Perché il mondo online è apparenza 

L'insegnamento, persino nell'istruzione formale, somiglia spesso a uno schema piramidale. Il vecchio detto che chi sa fare fa e chi non sa fare insegna è esagerato, ma ha anche un fondo di verità. Molta gente che ha preso una laurea con poche applicazioni pratiche o che non aveva le qualità per diventare qualcuno nel proprio ambito, ripiega sull'insegnamento. Pochi insegnano perché amano trasmettere la loro conoscenza acquisita sul campo, e se lo fanno di solito non è la loro professione primaria.

Hello I've been watching quite a few videos teaching Italian for foreigners, yet I found this in your other videos more useful for learning Italian then these "teaching" videos, something about your use of language makes it more compelling for me in terms of learning Italian. It's it's not that you are speaking more difficult language but the way you use it it's geared towards certain goal explaining your concepts of learning through books or not really knowing something by doing it. Interestingly, the very way you deliver your information makes me much more eager to dive into the meaning of we what you are saying. Ironically this real-life conversations are much more productive than quote unquote the lessons.

Ciao Jacopo! Insegnare ciò che non si fa lo riscontri anche a scuola purtroppo. Lavoro nel campo dell’ automazione e credimi che conosco tanti professori ( parlo soprattutto di materie tecniche)che insegnano la loro materia senza aver mai messo le mani in pasta! Penso che sia un problema che c’è tanto online che offline purtroppo😞! Sono d’accordo con te che un prodotto di qualità debba essere il focus di ogni business di successo ma è vero che un buon marketing aiuta molto a farlo conoscere, quindi penso che un buon mix di entrambi sia la ricetta vincente😊! Grazie per i tuoi contenuti… arrivano sempre al momento giusto!

Ciao girandolone…. sempre al top! In realtà invece penso che si arriverà presto a formatori, freelance, di Serie A e B. La scelta diventerà più semplice , e anche il back ground avrà un grande peso. L’unico canale che penso di aprire sarà RU-vid, perché ritengo il contenuto > advertising, il contenuto cresce nel tempo da solo . Io ti ho scelto dopo un’attenta riflessione, ti ringrazio nell’avermi accettato, anche se al momento del price stavo per scivolare dalla sedia 😂. Buon vento Iacopo! 🌞

Sempre ottimi spunti, uno dei pochi canali che seguo e di cui aspetto nuovi video. Penso che potresti parlare anche di argomenti tipo: obiettivi da raggiungere, come organizzare la propria vita, tra relazioni, lavoro, passioni, procrastinazione, ansia, robe psicologiche. Ti lascio qualche spunto, poi hai carta bianca, ma potresti essere la persona giusta per parlare di certi temi con cognizione, grazie! :)

Forte!! 👏🏻👏🏻👏🏻

Oggi la maggior parte delle persone si basa sull’apparenza e credo che questo influisca di conseguenza sul marketing ( o viversa).. fatto sta che la maggior parte delle persone vive con un malato bisogno di apparire perfette agl’occhi degli altri senza sbagli, senza errori, bravi in tutto… Proprio per questo sono convinto che ci sia bisogno e sia giusto inseguire la sostanza proprio perché è la scelta difficile e seguita da pochi.. ci vorrà più tempo ma dará i frutti migliori

👏🏻 tra il dire🕯e il fare💡c`è di mezzo l`essere 🔮

RU-vid aveva bisogno di questo video.

16:52 😆 all'inizio è difficile capirlo.. ..grande Iacopo!🤗

Quando anche da una piccola esperienza di vita quotidiana si può trarre un importante insegnamento e riflessione da condividere! Questa è lucidità, sei un ottimo "masterizzatore" di realtà... 😀

Amo questa visione, farò il possibile per portarla avanti

Non sono un esperto e fa anche piuttosto arrabbiare però è vero, Sembra come se la gente abbia bisogno del fumo agli occhi... anche se poi l'arrosto è poco o niente

Il mondo ha bisogno di sostanza e di chi fa la differenza, in positivo. Hai ragione, il vero valore sta nel prodotto, la ciccia, invece la corsa all'oro tramuta le buone intenzioni imprenditoriali in fuffa cosmica e ingolfa un mercato che può effettivamnete cambiare una e più vite. Comunque avrei detto Sardegna, se passi in Liguria sai chi chiamare 🤜🏼🤛🏻😎

