Perché Roberto Bolaño è il più grande scrittore per il ventunesimo secolo | Holden Classic 

Illuminante

🙏🏻

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Il problema di DFW non ha mai riguardato direttamente il successo. Soffriva di depressione clinica fin dall'adolescenza. Sulla differenza tra l'anedonia scaturente dal successo ingratificante e l'ineffabilitá della depressione clinica vi é un intero rabbrividente capitolo in Infinite Jest, dove viene paragonata la melancolía di Hal alla torrida situazione mentale di Kate Gompert.

@@albertodedominicis2495 interessante. Grazie, mi hai dato una buona ragione per rileggere (almeno in parte) IJ!

Dovrebbe essere di Goethe

A

Aqqqqa

Perché? Puoi elaborare?

@@marb8117 Leggi o rileggi le prime pagine de I detective selvaggi, ti rispondono Arturo Belano e Ulises Lima.

@@foscoemile7717 Lo farò quanto prima. C'è per caso nelle prime pagine un riferimento al tipo di visione che Bolãno ha della scrittura, o dell'insegnamento della stessa? Più in generale la mia curiosità rimane, se avrai voglia di rispondervi: è l'intervento di Lagioia ad essere secondo te vomitevole, o la Holden in generale? E se sì a entrambi, per quali motivi, rispettivamente? Non conosco troppo bene la scrittura del primo né la didattica della seconda, ma il tuo sembrava un commento troppo sferzante per me non essere caricato da ragioni precise. Almeno spero!

@@marb8117 A Lagioia non rimprovero niente, se non di essere in parte (purtroppo per lui) un uomo di potere; non mi stupisce che un luogo antiartistico come la Holden lo abbia scelto per parlare del rivoluzionario Roberto Bolaño. Si tratta comunque di un buon saggista e il suo testo in appendice a L’ultima conversazione è interessante, sebbene non sempre esatto. Quanto alle scuole di scrittura in generale, il discorso sarebbe troppo lungo e complesso e non sta a me farlo. Mi limito a copiare un passo di quelle prime pagine dei Detective: “Fino ad allora ero stato solo quattro volte al seminario e non era successo niente, dico per dire, perché a ben pensarci succedeva sempre qualcosa: leggevamo poesie, e Alamo, a seconda dell’umore, le lodava o le polverizzava: uno leggeva, Alamo criticava, un altro leggeva, Alamo criticava, un altro ancora leggeva, Alamo criticava. A volte Alamo si annoiava e diceva (a quelli di noi che in quel momento non stavano leggendo) di criticare anche noi, e allora noi criticavamo e Alamo si metteva a leggere il giornale.” Spero colga l’ironia. Poi arrivano Ulises Lima e Arturo Belano - i realvisceralisti! - a salvare il poeta Garcia Madero da quel luogo infernale.

@@foscoemile7717 Ho colto l'ironia e il senso più ampio del discorso. Starà a me ora farmi un'idea sulle scuole di scrittura, Lagioia, e soprattutto Bolaño. Grazie per lo spunto!

Al minuto 1:30 dice che è l'edizione Sellerio :)

Sellerio

Potevi dirlo anche senza essere polemico. Nicola Lagioia non sa che Nicola Di Bari è famoso in Sud America. E allora è ignorante. Piano con le parole.

@@OmbrelloSdegnoso mi sembra che Lagioia sia pugliese, mi sembra che stia parlando di Sudamerica, mi sembra che si ritenga un intellettuale, mi pare che sia quasi tenuto a sapere che Nicola Di Bari è un mito in sudamerica

@@wuwv-m8h no, non è tenuto, sei un isterico

Eh?

Ma io credo di si

😂

Qualche consiglio?

Già Nabokov vola moolto più in alto..

Invece a me è ciò che più ha affascinato.

Gennaro Cerbone . Ne sono sicuro

@Cannibal Studios il mio commento non è un ora e mezza di lezione. Può e deve scadere facilmente

perché, qual è il problema?

pius stefo Perché? Da quel che ricordo Foster è il cognome della madre

Lennon oppure John Winston Lennon sicuramente non Winston Lennon