Video interessante, sapevo poco e niente su questo personaggio ma lei mi ha fatto incuriosire e mi ha reso più colta riguardo la sua storia. Consiglio questo video a tutti gli amanti dei libri, si adatta a ogni genere.
Non conoscevo questo personaggio e la sua storia, mi sono documentato vedendo la playlist e l'ho conosciuto. Devo dire che sono rimasto molto colpito sia dalla storia che da lui, anche se il problema non viene risolto. Interessante lasciare il finale aperto e non conclusa, un'ottima mossa da parte dell'autore. I disegni mi sono piaciuti molto. Penso che inizierò a comprare dei fumetti nei mercatini sul Piccolo Ranger. Il signor Giannelli ha proposto una classifica: secondo me io penso che Super Text, che io vidi, prende come voto 6,5, Zago invece 7-, Lex Wuever 7-, Dylan Dog 8, Nathan Never 8,5, il Piccolo Ranger 7. Questa è la mia classifica. Grazie per il video, le auguro una buona giornata.
Buongiorno, finalmente vedo qualcosa sul Piccolo Ranger. Una storia semplice, carina dove lo sceneggiatore si muove su una specie di fantasy e interessante il finale dove Kit decide di non continuare più le indagini. Concordo con thomas sul finale aperto. Anche se i disegni sono del 1972 sono molto carini. Interessante la classifica del signor Gianelli e di Thomas, ora io dico la mia posizione, Dylan Dog 9 Natan Never 8 Zagor e il Piccolo Ranger 7 Supertex 7- Legs Weaver 7-.
Carissimo Frankie, mi permetto di chiamarti così perchè dopo tutti i video di Giò (Le nuvole di Anakyn) che ho visto posso dire di conoscerti un po'... Sono anch'io un appassionato del Piccolo Ranger che leggevo fin da piccolo e di cui ho comprato di recente la ristampa completa IF edizioni, visto che di albi originali me ne sono rimasti ben pochi... Il numero 100 Lost Valley però lo conservo ancora ed è stato tra l'altro uno dei primi fumetti Bonelli che ho letto da bambino: forse per la trama, forse per le pagine a colori, forse per la mia tenera età di allora, la storia mi coinvolse molto e mi inquietò anche abbastanza per il finale! Insomma lo considero una delle pietre miliari delle mie letture fumettistiche. Ad ogni modo devo dire che, a mio parere, le migliori storie della serie sono quelle della fascia 100-200 anche se in verità gli ultimi numeri ancora non li ho letti tutti... Complimenti comunque per il video, molto piacevole da seguire. Un caro saluto e alla prossima! Giovanni
Ciao Giovanni, non c'è problema e concordo completamente con te! Serie interessante in modo trasversale nei vari generi. Dal 100 al 200 siamo davanti a un PR completamente cambiato rispetto al passato in fase di grande maturazione grazie alla entrata in campo di Decio Canzio come sceneggiatore. Non sono da sottovalutare quelle successive a Decio Canzio. Una buona serata e alla prossima!
Buongiorno le dico la mia classifica Legs Weaver 7.5 Dylan dog e Natante Never 7- Piccolo Ranger 6.5 Super Tex 6+ Ringrazio il signor Gianelli che ha lanciato quest'idea. Una buona giornata.
Ce lo avevo (compravo tutti i n. 100, a partire da SuperTex 😅. Comunque credevo che parlassi del n. 100 settimanale a colori, che, non so come è dalle altre parti, ma qui a Sanremo ( anzi, in tutta la provincia di Imperia) non è proprio uscito!!! 😡😡😡
Mi permetto di rubare un altro piccolo spazio perché mi è venuta un'idea. Perché non fare una classifica dei migliori "centenari"?Ognuno dei commentatori potrebbe dare un voto a ciascuno dei "centenari" presentati. Alla fine si potrebbe stilare una classifica ed eleggere il migliore. Potremmo chiamarlo:il più "classico centenario".Inizio io a cimentarmi: darei 10 a Sclavi-Stano/Dylan Dog e a Vigna-De Angelis/Nathan Never; 6,5 a Lavezzolo-Gamba/Il PIccolo Ranger; 6+ a Bonelli-Galleppini/Tex, a Nolitta-Ferri/Zagor e 6 - a Mignacco-Palombo/Legs Weaver.I motivi di ogni voto si possono ricavare dai miei commenti a ciascun video.
