Io non mi permetto di giudicare, loro erano dove volevano essere e se avessero portato la scalata a termine avrebbero fatto un’impresa al limite dell’impossibile mai riuscita a nessuno. Alla fine sono caduti facendo la cosa che amavano di più credo sia un privilegio di pochi. Onore a Daniele e Tom.
Nonostante ciò che è stato detto, io provo grande stima e rispetto per te, da non esperto mi hai regalato un po' della tua curiosità nel capire il vostro mondo. Riposa in pace
Io ho iniziato ad accarezzare la montagna da poco. Non diventerò mai un atleta come te, mai arriverò a metri così alti, ma ogni piccola escursione o scalata, avrà sempre un pensiero per te, che mi hai ispirata. Avevano detto che non potevo fare sforzi fisici enormi. Sti cazzi, Daniè, voglio morirci di infarto... ma sulla montagna io CI SALGO.
idem! qst estate le vertigini mi hanno bloccata sul gran sasso...dopo la vicenda di Daniele mi sono ripromessa che sul corno Grande ci devo salire...e il mio primo pensiero sarà per lui..grande Daniele
La mia guida mi diede un grande consiglio tanti e tanti anni fa. Mi disse: se vuoi scegli vie difficili ora che ormai sai scalare, ma non fare mai vie pericolose. L'amore per la montagna é qualche cosa di unico, non criticate, non potete sapere. Il dolore piú grande, piú lacerante della mia vita é guardarle sapendo di non poterle mai piú scalare.
Forse come alcuni hanno scritto se le cercata, ma guardando questo video, si sente proprio come Daniele e altri come lui abbiano un amore, una passione smisurata, per la montagna, dove predomina il silenzio, gli spazzi immensi, le cime delle montagne che toccano il cielo, un silenzio surreale e un contatto con la natura, con Dio senza eguali.
la vostra scelta è stata come quella di achille,una vita corta ma intensa,chi giudica non si rende miminamente conto di cosa infervora l animo di un alpinista,.del mondo interiore dell emozioni che ti fanno sentire veramente vivo,..avete seguito il vostro sogno,avrei tanto voluto tanto vedervi in cima al nanga. ci avete provato in un impresa leggendaria,questo è l importante. ti ricorderò come avresti voluto essere ricordato..daniele.-- R.I.P
Vedo questo video non avendone visti altri del genere prima, e lo faccio per via della tragedia di questi giorni purtroppo. un video che fa nascere in me gran rispetto per tutti gli scalatori ed alpinisti: il tempo, la dedizione, la concentrazione, la fatica alla base di queste imprese sono incredibili, spero questi alpinisti siano fieri di se stessi anche quando le vette non vengano conquistate
Qualcuno è già passato dallo sperone Mummery, si chiama Reinhold Messner, in discesa, perdendo il fratello... Gli eroi pagano un prezzo molto alto e Nardi ne ha pagato uno altissimo, pari solo a quello che, suo malgrado, sta pagando la sua famiglia. Ne valeva la pena? Solo la sua famiglia può decidere, perdonare o condannare. Tralasciando questo spiccio, anacronistico romanticismo, nel 2018 l’eroismo assume altre forme: delle volte gli eroi sono dentro laboratori di ricerca, altre volte sono “semplici” genitori, altre volte sono persone che soffrono. Lo sperone Mummery è un suicidio a detta di tutti (Moro e Messner in primis), e non a caso l’unico che lo ha seguito è un giovane alpinista di (minore) esperienza. I retroscena delle precedenti scalate che legano (o meglio separano) Nardi dagli altri alpinisti potrebbero far dubitare della lucida serenità con cui chi fa questo mestiere dovrebbe fare le proprie scelte, soprattutto se hai un bimbo a casa, soprattutto se qualcuno l’impresa l’ha già fatta uscendo vivo per miracolo dallo sperone Mummery. Riposate in pace Gunther, Daniele, Tom.
