Sta canzone è di una strana bellezza. Non so quanti trip vi siete fatti per crearla ma il risultato mi scatena certe emozioni. Sento la malinconia delle occasioni perse e al contempo, la speranza di una felicità futura. Fantastico.
Alla fine avevo letto "Fantacalcio". Cheppoi è l'unica cosa che mi fa pensare alla malinconia delle occasioni perse e, al contempo, alla speranza d'una felicità futura. POESIA. MIA POESIA.
ANALISI, FRUTTO DI UN AMORE INTENSO 1933 anni fa Nella casa che è rimasta ancora là Due secondi prima di morire anch'io Ti sarei venuto incontro a dirti addio Che nessuno ti capisce più e che lei È una donna e non ha più la stessa età Ti vorrebbe ricordare come sei Sulla pista di un vinile oppure un file (Pompei, si immedesima in un pompeiano durante l'eruzione, vorrebbe aver detto addio al padre defunto da poco ma non l'ha fatto ( condizionale) e rimpiange questo. Il padre è vecchio e malato e la madre è ormai anziana, vorrebbe ricordarlo da sano come quando si sono conosciuti (pista vinile anni 70-80) oppure un file fotografico.) Che rovescia la cartella e trova i tuoi Riabbracciati in una foto da robot Come due felici parti di metà Di una vita rivissuta nell'aldilà È una frase di molteplice poesia Una raccolta di disgrazie a dirsi mia Che rivedo con degli occhi a forma di Desiderio con problemi di armonia (cartella desktop, rovesciata nel senso di aperta, non siamo più a Pompei, il protagonista apre la cartella e trova le foto dei genitori abbracciati in modo freddo quasi robotico come se fossero stati felici in un'altra vita, relazione terminata, quindi morta, per l'appunto interpretabile in diverse maniere. La raccolta è quella delle foto che raccontano un passato triste, da fanciullo vedendo le foto dei genitori il protagonista desidera la coppia salda, cosa non avverateasi e che quindi lo ha portato ad una mancata felicità) Due milioni e cinquecento giorni fa Quando il giornalaio stava ancora là Quando con mio zio giocavo a mosca cieca E la mia cena era già pronta in discoteca Se mia madre avesse detto vieni qua Non avrei disobbedito e per pietà Sarei corso fra le braccia di papà Sarei morto in mezzo a un prato da falciar (richiamo a Pompei. Doppio significato, il giornalaio stava là nel senso che è pietrificato e permane in quella posizione per sempre, come fosse una foto. Secondo significato, ricorda che nel momento in cui hanno divorziato i genitori c'era fuori il giornalaio. Indica un lasso di tempo che va dalla fine della fanciullezza all'inizio della adolescenza, il primo ricorda quando da piccolo giocava con suo zio, il secondo quando andava in discoteca (avvertenza,inizia il clue) Momento della scelta e critico, il protagonista preferisce la madre ma prova comunque amore e pietà per il padre che nonostante tutto è una figura importante. È una scelta difficile per il ragazzo, che vorrebbe solo sparire/morire , l'erba alta che lo inghiotte.) Mi sarei svegliato gonfio in riva al mare Per trovare qualche donna da baciare Qualche ragazzina da disorientare Con parole stravaganti e scivolando Ti sarei venuto incontro e avendo caldo Mi sarei levato piano la t-shirt Ti avrei regalato un piano o una chitarra Poi ti avrei suonata dentro un'auto blu (viene inghiottito ed entriamo così nella dimensione onirica, ora lui è il padre, gonfio perché appena morto, affogato, si risveglia dalla morte in una spiaggia che lo riporta nel passato. Qua si può intuire il motivo del divorzio, il padre amava andare a donne, scivolando, quindi sbagliando ma comunque consapevole di questo va dal figlio; continua a parlare al condizionale (se..). Un crescendo di sentimenti di amore verso il figlio. il padre gli avrebbe regalato uno strumento per poterlo suonare