Spero davvero che queste perizie siano realmente complete, dato che sono l unico modo per capire perché un componente primario di un sistema così complesso come questa semplice funicolare ma con aspetti ingegneristici di primo ordine (anche x ciò che concerne la sicurezza) potrebbe nascondere delle falle non volute, non viste, dolose o addirittura non previste. Dunque è sempre doveroso capire come, dove ed il motivo del cedimento della fune traente attraverso rigorosi controlli, che auspico si facciano a livello di attacco carrello-fune e dove ha ceduto, il prima possibile verificando se sia correlabile o meno con le continue anomalie al sistema frenante. Chissà se emergerà uno stato di usura non consono all utilizzo ordinario (e scarso causa Covud) e soprattutto non confrontabile con gli esiti dei precedenti controlli ufficiali necessari x l ok al suo utilizzo.
solo che non c'è MAI stata alcuna anomalia, le immagini della fune traente nel punto di rottura dimostrano che era come nuova, e la fune NON si è rotta in corrispondenza dell'innesto nella testa fusa. Pensa quanto è accurata quella perizia delirante
In un impianto in cui il freno di emergenza funziona a dovere ed è regolarmente inserito quante volte capita che si rompa il cavo traente? È possibile saperlo, anche se immagino grazie al regolare funzionamento dell'impianto frenante non si hanno conseguenze catastrofiche come on questo caso?
Alla fine della fiera, sapete di chi è la colpa? Di chi è salito lì sopra. In Italia i responsabili di reati si sa che non pagano mai. C'è poco da indagare, se rendi inutilizzabile un dispositivo di sicurezza in caso di rottura, sei un criminale, non c'è bisogno di essere CSI Miami per capire l'ovvio! Se c'era questo dispositivo, ci sarà stato un motivo, o era per bellezza? Mi dispiace solo per i familiari delle vittime che oltre ad aver perso i propri cari nn vedranno neanche un briciolo di giustizia!
Ai familiari, nessuno escluso, interessa solo il risarcimento. Per questo motivo si sono TUTTI schierati con la difesa di Tadini, perché se fosse riconosciuto il dolo l'assicurazione non pagherebbe