Non so se Moro abbia davvero parlato di suicidio ma, se l'ha fatto, ha ritrattato e spiegato che non avrebbe mai usato quel termine perché prevede la volontà di morire, e di certo Nardi non voleva morire, e perché Nardi era già salito da quella parte in precedenza, gestendo il rischio e tornando a casa sano e salvo. Messner ha tutti i titoli per dire qualunque cosa, però forse ha un po' esagerato con le parole, forse anche dimenticandosi di quando era lui ad essere attaccato in modo ingiusto per quel che faceva. Detto questo, temo anche io che quella spedizione andata male, con Txikon che lo estromise dal team e Moro che salì in cima abbia alimentato Nardi, forse spingendolo oltre quei limiti di prudenza che l'avevano preservato fino a quel giorno. Però sono speculazioni perché, non sapendo come sono andate le cose, non possiamo sapere se ci fu una sottovalutazione irrazionale del rischio.
Questo alpinista (Ottimo ma non un fuoriclasse) amava le montagne ma, in primis, amava il proprio narcisismo. Inoltre, dietro questo tentativo al Nanga ci sono motivazioni che nulla hanno a che fare con l'alpinismo. Proprio nulla.
DANIELE TI PENSO SEMPRE..... SEI UN GRANDE ! OGNI VOLTA CHE VEDO I TUOI VIDEO VEDO GLI OCCHI DI UN BAMBINO DAVANTI A UNA SFIDA. OGNI VOLTA CHE HO DEI MOMENTI DIFFICILI DURANTE UNA CORSA RIPENSO ALLE TUE PAROLE: OLTRE L'IGNOTO. NON MI FERMO DAVANTI A NULLA !
trovo da profana assoluta, molto interessante vedere i preparativi e le scalate vere e proprie. Certo compierle è tutt'altra cosa, ma per questo bisogna avere le palle! Che secondo me tipi come Daniele avevano di certo. E' stato sfortunato. Riposa In Pace
Secondo me “l’errore” è stato ossessionarsi allo sperone Mummery, ma solo perche visto da Daniele come unico “mezzo” per guadagnarsi il rispetto globale dagli alpinisti e per essere ricordato per sempre come “primo uomo ad aver scalato il Mummery in salita”, ma nella storia ci si entra senza volerlo, perché si è predestinati, non per ossessione e fame di gloria eterna!!! Questo è il mio pensiero, magari mi sbaglio, però la vedo così! Detto ciò massimo rispetto per Tom e Daniele che hanno perso la vita facendo ciò che amavano e trovandosi in montagna, luogo che renderà eterne e in pace le loro anime, sono morti facendo la cosa che più amavano al mondo! Pace alle vostre anime ❤
Lontanissima dal tuo mondo, ho iniziato a seguirti e conoscerti un po' dal giorno che hai smesso di comunicare.... Ho passato ore a leggere di te, sperando sino alla fine che potessi riabbracciare i tuoi cari.... Oggi ho pianto... Tu sei dove volevi essere? Aiuta se puoi la tua famiglia... Non ti dimenticherò 😪
@@LaZanzaraReturn Non ho Dei... La vicenda di Daniele potrebbe sollevare interrogativi profondi, questioni morali, etiche, religiose... Ma a me che annaspo nel buio, la sorpresa è arrivata dalla incredibile passione che traspare dai suoi occhi e dalle sue parole....pur sapendo come è finita. Daniele, alla fine, mi ha portato a interrogarmi sul senso della MIA vita, senza idolatrie nei suoi confronti, con una profonda partecipazione al dolore della sua famiglia.
Prova con l'LSD. Visioni oniriche già ne hai. Oppure fatti monaca di clausura. HEY...hai scritto bene: LA TUA VITA. Questo si è suicidato. Pensa a rimanere viva e goditi i piaceri della vita.
@@LaZanzaraReturn Grazie per il consiglio... Vedo che te ne intendi... Daniele aveva già rinunciato altre volte e, se avesse potuto, credo lo avrebbe fatto anche questa volta... Comunque, non ho le tue certezze e la tua supponente superiorità. Buona vita a te
Ho perso una persona molto cara così, disperso durante un trekking in Nepal, 1 settimana senza sapere se si fosse salvato o meno, se stesse soffrendo, nascosto da qualche parte... Questa notizia nn fa che riaccendere il dolore mai sopito. Sono vicino a tutti i vs cari ed amici.
