secondo me il problema non é tanto l'intelligenza di per sé... i robot che prendono il potere e si rivoltano contro di noi sono una pura fantascienza. il pericolo vero non sono le macchine ma sono le sempre le persone, che potranno usare questo nuovo strumento in maniera più subdola e meno tracciabile. Per fare una strage in macchina bisogna comunque sedersi al volante. Con l'intelligenza artificiale invece un hacker, o un costruttore, potenzialmente potrebbe creare danni letali semplicemente crackandola a distanza o manipolandola, anche dall'altra parte del mondo, senza lasciare traccia apparente. É la complessità del meccanismo e la difficile comprensione del software il vero pericolo futuro dell'intelligenza artificiale, e non le cazzate di fantascienza che si sentono in giro
Questa che rappresenti tu è la causa diretta e possiamo dire la più stupida. In realtà il vero pericolo dell'uso di intelligenza artificiale è la manipolazione del pensiero di massa.
Finalmente una discussione valida sulla IA. Io ritengo che le problematica inerente alle IA, essendo le IA attualmente Stand alone e nel range di utilizzo General porpuose, sono la bontà dei dati che le vengono passati per addestrarla, come si dice garbage in - garbage out, e in secondo luogo, l'uso che se ne intende fare, un esempio semplice e ormai quasi anacronistico; si allenano le IA per riconoscere i volti nelle fotografie, cosi da poterli taggare, siamo praticamente tutti immagazzinati perennemente, con tanto di dati sensibili al seguito, ecc ecc, o magari si usano per il riconoscimento di persone e/o oggetti nell'automotive, e nelle futuribili auto volanti, che senza, non potrebbero esistere.
Bello come al solito si accosti una discussione sulla AI a immagini di robot antropomorfi, che non hanno nulla a che vedere con la AI quasi mai. Anzi, in quel mondo è ben noto che più un robot viene fatto somigliare a un umano, più risulta raccapricciante. Per questo gli esempi presenti in studio, come Nao, non sono fatti per essere simili, sono appositamente cartooneschi, si sa che funziona meglio. Quindi mostrare ancora i robot "realistici" è fatto appositamente per spaventare. Oltre ovviamente a distogliere dall'argomento AI. Tutte le AI di cui parliamo, quelle generative o quelle in ambito medico, sono software, non hanno una forma, non hanno una faccia. Ci sono ricerche che mettono AI in un robot antropomorfo (normalmente quelli cartooneschi), ma sono appunto ricerche, nulla di messo in produzione. Quelli in produzione, come i camerieri nei ristoranti per esempio in giappone, quelle poche volte che funzionano e non vengono vandalizzati, non sono AI moderna, hanno funzionalità statiche, perché chi le usa vuole che i comportamenti siano prevedibili.
Finché non avranno una consapevolezza, le i.a. saranno gestibili. Non sappiamo però se la coscienza sia computabile, anche se ci sono parecchi indizi a suggerirci di no (per approfondire il discorso vi consiglio The emperor's new mind di Penrose)
Il problema della computazione della consapevolezza e della coscienza è che ancora non abbiamo intuito del tutto il suo funzionamento. E quindi difficile riprodurre qualcosa che ancora non si è schematizzato del tutto. Se si riuscirà a comprendere in futuro, sicuramente si potrà riprodurre anche se credo serviranno degli innesti chimico/biologici e non solo meccanici per una cosa del genere. Detto questo non è di facile discussione
@@carlo7678 Non ho letto Penrose ma sarei interessato a una sua disamina su quel che dice di sbagliato e secondo lei perché e una sua spiegazione invece esaustiva sulle cose giuste da sapere ben argomentata. Perché se uno si assume la responsabilità critica di scrivere "non capisce niente" per me ha il dovere intellettuale (non assoluto ma almeno intellettuale) di argomentare tale critica e spiegarmi "il tutto" giusto che lui conosce rispetto al "niente" che ha appena evidenziato nella sua critica. Altrimenti rimane un commento solo vuoto.
Ma certo, vivremo molto più a lungo. Io ne ho già piene le scatole dopo 37 anni di lavoro e ne ho solo 58. Non oso immaginare chi ne dovrà lavorare 50, 60 o 70, perché l'aspettativa di vita sarà 90 poi 100 e poi via via. Sia chiaro che più l'aspettativa di vita sarà alta, più sarà lungo il periodo lavorativo e più andremo in pensione DECREPITI ma vivi. Non vogliamo morire mai, vogliamo lavorare poco, vogliono che facciamo più figli perché siamo troppo vecchi per consumare, vogliono l'intelligenza artificiale per non farci pensare più. Se si pensa che ci sia un'evoluzione in atto perché ci sono nuovi lavori come l'influencer, il personal trainer, lo youtuber e l'armocromista di recente triste fama, e diamo il premio Nobel a un tizio come questo, siamo destinati giustamente all'estinzione.
