Video ufficiale di 'Respinti all'uscio', brano tratto da "Gioco di Società" (2012). www.audioglobe.it Become our fan on Audioglobe Follow us on Twitter @audioglobe1 Subscribe to Audioglobe's RU-vid Channel / audioglobedistro
l'italia era un grande paese. ma ci ha pensato la polizia di stabilità della nato (sì, esiste. e se venite a vicenza in via generale medici alla locale caserma dei carabinieri c'è un suo centro di eccellenza. c'è scritto proprio così sull a targa . nato stability polici excellence centre) a ridurci a un paese di premier nani, nane e ballerine, mafie piduisti e fascio mafio piduisti
Tre aprile 1980, chi c'era lo sa, lo ricorda bene, fummo respinti all' uscio. I più fortunati sono morti giovani come eroi, altri ora sono allineati altri ancora sono stati vomitati in un rivolo acido. Ma tutti spingiamo, senza ragione spingiamo e spingiamo ancora.
E' il commento più bello che abbia mai letto ! Io c'ero, ma sono riuscito ad entrare. Cosa sono diventato ? Non sono morto, per il resto non saprei dire a quale categoria iscrivermi. A volte non è la paura ma la stanchezza che ci annulla. Ciao, buona vita.
Grazie odp, questa ha fatto parte della mia Playlist "quarantena". Ascoltarla in cuffia alla sera in mezzo alle strade deserte per il lockdown è stata un emozione fortissima e irripetibile.
16 anni ero lì al concerto ! Nulla di che ! Ma la bellezza era fuori , ragazzi spinti da voglia di libertà ! Oggi ragazzi conformati al DIKTAT del telefonino ! Servi inconsapevoli della merda che li affoga ! Io sono un FORTUNATO aver vissuto quei anni ! Libero sempre e COMUNQUE ! ❤
Penso che sia del tutto normale. E' stracarico di cose passate e ormai perdute; anche se la nostalgia è una roba da vecchi è anche inevitabile (forse perché sono vecchio).
Piangi perchè pensavi ancora di poter cambiare il sistema da dentro. In realtà..con il senno di poi..eravamo noi che stavamo cambiando. Ci stavamo adeguando. Ma va bene così. Si vive anche di sogni. Piangi per quei sogni.. per l'innocenza perduta. Senza nessuna retorica.
Che dire? Che IO C’ERO. Ed ero riuscito ad entrare. Il caos era nato perché i biglietti erano stati stampati in bianco e nero e si erano moltiplicate le fotocopie. I biglietti venduti per la capienza del palasport si erano triplicati. Le forze dell’ordine avevano dovuto caricare la folla, ad un certo punto un cancello del palasport ha ceduto ed è stato il caos assoluto. Dentro e fuori. Con fumogeni e il palasport che esplodeva. Solo per un puro caso non c’è stata una disgrazia. Qualche ferito ma nulla di particolarmente grave. Sting, intervistato quando è tornato a Reggio per un concerto col flautista Griminelli, (mi pare nel 2018), ha affermato che se lo ricordava ancora quel concerto del 1980 e che aveva avuto paura che potesse succedere qualcosa di grave.E se lo dice lui che ha suonato in ogni parte del mondo e avrà fatto 2000 concerti, c’è da crederci davvero. Comunque in quel periodo a Reggio venivano molto artisti internazionali a suonare. Poche settimane prima c’era stato il concerto dei Ramones, il primo concerto di un artista straniero dopo che dai fatti di Carlos Santana (avevano dato fuoco al palco), gli artisti stranieri non erano più venuti a suonare in Italia. E dopo i Police sono arrivati i Simple Minds, I weather Report, i Tangerine Dreams e tanti altri ancora. Un ultima chicca sul palasport di Reggio Emilia. Nel 1976 avevano suonato i Genesis. Ho una registrazione pirata del concerto. E all’inizio si sente Peter Gabriel Che dice “Buonasera Reggio Emilia”, e partono le note di Watcher of the sky. C’è anche una leggenda che sia stata proprio composta a Reggio Emilia in un precedente concerto di qualche anno prima quando erano ancora semi sconosciuti. Se c’è qualcuno che c’era a vedere i Police che scriva e condiva le proprie emozioni. È bello ricordare un tempo che non c’è piu, ma terribilmente affascinante.
C'ero anch'io con mio fratello. Pioveva e faceva freddo, le pettinature new wave dei ragazzi e delle ragazze si afflosciavano sulle teste ma i giubbotti di pelle e le scarpe da basket per imitare Robert tenevano ancora. E poi la chitarra liquida di The Forest e la canzone d'amore che ha pochi eguali: Charlotte Sometimes. Grazie.
L'avvocato ha fatto confine a piedi sulla ferrata. Il dibattito aperto per la fine morte etica arriva della Cecoslovacchia ed è in terza istanza Internazionale.
ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE-SEUigeRtJtU.html Questa è una canzone di un gruppo locale di Pistoia, alcuni ci hanno detto che ricordiamo gli Offlaga Disco Pax e siamo molto contenti
detesto la sua voce, e non riesco a pensare a nient'altro che non sia questo, la base é un riempitivo sembra di sentire un doppiatore di documentari che parla sopra un intermezzo musicale, peccato che il format in questo caso non sia quello di un reportage e via dicendo ma purtroppo ha la presunzione di essere una canzone
Mah...io li apprezzo parecchio sia per i testi che per la musica. Certo, non sono le classiche canzoni intro/strofa/bridge/rit ma, sinceramente, anche meglio. Più che cantare è un raccontare e va bene così. Almeno per me.