youtuber e robe simili, che riescono ad una persona su mille, siete comunqud nella gabbia del criceto perché la mattina dovete alzarvi ed andare a lavorare, pur vivendo in roulotte. É il denaro che ti dá la libertà, non il van. Ed infatti, su mille che si comprano il van affascinati dalla van life e dal dormire col van sulla spiaggia, uno riesce a mantenersi facendo lavori on line od andando a raccogliere l'uva o facendo il cameriere stagionale (ma a quel punto qual é il vantaggio di questa scelta di vita, se sei comunque sotto padrone?) Ma gli altri novecentonovantanove falliscono perché non riescono a fare nulla online, finiscono i soldi, sono costretti a tornare a casa e a cercare un lavoro normale, altrimenti il passo successivo é fare il barbone. Questa é la verità che viene taciuta. Ammiro lo spirito della ragazza ma sorrido quando pensa di poter decidere come vivere la sua vita. Non può. "Ho quarantaquattro anni ho avuto problemi di salute e quindi d'ora in poi decido io" Decidi tu finchè hai i soldi in tasca. Poi non decidi più niente. Perché se il mestiere di scrittrice e gli altri mestieri on line dovessero andar male hai due alternative. O vai a lavorare, o finisci a far l'elemosina sotto i portici. Questa é la sch.ifosa realtà di tutti noi. A meno che non hai 200.000 euro lasciati dal babbo in eredità, ovvio