Come quasi un secolo fa Toni Kurz ora anche Daniele Nardi ha dovuto lasciare la propria vita nell'inseguire un sogno impossibile, addentrarsi in un percorso in cui la sorte fa la differenza e divora a tuo sfavore le possibilità di non riuscire nell'impresa per quanto tu sia bravo e preparato sotto ogni aspetto. Molti giudicano questo modo di porsi nei confronti della montagna estrema ovvero il prendersi tutti i rischi possibili quando si possono scegliere alternative con una zona di comfort più ampia. Purtroppo in tutte le grandi imprese c'è un Alex Honnold che c'è la fa e incanta il mondo e mille Daniele Nardi e Tom Ballard a cui viene chiesto il tributo più alto da pagare sull'altare della leggenda. Molti grandi alpinisti ritengono lo sperone Mummery un vero e proprio suicidio e io sono l'ultimo che potrei dare un giudizio a riguardo quello che so è che la storia racconta di un continuo portare i limiti dell'impossibile sempre in avanti che i sognatori veri vanno sempre ammirati e rispettati e che ora una nuova via verso l'ignoto è stata tracciata ..
NON FÙ L'UNICO A MORIRE QUEL GIORNO ... ABBIATE CUORE, RIPOSINO IN PACE E CHE LE LORO ANIME SIANO LIBERE E NON IMPRIGIONATE NELLA MORTE SULLE MOMTAGNE. 🤍🖤🙏
fred freddoloso ma fammi il piacere! Ma morto da uomo cosa?! È morto da egocentrico e da coglione lasciando una famiglia a casa con un figlio senza padre... E basta con sta retorica dell'uomo. Alpinisti di gran lunga più esperti e capaci hanno fatto il possibile per dissuaderlo. Ha insistito dimostrando gravi irresponsabilità ed è successa l'unica cosa che poteva succedere. Dove cazzo è l'eroe.
@@SkeyeDreamer eroe è colui che salva persone, lui non lo era di certo. Tant'è che non l'ho nominato tale. Solo chi ama la montagna può capire cosa spinge. Poteva passare, ad esempio, il suo tempo a insultare gli altri sui social, passando la vita a morire, invece ha scelto di prendere la vita di petto. Sono scelte. Tutto qui. Né giuste né sbagliate.
@@zingarodimacondo Un eroe non lo è e non lo sarà mai. Capisco la critica rabbiosa di Skeye e di tutti gli utenti che in modo più o meno logico e composto si scagliano contro Nardi e Ballard. Personalmente condanno il modo che hanno di esprimere il loro sentimento. Ma capisco il sentimento che li muove. Lo criticano, penso, perchè, in fondo, sperano che le sue gesta NON creino emulazione. Perchè Daniele e Tom NON vanno emulati. Non sono e non devono essere esempi da seguire ed emulare. Esistono al mondo decine di scalatori valorosi, uomini virtuosi e nobili d'animo che compiono ed hanno compiuto gesta incredibili, all'apparenza anche folli. Ma sono vivi....e questo fa tutta la differenza del mondo. - La valutazione del rischio, la capacità di "leggere la montagna" è dote imprescindibile di ogni scalatore - diceva Messner. Al contrario, l'ossessione per un'impresa acceca e si trasforma in malattia degenerativa. Ti uccide dentro un po' alla volta. Non ti fa vedere altro. ti fa dimenticare tutto e soprattutto.....tutti. Nardi era OSSESSIONATO dal Nanga, non era solo uno scalatore esperto. Dopo 4 tentativi precedenti falliti, il suo ego urlava dal desiderio di poter dimostrare a chi gli ha voltato le spalle in precedenza "fottetevi! io ce l'ho fatta!" Ed è morto per la sua ossessione. Come tanti, morti sul Nanga. A partire da Mummery...
Io sono certo tu sia ancora li con Tom, nascosti da qualche parte in attesa del momento giusto per arrivare in vetta.... questa è l'unica cosa che possiamo fare noi da qui... non perdere fino all'ultimo fiducia nella vita !
