Paolo è un vero piemontese, lo si capisce in molte canzoni e si vede sempre nel suo comportamento schivo. Questa canzone ci rappresenta, esprime quello che siamo e quello che sentiamo vedendo il mare ligure. Geniale.
Poesia pura, gettata via come per caso "Genova dicevo..." ma intensa, intima, coinvolgente. Da sorridere e da piangere ogni volta che si ascolta. #PerGenova... adesso è più che attuale. #mbb
Beh ... che dire Paolo Conte non c'entra un assoluto nulla coi Genovesi... ma io nato e vissuto fino a 40 anni in oltregiogo posso dare la piena conformita' a questa canzone cantata da lui :) grande Paolo ......
E per di più composta in modo veramente incredibile e superlativo da un P iemontese (Astiigiano come me) che incarna tutto il sentimento che si prova "Mentre guardiamo Genova".
Ma un personaggio come Paolo Conte in Italia è sprecato che aspettano a invitarlo in tante trasmissioni dibattiti ecceccecc personaggio di una grandezza immensa immensa immensa
Guarda che non ha detto che Genova ha i giorni tutti uguali, ma il contrario: lasciaci tornare ai nostri temporali, Genova, ai giorni tutti uguali (nostri, non di Genova)
Eh, no. Se leggi il testo così come è indicato sui libri, e come anche viene analizzato su alcune monografie di Conte, invece dice proprio "Genova HA i giorni tutti uguali". Ti copio da un libro che ho qui sotto braccio, Paolo Conte di Roberto Caselli, 2002: "Meglio le insidie stagionali degli spazi aperti ai giorni tutti uguali delle grandi città". È una frase che esprime la diffidenza del visitatore piemontese verso Genova -O qualunque città fuori dal suo quotidiano-
@@Uetti Lasciaci, tornare ai nostri temporali, Genova, AI giorni tutti uguali. Così ha un senso, se no non si capisce perchè per tutta la canzone gli amici che vengono dalla campagna si sentano emozionati e impauriti. A Genova non sentono i giorni tutti uguali, come a casa loro in campagna. Daltronde: ".Macaia, scimmia di luce e di follia....." ti sembra giudizio di uno che ritiene i giorni di Genova tutti uguali? e quel mare nero che si muove anche di notte e non sta fermo mai? E' evidente che il libro che hai citato non ha capito la canzone che a parte tutto è un capolavoro di musica e di poesia
"Di quella canzone gira un testo sbagliato: Genova non ha i giorni tutti uguali; sono io che le chiedo di tornare ai nostri giorni tutti uguali. Anche i liguri sono un po' ritrosi, come noi; ma il mare ha tutta un'altra apertura di sogno.“ Paolo Conte SBAGLIATO: "lasciaci tornare ai nostri temporali / Genova ha i giorni tutti uguali" GIUSTO: "lasciaci tornare ai nostri temporali / Genova / ai giorni tutti uguali"
qell espressione un po cosi .... se quel posto dove andiamo non ci inghiotta e non torniamo piu ... e un po parenti siamo noi di quella gente un po selvatica...
@prunez84 mi spiace contraddirti ma la canzone l'ha scritta bruno lauzi!!! genovese puro!!! cmq grande interpretazione di paolo conte genovese di adozione!!!
Thesimon46... no l'ha scritta proprio un astigiano doc come Paolo Conte... Lauzi l'ha solo interpretata... un genovese non direbbe mai che Genova ha i giorni tutti uguali... perchè è sempre tutto diverso, basta guardare il mare... e io sono al 50% Mezza astigiana, nata a Genova.... capisco i due dialetti, ho le due tradizioni...
Fortunata, figlia di due terre che puoi far festa due volte e godere del emglio di entrambe. da ventenne Genova è stato un luogo di lavoro nei lontani anni 80 e per me era e rimane un posto unico.
No. Era Ivano Fossati, "Questi posti davanti al mare". Testo e musica di Fossati. De André ha cantato (da par suo) due strofe, altre due le ha cantate De Gregori e infine due il suo autore.