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Ti consiglio allora di cercarti i video sui i libri di Renato Curcio oppure di leggerli direttamente ("L'Algoritmo Sovrano" ad esempio), troverai ancora più agghiacciante (ma forse no) che un ex terrorista sia la persona più lucida e profonda riguardo a questi argomenti.
Quando Filippo morirà, e spero che sarà il più tardi possibile, tutti diranno "l'ha già detto Giardina". Mi dà l'idea della tipica persona che quando è in vita nessuno la ascolta, quando muore tutti la seguono. Noi giovani ti ascoltiamo Filippo, stiamo intuendo il problema, anche se ci sarà sempre quella fetta di ragazzi drogati di social che non riescono a vedere oltre il loro schermo noi ci stiamo un attimo svegliando e stiamo guardando con occhio ispettore tutto questo mondo. Grazie per quello che fai, le nuove generazioni te ne saranno grate.
I precursori ci sono sempre stati,i geni che prevedono il futuro o analizzano il presente senza filtri. Uno come Giardina lo blocchi in due modi,o lo fai fuori come accadde a Pasolini o gli impedisci di essere capito,compreso. Se rimani un comico di nicchia,se la maggioranza delle persone non sa nemmeno chi sia o non capisce ciò che dice,il gioco sarà fatto. Gli argomenti che fanno riflettere,non sono adatti alla prima serata.
pur volendo bene a Giardina (che mi colpisce favorevolmente con questo video) forse non tutti sanno che la vera stand up è sempre stata così. Ad esempio, in Italia, si potrebbe benissimo dire "l'aveva già detto Montanini"
questo è il primo monologo di stand-up comedy dove non ho riso, ma non perché Giardina non faccia ridere (anzi, per me è e rimarrà un genio), ma perché le cose che dice sono così vere che non c'è posto neanche per la risata amara
"Innanzitutto io non sono io nel senso del me stesso,ma sono gli altri nella maniera del SI. Siamo così alienati da pensare come SI pensa ,tendiamo a dire quello che SI dice" Heidegger.
Praticamente la “faccia seria” di quel gioiello raro che era il monologo sul “Sesto potere”. Bellissima dissertazione e stupenda analisi, esattamente come lo era il monologo di Satiriasi. Finale atomico, tra l’altro! Per niente scontato. Si parla solo delle responsabilità dei “boomer”, mai di quelle degli attuali quarantenni. Crudelissimo e caustico come solo lui sa essere. Grande Giardina ❤️
Porterei questo monologo di informazione e sensibilizzazione nelle scuole, nelle università, nei palazzetti sportivi, come introduzione di spettacoli teatrali etc etc.. 👏🏼
Giusto ma rimarrebbe sempre circoscritto, la domanda da farsi secondo me è la seguente, perché un comico come Giardina non lo vediamo su Rai1, Canale 5, Italia 1...?
Mai apprezzato Giardina, fa parte di quel tipo di stand-up comedy lontana dal mio gusto, ma ho ascoltato con attenzione ogni singola parola di questo monologo. Credo di non aver sentito mai un'analisi così lucida di ciò che è avvenuto negli ultimi vent'anni. Complimenti davvero
Hai dato voce a tanti pensieri, miei da 15 anni almeno. Però mi sovviene una riflessione: "hanno come unico scopo quello di farci stare connessi" ho rivisto il video più volte, riportato un passaggio su twitter, condiviso il link. Se stiamo facendo una battaglia, mi sa che siamo finiti nello squadrone sbagliato. :(
Sei un grande.. ma tanto è inutile perche chi gia sa le cose che hai detto pensa che sei una brava persona e intelligente. Invece chi non ha capito prima di questo video, continuerà a non capire, purtroppo.
Non so. Credo che sia una splendida supercazzola che alla fine non risponde alla domanda del titolo. Una bella argomentazione alla meloni, in cui semplifica situazioni complesse per avvalorare la sua tesi. Ha scoperto che coi social si instaura familiarità ma è una sensazione che abbiamo già avuto coi libri, fumetti e serie tv. Per me l’appuntamento con Friends era trovare degli amici. Insomma qualunquismo condito da paternalismo finalizzato a … niente.
Filippo Giardina più che comico l'ho sempre considerato un filosofo. Questo suo intervento ne è la dimostrazione.. Condivido tutto quello che ha detto ed anche io nel mio piccolissimo ho scritto un brano sui social... L'ho voluto intitolare "socialista", abuso da social.. ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE-UWWFA1AT_rU.html
Allora: 1) Può manipolare il tuo pensiero. Vero, ma cosa non lo fa? Il tuo amico che ti vuol convincere ad andare a quella festa non vuol manipolare il tuo pensiero? 2) Può creare dipendenza? Vero, come il 90% delle cose con cui ti relazionerai nella vita. 3) Può darti una percezione alterata di te stesso? Si, come tantissimi altri contesti, situazioni che incontrerai nella vita. Non sono un fan dei social ma la chiosa di questo (per me interessante) monologo, seppur provocatoria, è troppo semplicistica. Certo che l'utilizzo dei social deve essere regolato nei minorenni e se possibile supervisionato dagli adulti (che non significa spiare ma aprire un dialogo sul tema). Ma le responsabilità non vanno attribuite solo ai social, a questo e a quello, ma anche agli individui. Se non ci prendiamo la responsabilità, saremo sempre in balia di qualcosa.
Tutte cose che ha fatto la tv prima del mondo social, o i videogiochi, l'unica cosa che cambia è che sul web diventi attivo perchè puoi confrontarti con il materiale che vedi, come con tutto sei tu a scegliere chi seguire, come seguirlo, se commentare la notizia del giorno o condividere un post, hai il potere di chiudere instagram e perfino di cancellare il profilo. è manipolatorio? si certo, ma anche le pubblicità lo sono. I profili che seguiamo sono indice di quello che siamo o che vogliamo essere, i social nascono da un bisogno di evasione, perchè la nostra vita non è abbastanza, ne vogliamo una anche online, allora forse il problema sta qui ed è questo che andrebbe migliorato. Adesso che lo sappiamo ci sarà gente che in massa si cancellerà dai social? no, ormai è troppo tardi, ma come ho detto prima possiamo regolarci di conseguenza, ed è qui che sta la responsabilità dei singoli, come dici tu. Utilizzare i social per parlare della loro tossicità, per esempio, è decisamente un ottima cosa per iniziare a usarlo in modo consapevole.
pur volendo bene a Giardina (che mi colpisce favorevolmente con questo video) forse non tutti sanno che la vera stand up è sempre stata così. Ad esempio, in Italia, si potrebbe benissimo dire "l'aveva già detto Montanini".
Tutto ottimo. In realtà spesso la pubblicità contro il fumo è sovvenzionata dall'industria del tabacco. Comprese le scritte sui pacchetti di sigarette. Tema trattato nel libro neuromarketing o brand washing (ora non ricordo)