...e sto "sogno" è stata la tua tomba, peccato, anche per chi hai lasciato. A volte bisogna avere la forza di lasciare i nostri "sogni" perché forse sarebbe più importante esserci per gli altri.
Ciao Daniele innanzitutto complimenti. Volevo chiederti: degli ottomila, quindi delle 14 montagne della terra che superano gli ottomila quali hai scalato? L' Everest lo hai mai scalato? Grazie Daniele saluti Simon..
Rimaniamo in silenzio senza commentare di fronte alla morte di questo ambizioso giovane nessuno può sapere quello che la sua mente gli dettasse Daniele r.i.p 🌸🌼🌹🌹🌹🧗♀️🧗♀️
concordo in pieno.. guardati qualche video di Scardovelli dove spiega la differenza tra uscire della grotta oppure no.. cè che lo fa e chi no.. un saluto e complimenti
Persona squisita dolore immenso. Pero' dovete accettare quello che dico e vi chiedo scusa. Con una moglie ed un figlio piccolo.certe cose non si possono fare . Rip Angelo.
trovo questi suoi tentativi toccanti e stupendi è una persona che è andata oltre ... e purtroppo non è tornata... comunque bravo ci ha provato , c'ha creduto. rip
comunque anche la nord dell'Eiger fino al secolo scorso era considerata a un livello di rischio troppo elevato poi nel tempo decine di ascensioni sono riuscite nell'impresa..rimane sempre una roulette russa sia chiaro ma non appartiene più alla ristretta cerchia delle inviolate dalla quale uscirà pure lo sperone Mummery è solo una questione di tempo
@@aureliotutino539 ci sono innumerevoli attività dell'uomo estremamente rischiose, è che spesso non ce ne accorgiamo perché gli diamo un senso sociale diffusamente accettato per cui questo aspetto del pericolo passa in secondo piano..se una persona avesse bisogno di un modo di suicidarsi non credo che spendere molti quattrini e patire freddo e sofferenze varie per giorni e giorni sia precisamente la migliore delle soluzioni..
smario infatti io non parlo di suicidio ma di induzione al suicidio, se studi e vai all’origine ci trovi occultisti e percorsi spirituali, subentra nel fenomeno colonialismo, ma più che altro un supporto mediatico ormai secolare unito a ricche sponsorizzazioni sempre da parte delle stesse élite anglosassoni. Se fossi uno che fa queste cose due conti me li farei indipendentemente da quanti soldi abbia da buttare. Possiamo impegnarci in tante cose, in inutilità indotta e’ la peggiore delle soluzioni
smario vatti a vedere quanti morti ogni anno per queste follie. Non ha senso, e’ come dire ai tossici di eroina che fanno bene a farsi, indipendentemente da quanto si indaghi il fenomeno e’ un fatto
apparentemente si potrebbe dire questo, ma non consideriamo e non possiamo capire la vera passione che prende i veri alpinisti, quando sentono la chiamata della Montagna, devono, è una attrazione fatale, evidentemente più forte di loro stessi e dei loro affetti, tutto rimane ad un altro livello, più giù, a valle dove noi ragioniamo ma non possiamo giudicare
diciamo però, l'unica cosa che mi chiedo e purtroppo la domanda rimarrà senza risposta - Che Dio li abbia in Gloria tra le braccia e li protegga - ma perché rischiare in inverno?
@@kuklaza1163 spiegalo al figlio quando e grande. Che è orfano di padre perché ha provato a fare una scalata dove i suoi predecessori sono tutti morti.
