Perché insegnare è il più bel lavoro del mondo. Rispondo ad un hater - Parte 1 

Ciao Andrea! Sono felice che anche tu condivida gli spunti che ho cercato di far emergere da questo video. Sono fermamente convinta della grande potenza e meraviglia dell’insegnamento (ma tu, che ormai frequenti il mio canale da parecchio, già lo sai). Un caro saluto, a presto! PMR

Ciao Giorgia! Grazie per il tuo commento, che mi ricorda ancora una volta quanto l'insegnamento sia un lavoro splendido. Un caro saluto, PMR

Be', attacca annunci e fai ripetizioni a gruppi di studenti.....

Ciao, aggiornamenti? Insegni? Superata la paura? Gli adolescenti giudicano, sì. Gli adolescenti cercano il confronto, sì. Spesso non conoscono le buone maniere, certo. Inoltre gli adolescenti sono… adolescenti. Ti ritrovi a dover dimostrare di sapere alla perfezione e oltre la tua materia cercando di ottenere la loro attenzione e anche dei risultati con poco o nessun lavoro domestico perché, diciamocelo, moltissimi non svolgono i compiti a casa. Insegnare è veramente dura. Io sono esausta a fine mattinata. Non c’è lavoro migliore per me. È come se un attore avesse dovuto prepararsi per anni per uno spettacolo difficilissimo di fronte a una platea di 20/35 persone che vorrebbe essere ovunque tranne che lì 🤣 Chiamami masochista, ma io entro a scuola con largo anticipo sempre con il sorriso ed esco -stremata- sempre con il sorriso. Io ho fatto una scelta quando ho iniziato ad insegnare. Ho scelto di amare tutti i miei alunni in modo incondizionato. Questo li frega perché non potranno mai dire né fare nulla che possa svalutarli ai miei occhi perché ho razionalmente scelto di amarli incondizionatamente.

Condivido pienamente la tua idea! PMR

@@PaolaMartinaRegiani Certo! Io, per dire, non sarò mai insegnante.

esatto, insegnare dovrebbe accendere un fuoco e non riempire un vaso, come disse non so chi. il sistema scolastico, ruolo, concorsi, precariato, sostegno, così come procedure, regole, programmi, materiale didattico, non vi è dubbio alcuno che sia una macchina infernale, vecchia farraginosa e tragicomica da rivedere in toto. sarai d'accordo con me (nn insegno ma sono a contatto con uno di voi) putroppo anche la scelta degli insegnanti però dovrebbe essere un setaccio severissimo attraverso le quali maglie si dovrebbero far passare coloro che decidono tale mestiere. non basta laurearsi a pieni voti, pretenderei il numero chiuso per insegnare oltre ad una selezione durissima basata anche sulle capacità umane e psichiche. vivo con una persona che insegna, una persona pessima, ma non la sola, classica insegnante 1.500 al mese netti, dal lun al ven, 30 ore settimanali, da metà giugno ai primi di settembre in ferie ma che osa parlare del suo lavoro in termini di quante ore mi tocca fare (c'è gente che di ore se ne lavora anche 12 come medici, lavapiatti o camerieri ed alcuni anche malpagati) voglio lavorare sotto casa perché devo farmi 40min. di viaggio (dentro Milano!! dove viviamo 40min è nulla, lei si fa solo metro ed un bus) nei fine settimana lavoro (falso è accaduto un paio di volte in due anni) dovremmo essere pagati di più (prima di voi ci sono contratti da fame vera, donne delle pulizie che prendono 5euro netti orari anche se in regola e che di ore ne fanno 8!!) lavoro tutto il giorno (falso alle 15 tutti i giorni è in casa) lei...la tipa non ha scelto di insegnare perché le piaceva ma perché le conveniva, perché ho il posto fisso, mi sono sistemata, faccio l'indispensabile. la tipa, da che condivido casa con lei, ha usato il termine "assemblamento" al posto di "assembramento" "avvallato" al posto di "avallato" e quando io, con garbo ma in modo diretto, la invitai a correggersi, ricevetti come risposta - non ti permettere sono un insegnante, ho una laurea, non devi dire a me come si parla - umanamente parliamo di una persona per la quale chi ha una qualsiasi laurea merita un riconoscimento economico superiore a chi invece pratica un mestiere, una che se fa due ore in più si danna per tutto il giorno urlando contro il governo italiano bastardo, una che giudica colleghi e colleghe da come si vestono, una per la quale, se hai tatuaggi e sei pieno di piercing non farai mai strada nella vita e di certo di droghi. qui... a Milano dove la cocaina la prendono alcuni dirigenti in giacca e cravatta. tra di voi c'è chi si spende realmente votato al divulgare la conoscenza, le nozioni, ma anche ad essere di aiuto dove le famiglie non lo sono. alcuni di voi si accorano per i propri alunni, non ne parlano in termini di buono, cattivo, capace, stupido, svogliato, primo della classe. ti parlo di una persona, la tipa, che non ha 50anni (la mia età) ma appena 38 ad oggi e 34 quando ha iniziato. non sono tutti come lei NO ma ci sono e sono TROPPI. gli insegnanti italiani (vecchi e giovani) tolti coloro che amano il loro lavoro e che quindi non se ne hanno a male per le mie parole, loro che sono capaci, perspicaci e centrati psichicamente, umanamente validi.. beh loro insegnerebbero anche se il posto non fosse pubblico. I restanti sono dei parassiti nevrotici ed impreparati, che destano il mio sdegno ☹️ per questo non basta una laurea ma servono doti umane