Ciao, anche nella mia città e cittadine limitrofe ci sono vari spazi dedicati al calistenics e in generale all’attività fisica. Il Calisthenics per anni è stato praticato da molte persone, ma era un fenomeno di nicchia. Ultimamente si sta espandendo anche a persone che non è in grado di praticarlo a certi livelli e quindi, ho notato, che molti attrezzi (un miscuglio a dire il vero) e sono progettati un po’ per tutti, per semplice attività fisica da principianti (tipo i pedali davanti alla panchina). Ho notato che ci sono varie aziende del settore, alcune sono più professionali e di alto livello ed altre sembrano quasi giochi per tutte le età. Ad esempio nell’area Expò di Genova si vedono spesso genitori che portano a giocare i figli in attrezzature che dovrebbero essere per calisthenics. Lì vicino c’è tra l’altro una palestra e tra le varie discipline c’è ad esempio il cross-fit e usano anche questi attrezzi probabilmente ma se le palestre all’aperto fossero di alto livello professionale, poi in palestra chi ci si iscrive? A parte che a “caval donato non si guarda in bocca”, capisco e condivido il tuo ragionamento, a me pare che ci sia una corsa ad avere appalti di questi attrezzi in varie zone e nel mucchio troveremo dei macchinari più serie e altri meno… come funziona in Italia. Come ad esempio è successo con le piste ciclabili, che sarà pure una manciata di vernice, ma intanto è un indotto economico enorme, farle, mantenerle e multe, a prescindere che le biciclette girino oppure no. Nel mio quartiere, nonostante un club ciclisti ed un negozio, sono deserte. Inoltre il calisthenics non è ancora popolare come il bodybuilding e in Italia c’è ancora molta confusione nel frequentatore generico, quindi anche gli attrezzi vengono messi senza una logica puramente calistenica. Ogni posto che ho visto ha sempre attrezzi diversi, di forme diverse. Bisognerebbe farsi una mappa e fare 3 esercizi in uno, 2 nell’altro eccetera, a seconda delle proprie esigenze. Assurdo. Così è stato per il pilates. Il vero pilates deve avere i macchinari (progettati proprio da Pilates, sicuramente moderni ma quelli sono) perché nascono per correggere in maniera riabilitativa problemi posturali, tipo dei tutori. Ma qui in Italia, molti sono esercizi posturali presi da yoga, stretching e tanto altro, senza macchinari. Sicuramente utili per gente sedentaria o simili, ma non si tratta di Pilates, anche se il nome, quindi il marketing, è quello (quindi ingannevole). Per quanto riguarda la seconda riflessione, in base alle mie esperienze musicali, capisco il ragionamento del voler apprendere dai migliori, e sul campo, ma spesso non è possibile, per questioni di spazio, soldi e tanto altro. Ad esempio Yngwie J. Malmsteen è un eccellente chitarrista, un caposcuola della chitarra elettrica e un talento innato (coltivato con ore di dedizione allo strumento) ma inadatto all’insegnamento. A parte che lui non insegna da nessuna parte, i suoi video didattici sono spesso fonte di ammirazione ma anche di ilarità. Di solito le parti vengono suonate a 2/3 velocità (lento, medio e originale) ma con lui esiste solo veloce e molto veloce. Anche lui, come Paganini, non replica, quello e sul disco è su disco e quello dal vivo è sempre diverso e sul video didattico è diverso a sua volta. Una volta gli chiesero un consiglio sul suonare più veloce e lui rispose: per suonare più veloce, suona più veloce! Oppure per il fatto che suoni un sacco di note a velocità pazzesca, molti gli dicono la frase "less is more" e lui risponde stizzito che è una scemata perché giustamente: more is more! Se non consoci il personaggio ti consiglio il pezzo "Trilogy suite" così capisci meglio il suo approccio e la idea colta ma istintiva, di musica. Stendo un velo pietoso su alcune tematiche dei suoi testi ma intanto in quel giro non se ne salva uno! Spesso licenzia i suoi musicisti perché non lo soddisfano, non riescono a reggere i suoi ritmi. Eppure a detta di molti professionisti tecnicamente è uno dei migliori in assoluto come pulizia, tocco, intonazione, velocità. Meglio affidarsi ad un insegnante qualificato, che conosce benissimo il suo repertorio standard, e che può aiutare a codificare quello che esegue. Una volta raggiunto un certo livello si può andare ad un seminario per fare qualche domanda e sperare di avere una risposta comprensibile. Il mestiere è giusto apprenderlo sul campo, ma ci vogliono prima delle basi solide e un percorso esperenziale di un certo livello, se vogliamo apprendere dai migliori, bisogna essere in grado di essere accettati dai migliori. Cioè, in alcuni casi basta pagare, ma in altri non è quello il requisito fondamentale, ma il merito. Una volta gli insegnanti erano pochi e le richieste molte, e se andavi dai migliori facevi un provino come allievo. Oggi è spesso una questione di prezzo in molte scuole, paghi e ti lasciano il diplomino a fine anno. Ma spesso mancano gli obiettivi e gli ambienti non solo di studio ma di lavoro dalle basi fino ad un livello più alto. Chi ha genitori musicisti è avvantaggiato perché i ferri del mestiere e l’attitudine alla musica ce l’hai in casa. Ci sono anche strutture che danno un imprinting più professionale ma sono davvero poche. Purtroppo se si nasce in contesti alieni ad un percorso è difficile avere i mezzi giusti per fare le scelte più adatte a noi. Se vuoi diventare turnista, meglio che vai a lezione da un turnista. Ma non è così semplice, specie in giovane età, perché per i genitori è un grosso investimento di denaro ma anche di tempo. In più devi avere il know how per saper scegliere l’insegnante che sai che è di valore perché affermato come professionista ma anche come insegnante. D’altra parte una volta si pagava il maestro di bottega per insegnare ai figli un mestiere (spesso era anziano e quindi si faceva aiutare di fatto dai suoi dipendenti ma anche futuri concorrenti insegnando un mestiere che da li a poco non avrebbe più svolto lui). Per fare il cuoco, partivi da lavapiatti e poi a sbucciare e preparare il cibo (anche per prendere manualità, velocità e precisione) e poi piano piano a seconda dell’impegno, del talento e del saper coltivare conoscenze di poteva diventare chef. Ma ovviamente chi iniziava da una famiglia già pratica aveva un’altra marcia, chi nasceva in quel contesto lavorativo poteva puntare prima a viaggiare per perfezionarsi, e tutto in età molto basse. Ma non era scontato il successo e molti rimanevano nel medio basso livello. Se arrivi da contesti privilegiati, ovviamente, le porte si aprono più facilmente e puoi fare una carriera più imprenditoriale che manuale (vedi molti chef o produttori musicali, ma anche critici d’arte e altro spesso in TV a fare tutto tranne il loro mestiere….) Negli ultimi anni è tutto falsato, a partire dal rapporto umano ed empatico. La scena musicale si è appiattita, quella underground c’è ma non si vede e nei ristoranti si sentono tutti chef e paghi cifre assurde un piatto di pasta che puoi fare anche a casa tua... In conclusione, la via dell'insegnamento e dell'apprendimento non hanno regole fisse in teoria, ma per ottenere certi risultati ci sono pochi percorsi tutti simili per qualsiasi disciplina. Ci sono regole che chiunque vuol raggiungere quel livello, e lo ha raggiunto, le ha rispettate, magari adattandole a se stesso. Sono regole auree, percorsi formativi talvolta non scritti, dettati più dall'istinto o dal saper cogliere l'attimo che dalla ragione. Ma anche saper quale treno prendere (il famoso treno che non passa 2 volte) e se lo si prende bisogna anche saperci stare su quel treno, avere i requisiti e sapere anche quando è il momento di scendere o stare attenti a non essere fatti scendere di forza alla prima stazione. Ma ci sono realtà dove il treno passa ma non si ferma, e in altre dove non sanno neanche che quel treno esiste. Sono stato un po' lungo ma in questo particolare momento della mia vita fatto di continui bilanci questi video sono ulteriori punti di riflessione (che faccio quotidianamente). PS a proposito di Sincronicità, Cefalù è a mio avviso legata al testo di Sinchronicity II dei Police anche se lì in realtà parla di un lago scozzese. Se un giorno parleremo di persona ti dirò il mio punto di vista.