Sono così dispiaciuta per Daniele. Così simpatico, così vero nella sua passione....Magari è stato costretto da precedenti accordi con gli sponsor ad andare, nonostante il figlio appena nato...Ecco, spero che a questo bambino non salti in mente, una volta adulto, di emulare suo padre pur di sentirlo vicino. Tom Ballard non ha recepito nessun insegnamento da sua madre morta sul K2 . Alison Hargreaves ha tentato l’impresa estrema nonostante avesse due bambini piccoli. Spero che i corpi di Daniele Tom possano essere recuperati. Che tristezza saperli isolati lassù, alla mercé di valanghe, slavine e seracchi che in qualsiasi momento possono travolgerli e farli sparire per sempre. Questa sarebbe una ulteriore tragedia per le famiglie
purtroppo i corpi non verranno mai recuperati. impossibile portare giù due corpi a quell'altitudine... forse e dico forse.. solo ALEX o ALI potrebbero tentare di andare li e prendere le videocamere.. sono anche loro in parte colpevoli di questa/e morte.. se non l'avessero venduto sul NANGA alla prima invernale sono sicuro che Daniele non avrebbe tentato quell'impresa impossibile
Ciao Daniele, ho guardato con molto piacere ed interesse il tuo video, in quanto amo follemente la montagna pur non essendo un alpinista. Non so se dalla data di pubblicazione di questo video ad oggi hai ritentato nuovamente di scalare il Nanga Parbat....In ogni caso ti faccio i miei complimenti ed ovviamente un grosso in bocca al lupo per un eventuale secondo tentativo di scalata di questo Ottomila unico al mondo....Magari salendo dalla parete Rupal!! Credimi se solo ne avessi le capacità verrei lì con voi di corsa, anche solo per il supporto al campo base.
Anch'io Simo questa persona ma il dedicare la propria vita alla montagna può essere un grande sogno se non distrugge i sogni degli altri e la tua vita🤔, la mia vita la giudico ogni giorno, ogni istante ,è una tristezza infinita e non ha come limite il distruggere la vita di altrui ma casomai sono gli altri che distruggono la mia, i miei sogni e ,purtroppo, non li posso più riprendere. Sono passati ,sono finiti ma, nel mio cuore c'è tanto amore e non distruggo le persone che forse mi hanno voluto bene per cogliere qualcosa quasi impossibile e forse non sarà mai raggiungibile ❗,è stato senz'altro una grande persona ha raggiunto il suo sogno distruggendo, forse, quello altrui, ma nessuno giudica❗ voleva così e così è stato⁉️😢❤🙋🏻♀️
che riposi in pace. Spero solo che si riesca in qualche modo a recuperare le salme di Daniele e del compagno Tom. Sono a 5.900mt ma viste le valanghe quasi all'ordine del giorno non è detto che restino li.
Stimo questa persona. E spero con tutto il cuore in qualcosa di positivo, per lui e il compagno. Per tutti i commenti che leggo, dico solo una cosa.... GIUDICARE UCCIDE, giudicate la vostra vita, giudicate se e' bella, se e' piena di emozioni, se vi divertite, se e' la vita che vorreste vivere. Sinceramente non capisco tutti questi lagnii idioti conservisti.....E uno scalatore? si... dedicato la sua esistenza alla montagana? si.... ma mi spiegate cosa vi spinge a giudicare? guardate bene nel libro della vostra vita...giudicate le vostre scelte e non quelle altrui...
Non potevi trovare parole più giuste...la gente che non ha sogni ma solamente una squallida routine e povertà d’animo dovrebbe oltre che non giudicare, anche riflettere su quella che è la propria esistenza
@@mrt.789 ah sì? Quindi second te anche Reinhold Messner è una persona senza sogni che vive una squallida routine, visto che anche lui ha dichiarato che scalare il Mummery non è un atto eroico ma stupidità...