io sono un ragazzo di 19 anni, il mio scopo é quello di riuscire a diventare un giorno insegnante di diritto ed economia politica. A scuola non eccellevo, avevo una media discreta-buona eppure io ho sempre trovato bellissime persone intorno a me. Certamente ci sono sempre quelli che per qualche ragione ti disprezzano o ti ostacolano, ma (almeno per me) sempre in misura molto minore rispetto alla gente che mi rispetta e mi segue. Secondo me il problema molte volte non sono gli altri ma come tu stessa/o ti approcci alla vita e guardi le cose. Non credo di vivere in un mondo di cybermen altrimenti preferirei non insegnare, credo invece di vivere in un mondo di persone umane le quali (tutte indistintamente) hanno passioni ed emozioni e starà anche all'insegnante stesso, riuscire a far coltivare ed esprimere al ragazzo queste passioni. Detto questo io non faccio lettere e ho scritto in velocità per cui probabilmente ci saranno errori grammaticale ma quello che importa credo sia la sostanza di un testo.

@@gabrielbenatti1985 evidentemente non hai colto il succo di ciò che ho detto! Detto ciò, e con poca voglia di discutere a distanza di un anno, ti auguro un percorso meraviglioso! Buona giornata e buon proseguimento

Ciao Daniele! Ti ringrazio molto per la tua gentilezza. Spero sia davvero come dici tu! Un caro saluto, a presto! PMR

Riguardo al punto 8, vorrei dire che secondo me è proprio triste che un insegnante non abbia più un prestigio sociale. Chi insegna da nozioni che permettono di alle nuove generazioni di pensare e in qualche modo di aiutare il Prossimo a scoprirsi. Bisognerebbe spiegare che la conoscenza e la cultura servono per essere persone migliori e non a fare denaro. Il professore deve comprendere il suo ruolo e amarlo e la società dovrebbe dare più importanza a questa categoria mettendola comunque alla prova periodicamente. E il resto delle persone dovrebbe smetterla di snobbare questi lavoratori. È un problema della società odierna, dove studiare un minimo è visto come un obbligo e quindi noioso.😕

Ok, credo che tu debba cambiare lavoro.

@@amberfur5750 io credo che tu dovresti limitare la tua imbarazzante sicumera

Ciao! Premetto che io resto sempre un’eterna ottimista, perciò questa lista non mi spaventa. Ogni lavoro ha il proprio rovescio della medaglia; io però del mio al momento vedo soprattutto i pregi. Sui lati negativi, dobbiamo lavorarci tutti come categoria. Un caro saluto, PMR

Ciao Maria Concetta! Speriamo ormai di poter lasciare la didattica a distanza tra i ricordi, ma dal tuo commento sono certa di poter trarre qualche spunto interessante per nuove videolezioni. Per questo ti ringrazio! Ti auguro una buona serata, PMR

