Ottima domanda ! 👏 La giocatrice in questione spesso ha la tendenza a prendere la palla un po’ troppo vicina al corpo, a volte addirittura un po’ dietro, quindi purtroppo il trasferimento del peso del corpo sulla palla diventa difficile. Per aiutarla gli chiedo di non oltrepassare la linea e al tempo stesso la macchina lanciapalle gli fornisce una palla molto precisa che per essere colpita ad una giusta altezza la costringe a ruotare le anche e le spalle e soprattutto la “obbliga” a trovare una distanza corretta. Se la giocatrice potesse oltrepassare la linea tenderebbe a utilizzare la sua consueta distanza (spesso non corretta) nel momento dell’impatto. Mettendo un limite invalicabile, la linea in questo caso, la porto a Sperimentare una nuova distanza d’impatto. Il divieto di oltrepassare la linea diventa quindi un espediente che porta la giocatrice a “sentire” il proprio corpo e a trovare da sola la soluzione per colpire una palla a una distanza differente dal solito. Portare un giocatore a trovare una soluzione attraverso la propria percezione piuttosto che attraverso le parole del maestro (piegati, colpisci avanti etc etc) crea un’esperienza che l’allievo non dimentica più. Spero di essere stato chiaro e di aver risposto alla tua domanda. Grazie per il tuo feedback 🙏
@@TennisNoLimits grazie a te Maestro. La tua professionalita' e gentilezza nel rispondere mi hanno fatto capire tanto e infatti mi sto organizzando per venire a fare lezione da te. A presto!