Malavida secondo te parlavo di Messner ? Parlo delle migliaia di persone che giudicano per sentirsi un po’ meglio rispetto alle loro vite piatte. E comunque non è stato mai detto che era impossibile, Moro e Messner hanno detto che il rischio di questa impresa è di molto superiore a quello accettabile. Daniele e Tom ci hanno provato perché erano disposti ad alzare il livello del rischio ma anche ad arrivare dove nessun altro era riuscito. Quindi ? Sono da giudicare secondo te ? No sono da rispettare per me. Si può anche non pensarla così ma almeno bisognerebbe tacere invece di sentenziare e dare aria alla bocca dall’alto della propria inutilità. Saluti
@@aureliotutino539 Completamente in disaccordo. Scalare una montagna, anche piccola, anche in comode ciaspole, e godersi il panorama dalla cima, è qualcosa di unico, non posso immaginare quanto lo sia dopo aver scalato montagne di quel tipo. Sana? molto più sano che restare seduti sul divano (visto che per fare certe cose bisogna anche avere un certo tipo di allenamento). Rischiosa? Assolutamente si, sei in montagna, non in centro città, forse l'unico luogo al mondo in cui puoi veramente chiudere gli occhi e goderti la natura per come è nata.Quando hai questa passione dentro i casi sono due, o lo racconti o essa ti accoglie e ti custodirà per sempre. Col tempo anche quello sperone sarà scalato, con nuove tecnologie probabilmente, ma le persone che hanno combinato qualcosa nella loro vita lo hanno fatto perchè sono uscite dalla loro comfort zone e hanno affrontato le sfide. Per lui la sfida era quella. Ha perso, qualcun altro raccoglierà il testimone, ma le sfide vengono superate se affrontate, non rifiutate.
Davide Maccarinelli Davide ci sono tante sfide da affrontare e sono difficilissime, collettive come individuali, non per questo va giustificata una pratica tendenzialmente suicida, teorizzata e sponsorizzata da situazioni non sempre limpide come anche in questo caso è emerso
@@aureliotutino539 Era la sua passione. Ha avuto torto questo è fuori discussione (vorrei vedere è morto). Però ci sono persone che sono mosse da qualcosa per la quale morire è un prezzo accettabile. Io per quanta abbia passione per la montagna non mi sognerei mai di avventurarmi li, lui si. Il mio disaccordo riguarda il fatto che tu dici ironicamente "bella e sana".
@@mec_bier923 prendere la montagna cosi non è ne bello ne sano, è un ossessione che ,purtoppo, può portare a determinate situazioni. Una cosa è sicura, non sapeva esattamente cosa stava facendo e sapeva il rischio che correva. Molti alpinisti, tra cui Moro, gli ha sempre detto di evitare quella via. Essere padri di famiglia, mariti, e cmq voler andare in posti cosi ed essere disposti a perdere la vita, è una cosa che proprio non capisco. Non si tratta di un soccorritore che rischia la vita per salvarne 2 magari. Qua è un altro il discorso. Mi spiace per lui e per le persone che ha lasciato.
Buongiorno, mi sono avvicinato recentemente all'alpinismo tramite letture e video diffusi in rete. Leggendo alcuni commenti mi sembra di assistere a quelli calcistici tra juventini interisti e milanisti. Mi chiedo: è cosi complicato avere stima sia di Simone Moro che di Daniele Nardi ? Veramente Simone Moro vive solo per fama e soldi trattando male gli sherpa, mentre Nardi, da quel che leggo, era solo un romano carico e pieno di sé ? ( pace all'anima sua aggiungo con profondo rispetto ) La figura di Elisabeth Revol è stata ambivalente con Nardi ? Sono solo mie curiosità, nessuna conclusione personale. Mi rimetto al parere di persone più esperte. Grazie.
Tutti hanno sempre percorso vie più lunghe e non dirette. La via Mummery è esattamente una linea dritta tra il campo base e la vetta. Forse se nessuno in 125 anni l'ha mai percorsa un motivo ci sarà, e non è che gli altri alpinisti sono tutti stupidi. Fa l'altro vengono giù seracchi praticamente quotidianamente. Tecnicamente anche da chi conosce molto bene quella montagna, percorrere il Mummery equivale a un suicidio. La posta in gioco era altissima.
Nessuno pensava che si potesse scalare l'everest. Nessuno pensava che si potesse tirare su 500kili, fino a quando qualcuno lo ha fatto. Questo voleva fare
Io non giudico credo nell'aldilà, che qualcun'altro giudicherà se Daniele aveva fatto bene o meno io sono un misero essere umano che sta nella sua stanzetta davanti ad un pc non posso permettermi di dire nulla su Daniele Nardi se non che mi dispiace tanto.