Il problema è che l ergia nucleare, le varie tecnologie, l l'intelligenza artificiale, come tante altre cose, saranno in mano ai padroni. E li starà il problema, l uso che né faranno.
Paragonare l'evoluzione delle automobili all'IA in termini di rischi per l'umanita' e ' , meglio che non lo dica io , lo dica lei Dottor Lecun ! ...... e lei Dottor Odifreddi , come puo' paragonare l'IA anni 50 - 60 , sempre se cosi possiamo chiamarla , a L'IA attuale e probabilmente prossima futura ? , sempre in termini di rischi per l'umanita' ? ! , anche per lei ....meglio che lo dica lei........ ! non vorrei perdere la possibilita' di uitlizzare you tube :-)
Tu sai dirmi in cosa si differenzia una macchina di Turing da un moderno PC?! Tu sai dirmi la differenza tra una delle prime carrozze a vapore e l'ultima auto super ibrida?! Io, credo senza paura di esser smentito, che la differenza sta semplicemente nella velocità di operazione, nella facilità di utilizzo, nell' interfaccia uomo-macchina. Ma l'idea è la loro funzione restano sempre le stesse. Fanno esattamente la stessa cosa. La faranno meglio, più velocemente, più comodamente, ma spostano sempre e solo uomini e merci da A a B. Perché non paragonare le IA di 60 anni fa' a queste?! Quelle odierne hanno semplicemente una mole enorme di dati, le si può aggiornare molto velocemente, ma l'idea è quella. Geniale sicuramente, ma non totalmente nuova. Ricordo ai tempi del liceo, compravo una rivista che si chiamava "Virtual". Trattava di realtà virtuale. Si parlava già di visori...30 anni fa'. Il metaverso ha "ereditato" un idea. Oggi sarà molto fruibile, molto da PlayStation. Ma è un già visto
@@davidexxx4148verissimo, che poi Odifreddi non ha nemmeno fatto un paragone ma ha fatto un'analogia che è diverso. Capisco che sia una figura retorica mezzo ammazzata dall'internet ormai 😂
@@davidexxx4148Ci sono differenze eccome. Un esempio sono le interconnettività, significa che i hub comunicano tra di loro, come dici te, ad altissima velocità. Vuol dire che i sistemi possono creare in modo indipendente altri sistemi. Significa che nel profondo possono nascere sistemi che non hanno alcun contatto con l'operatore e perciò decidere indipendentemente di migliorare il proprio sistema creando quelli che chiamiamo virus o errori. Poi c'è il lato sociale... Vuoi parlare con la cassiera gnocca o essere fermato dal carabiniere umano, oppure preferisci fare tu la cassa (già attuale) e rischiare di farti sparare da un robot di merda?
Come dice qualcuno... l'intelligenza artificiale é un ossimoro...cambiate nome....algoritmo è opera dell'Uomo....nessuna macchina ha coscienza. L'entusiasmo incondizionato di alcuni è preoccupante e pericoloso...non sembrerebbe uno strumento... diversamente il fine...Alberto Sordi in Io e Caterina un grande anticipatore...invitate anche Federico Faggin quando parlate di questo argomento. Non è intelligenza artificiale... programmazione umana....immaginazione, visionarietà sono ad appannaggio non del Silicio ..per carità!!! Abbiamo frantumato l'atomo con i neutroni lenti...e poi Hyroshima e Nagasaky.... Qualcuno paventa dei rischi...sarebbe il caso di sentirli con la giusta attenzione...e comunque mi sembra scontato che l'intelligenza artificiale non esista , che resti un ossimoro
"L'intelligenza artificiale può ora prevedere la forma di una proteina e questo è molto importante appunto per progettare nuovi farmaci" Si potranno anche progettare nuovi virus 😢
Senza contare l'enorme quantità di energia necessaria già oggi per far rispondere chatgpt a domande idiote.( Uno scambio nornale domanda e risposta consuma circa 2 lt. di acqua e attualmente si immettono in atmosfera per questa cazzata circa 4 tonnellate di CO2 al giorno) Figuriamoci un'A.I. davvero evoluta.