nell'auto di famiglia.) Mentre il mare arrugginiva un parafango Ti sarei salito in faccia con un chiodo caldo Ti sarei salito in faccia con la moto Poi vicino alle tue orecchie avrei frenato Ti avrei detto con la voce che ti amo Ti avrei detto con la voglia che ti voglio Ti avrei detto con la voglia di star qui Che prendiamo un elicottero e partiamo (la brezza marina soffia sull'auto, sono parcheggiati vicino al mare. Mentre il padre suona al figlio, prova odio, sia verso sé stesso che verso il figlio, vorrebbe fargli del male; "poi vicino alle tue orecchie avrei frenato" intendendo che anche volendo non ci riuscirebbe perché gli vuole bene. Continua raggiungendo l'APICE EMOTIVO da parte del padre che lo vuole invogliare a rimanere nel sogno e volare via con una promessa che si fa a un bambino) (ti avrei detto../ elicottero) Ma non so minimamente dove andiamo E non so nemmeno più guidare l'elicottero E non so nemmeno cosa dirti più Vaffanculo torno a casa e guardo la TV Poi mi guardo lentamente una poesia Una disgrazia stravagante a dirsi mia Che rivedo con degli occhi a forma di Desiderio con problemi di agonia (inizia la discesa emotiva da parte del padre che capisce di non poter mantenere la promessa e ciò gli provoca svogliatezza facendoci capire che in realtà il padre non era un gran esempio. Apre gli occhi Davide, si sveglia dal sogno in cui era rinchiuso e guarda (osserva con distacco) questa canzone (la sua vita) lentamente in modo da capirla meglio notando che è alla fine di tutto ciò che gli rimane è una disgrazia. L'ultima frase è una ripresa di quella della seconda strofa ma più rassegnata. Davide aprì gli occhi e il cuore, noi ascoltammo..
"1933 anni fa Nella casa che è rimasta ancora la Due secondi prima di morire anch'io Ti sarei venuto incontro a dirti addio" 1933 anni fa (rispetto a quando è stata pubblicata questa canzone) ci fu l'esplosione del Vesuvio con la conseguente distruzione di Pompei, Ercolano ecc... Ora, queste stesse parole, guadagnano un significato spettacolare e terribile insieme. Non so se si riferisse a questo. In tal caso la coincidenza sarebbe perfetta... PopX: genialità e divina poesia!
Mamma mia. Che strana filosofia. Cos'è finto random che solo la mente più attenta e acculturata può notare. O e del random nudo e puro? Un mistero che mi fa un po arrabbiare un po divertire. Grande!
Uno dei pezzi più singolari e particolari dei Pop_X. Il miglior testo di sempre del gruppo ( anche superiore a Centro con i missili ) porta a molteplici interpretazioni. La parte strumentale è ottima, ma in alcuni punti sottotono e ripetitiva. Quindi un ottimo pezzo in sostanza, in particolare per il testo che pare poesia
Doc. Ilpunto Conciliatore Si, mi piacciono molto i Pop_X, alcuni pezzi penso siano capolavori. E' un vero peccato che un gruppo così talentuoso e originale sia conosciuto per Centro Con i Missili ( Dukepool :P ) Spero veramente che questa band abbia il successo che merita :D
Ma quando dice "poi ti avrei suonata dentro un'auto blu", si riferisce ad una immaginata pinciata dentro una Thesis del Senato con lampeggiante parlamentare posto sul montante anteriore?
Questa è la mia canzone preferita, per questo motivo devo assolutamente risolvere un dubbio che non mi fa dormire la notte: in Paiazo versione LA dice "mi sarei puntato in vena un chiodo caldo", nella versione di "il tempo di un cannone", invece, dice "ti sarei salito in faccia con un chiodo caldo", qua cosa dice? "ti sarei venuto a lento un piano caldo"? Per favore aiutatemi
ti avrei detto con la voce che ti amo ti avrei detto con la voglia che ti voglio ti avrei detto con la voglia di star qui che prendiamo un elicottero e partiamo ma non so minimamente dove andiamo