Nonostante io sia molto giovane, ritengo che se si ha la passione ed il sogno di intraprendere una strada, bisogna farlo. Non importa quanto si venga a dire che "si farà la fame" o quanti sacrifici bisogni fare per svolgere un determinato mestiere, chi ha dedizione e una pura voglia di insegnare, che abbia il coraggio di lasciarsi alle spalle ciò che convenzionalmente sarebbe la scelta più sensata, che poi, di fatto, la scelta più sensata, è fare ciò che si spera e sogna di fare, solo così un lavoro viene svolto davvero bene e riesce a dare i suoi frutti, perché si esenta dalla superficialità. Parlo da studentessa: solo chi ama questo lavoro è in grado di trasmettere qualcosa agli studenti, tutto il resto è rumore bianco, polvere che passa, abbiamo bisogno di insegnanti che ci diano veramente qualcosa oltre che delle nozioni da imparare a memoria! Si faccia avanti, lasci il suo porto sicuro, si metta in mare e abbia il coraggio di farla salpare quella sua nave, vedrà che è molto più solida di quanto pensa.

Se non si rischia non si può avere fortuna. La fortuna aiuta gli audaci, quindi buttati.

Conosco la sensazione di insoddisfazione! L’ho provata quando dopo la triennale ho iniziato a lavorare in ufficio. Il lavoro era bello, ma sentivo che mi mancavano i libri, mi sentivo incompleta e che quel lavoro, seppure a tempo indeterminato, bello, in un’azienda solida, banca e assicurazione, non faceva per me. Così ho ripreso a studiare. Mi sono iscritta alla specialistica e ho dato gli esami da non frequentante. Ho persino vinto una borsa di studio per i miei voti e all’estero di nuovo, quando ho cambiato lavoro, sempre a tempo indeterminato ma inerente ai miei studi, di nuovo non ero felice. So cosa significa alzarsi la mattina e dover affrontare un lavoro che ti sta stretto, che sentì che non ti appartiene. Mi sono di nuovo lanciata nel vuoto: ho rassegnato le dimissioni, sono tornata in Italia e mi sono buttata nel l’insegnamento. A quel punto mi sono sentita completa, in pace e al mio posto. Non sei obbligato a vivere una vita infelice, che non ti appartiene! Io ho studiato di notte, sul treno, al bar prima di entrare in ufficio, poi in pausa pranzo, di nuovo sul treno e dopo cena. È il periodo che ricordo con maggiore passione perché è stato lì che ho ripreso le redini della mia vita. In bocca al lupo!

Ciao Francesco. Spero tu sia riuscito a raggiungere il tuo sogno ❤

calma,per sposarsi bisogna essere in due ;-)

ahahahah ovviamente!

Ciao Gianluca! Sono felice che tu abbia apprezzato la videolezione. Un caro saluto, PMR

Ciao Mariachiara! Che bel video che mi hai chiesto! Eh, purtroppo me ne rendo conto anch’io… e a torto, perché in realtà il docente di sostegno è un collega davvero prezioso! Sarò felice di esaudire la tua richiesta nelle prossime settimane. Un caro saluto, PMR

@@PaolaMartinaRegiani grazie!

Certo! Dovrai sostenere gli esami per maturare i crediti richiesti per la classe di concorso che ti interessa :)

@@tizianolavorini9315 Grazie mille per aver risposto! Mi era sorto questo dubbio dal momento che, cercando le classi di concorso inerenti a filologia moderna, della classe di storia e filosofia non ce n'era neanche l'ombra...

No, purtroppo la laurea magistrale in filologia moderna non consente di insegnare storia e filosofia.

Ciao Angelo! Vedrai che i tuoi bambini ti trasmetteranno tanta grinta e felicità. Ciascuno di noi ha un carattere differente, ma i bimbi a questo di certo non badano:) Non scoraggiarti e tieni alto il buonumore! Un caro saluto, PMR

@@PaolaMartinaRegiani Grazie collega, mi permetto di chiamarti così, meglio se allontaniamo queste paturnie. Meglio.

Beh, a saper correre in moto "solo" come Rossi penso che tutti farebbero la firma...

Thank you! Bye, PMR

Ciao Luca! Sì, mi sarebbe piaciuto molto ed è ancora un aspetto che mi provoca una certa tristezza... Un caro saluto, PMR

Credo che tu abbia toccato un aspetto molto affascinante della professione docente. Ti ringrazio per lo spunto! Un caro saluto, a presto! PMR

Ciao Giuseppe! Grazie per il tuo bel contributo! Un caro saluto, a presto! PMR

Ciao Paola! Sono felice che siamo d’accordo. Un caro saluto, a presto! PMR