@@-Cate Molto bene. Non perdiamoci gli altri video e votiamo anche gli altri "centenari". Alla fine della presentazione dei "centenari" il nostro conduttore farà le medie dei voti (una fatica, penso, piacevole) e comunicherà l'esito del vincitore. Alla prossima.
La storia sinceramente non mi entusiasma. Credo che siano ben altre le storie che hanno reso grande “Il Piccolo Ranger”: nettamente migliori, per me, le altre presentate in questo canale (video “Il Piccolo Ranger 1-2” e “Il Piccolo Ranger Tributo”),con temi estremamente attuali e interessanti. Non vorrei che “Il Piccolo Ranger” soffrisse di quello che spesso definisco il “mal dei centenari” che affligge Tex: il fatto,cioè, che le storie pubblicate sui centenari siano di caratura nettamente minore delle altre. Qualche parallelismo,infatti, tra questa storia e il numero 100 di Tex (cf. il mio commento al video “Tex n.100)”) lo vedo: l’azione che primeggia rispetto ai contenuti (e ai sentimenti, che caratterizzano molte delle vicende del personaggio di Andrea Lavezzolo), l’attenzione alla forma e al confezionamento del prodotto (colore e ambientazioni) piuttosto che alla sostanza della sceneggiatura. A questo proposito, sembra quasi che Lavezzolo si diverta a “imbrogliare” il lettore (mi si passi questa espressione da non prendere alla lettera). Costruisce tutta la storia, molto rocambolesca, su un mistero che, di fatto, resta tale: il lettore rimane non solo a bocca asciutta (tanta fatica per nulla, verrebbe da dire) perché non viene svelato alcun mistero, col risultato che la storia appaia priva di senso (e per me lo è), ma forse resta anche deluso dalla resa di Kit Teller che, alla fine, senza alcun motivo decide di rinunciare ad approfondire la sua ricerca. Una decisione istintiva, che fa un po’ a pugni con la tenacia che caratterizza il giovane protagonista, e una soluzione sbrigativa che evidenzia la superficialità della storia, rincarata dalle avventure cui vanno incontro i nostri, slegate fra di loro e in rapporto alla storia in generale. Il rischio, temo, è che lo sceneggiatore si è sicuramente divertito (anche un po’ sadicamente) a creare questo “pathos” al lettore per poi sgonfiarlo; il lettore, forse, un po’ meno una volta arrivato alla fine della storia. Ma Lavezzolo è un genio, e ai geni si perdona tutto.
Ciao Andrea, sicuramente ci sono moltissimi episodi del Piccolo Ranger interessantissimi entrando in generi anche diversi. Essendo un centenario Lavezzolo ha sintetizzato la tematica. Ciao!
@@ceraunavoltailclassico1180 Non mi pare gli sia riuscita molto bene. Può capitare quando si vuole mettere troppa carne al fuoco. Ma, ripeto, Lavezzolo è un genio. E solo un genio può tentare di toccare simili vette. E anche se non ci riesce, gli va riconosciuto il merito dell'azzardo.
Se devo dire la mia I primi 70 80 sono scarsi , sia come storie ma soprattutto come dialoghi , veramente infantili , letti a 15 va bene , però nn hanno retto il passare del tempo , poi però le storie sono migliorati e anche i dialoghi , il periodo che mi piaceva di più era l' ultimo Un discorso a parte meritano le copertine ,sono strabilianti
Ciao Roberto, grazie per il tuo commento. Concordo con te. Ma parliamo degli anni ''50. Lavezzolo doveva produrre un fumetto in ambientazione western ma diverso dai classici e qui entrano tutte le sue idee dei romanzi d'appendice di allora. Discorso diverso à l'arrivo nella testata di Decio Canzio che stravolge totalmente la testata rendendola afferente ai suoi tempi in senso positivo. Poi altri sceneggiatori (Decio con l'impegno in Bonelli non riusciva più a sceneggiarla) fino all'episodio conclusivo di Sergio Bonelli che fa una scelta chiara: approfondire Mister No a discapito di di Kit Teller. Bisogna anche dire che gli episodi del Piccolo Ranger essendo trasversali in vari generi non erano semplici da produrre. Per le copertine concordo con te. Ciao e alla prossima!