Sono completamente d'accordo, come puoi fare anche un sito bellissimo ma se dopo non è pratico da navigare, i bottoni non si vedono, le persone non sanno dove andare, ecc...non ha senso. Uguale per il copy e tutto quanto. Sostanza > apparenza, sempre.

Carissimo...... Vederti a Cefalù, sei un grande, se parti da Palermo ci prendiamo un caffè in aeroporto, sarebbe un onore, ti scrivo in privato, buona permanenza ;-)

Grazie

Questo tuo video ha suscitato in me parecchie riflessioni che mi piacerebbe condividere con te.. ma sono troppo lunghe per un commento su RU-vid.. hai una mail a cui potrei scriverti? Tra l'altro mi sono iscritta per due volte alla tua newsletter ma non ho ricevuto nulla neppure in spam... A presto!

...come i docenti all'università che non sono mai stati in un'impresa e insegnano cosa fanno le imprese 🤣...poi la rraltà è un macello di scarse capacità e competenza soft e hard ad ogni livello con dipendenti che si devono sostituire a manager bebè...🤣

Iacopo, tu consiglieresti ad un freelance (copywriter, social media manager, ecc.) di tutelarsi con un contratto di collaborazione nei confronti del cliente o sei del pensiero che se si portano buoni risultati è sufficiente per convincere il cliente a proseguire nella collaborazione?

Cefalù?