Mega rispetto per Lucci, per ciò che ha fatto, che fa e perchè dimostra d'avere un pensiero cosciente, una lucidità e uno spirito critico. Comprendo ciò che vuole dire riguardo al rap (vecchi/nuovi), in parte sono d'accordo ma in parte credo vada oltre con l'analisi razionale della cosa. Sicuramente certi nomi più "datati" non potranno avere il bacino d'utenza di uno Sfera Ebbasta (cito lui per renedere l'idea), però io credo che per cambiare ulteriormente le cose, in Italia dobbiamo SMETTERLA di essere così "drastici" o rassegnati al fatto che certi artisti non potranno mai essere riconosciuti ad un livello più alto. All'estero, anche in Europa, il rap non lo ascoltano solo i ragazzini. Lo ascoltano anche gli adulti. Se vai ad Amsterdam trovi i 40 che si ballano De La Soul e Young Thug nello stesso club. È vero che da noi, abbiamo sta cosa per cui "non ci crediamo abbastanza", perchè non valorizziamo l'arte e non la reputiamo come una cosa seria, per cui a una certa età "devo mettere la testa apposto e smettere di vivere come un ragazzino". Ma è solo uno stato mentale ragazzi. Inoltre, molti "vecchi ascoltatori", si stanno riavvicinando al genere, perchè in fondo sta cosa non te la togli di dosso. Vedo anche molti ragazzi giovani che sono appassionati del rap, che vogliono sentire le barre, che fanno barre da paura e non è vero che non vogliono sentire i contenuti; È vero che i social hanno diminuito la soglia di attenzione, ma ci sono anche giovani super in gamba e se una cosa ti arriva, ti arriva. Prendete Ele A... C'è gente forte che sa rappare raga, magari sono più "pop" ma Anna rappa da paura, Baby Gang (può piacere o no) ma rappa, c'è un pezzo sulla galera che mi ha fatto commuovere. 8blevrai, pure il figlio di Morandi per quanto l'abbiano preso per il culo, rappa, è pulito, non fa il gangsta del cazzo, fa il suo, Sacky, ecc... Ce ne sono tanti altri, senza che stia qui a fare mille nomi. Soltanto che alcuni sono giovani, magari sono ancora un po' presi da certe merdate dell'età, ma dategli tempo santo dio, non facciamo l'errore degli anni 90 in cui si tirava merda a tutti (non sto dicendo che Lucci l'abbia fatto). Vi ricordate Tormento nei 90? "Le mie puttane vestono Moschino ecc..." Restafestagangsta? Parlava di filosofia? I Lyricals? Non lo dico per tirare merda, ho massimo rispetto per questa roba, è per dire che nel tempo certi artisti sono cresciuti, maturati, sono diventati più seri, accadrà anche ad alcuni ragazzi di oggi. In ritardo come sempre, anche in Italia, si stanno fondendo i suoni più "Boombap" e "Trap", per cui si arriverà sempre di più a sentire sempre più dischi alla Dave East, col rap street ma anche con l'autotune. Raga, da tempo ormai, nei dischi americani si è fuso tutto. Sullo stesso disco di Rick Ross c'è B.M.F. con Styles e Sixteen con Andrè, Kanye che lavora con Havoc, Pop Smoke e Fifty, Dave East e Premiere, Young Thug, J. Cole & Travis Scott, ci sono mille misture diverse, non c'è più distinzione tra rap, trap, drill... Sta cosa italiana di etichettare tutto, è RAP, è MUSICA. Parte dell'arte è anche il marketing che non capisco perchè sia un termine così schifato in Italia; Il marketing se fatto con creatività, è una figata. Ho molta difficoltà ad esprimere scrivendo, ciò che ho in testa a riguardo, mi piacerebbe parlarne, aprire una discussione, ci riflettevo anche giorni fa con alcune persone (serie) del rap. Io credo che molti della mia generazione e dintorni, portino dentro ancora qualche strascico della mentalità di un tempo, per cui non ci credono abbastanza, perchè ci hanno abituati a credere che l'arte non è un lavoro serio. I ragazzi di oggi spesso vengono criticati ma ne conosco molti e santo dio, sono molto meglio dei 30enni e 40enni che conosco per molti aspetti, in primis: si fanno molte meno seghe mentali su cosa è giusto fare e non fare, su Dio, sul sesso, ecc... Fanno quello che gli piace. E, complice anche la viralità delle informazioni, sono molto più "imprenditori", si organizzano, si mettono insieme, non cazzeggiano, costruiscono team, etichette, ecc... Ripeto, non sto dicendo che un Lucci, un Rak, un Kaos, un Tormento o che ne so, possano avere una cassa di risonanza alla Sfera o Baby Gang, o Ghali o Rondo... Però iniziamo a fare pulizia di certi paletti mentali e creiamola sta fetta di mercato che già si sta creando! Bisogna iniziare a mettersi insieme, siamo tutti innamorati di sta roba, c'abbiamo una certa età e ancora ne stiamo parlando, per cui significa che ormai è talmente dentro che non ce la leveremo mai più. Meno pippe, ragionamenti, ego, faide e purismi stile 90s e creiamo situazioni professionali, apriamo un dibattito ma non alla Place 2 Be, tra vecchi incarogniti che sputano veleno (non me ne voglia nessuno), ma tra persone che hanno voglia di costruire. Cazzo, in Italia siamo quasi 59 milioni, non siano tantissimi ma nemmeno pochi. I mezzi adesso ci sono per creare network, etichette, strutture... E vero, ci sono i figli, famiglia, lavoro, impegni e problemi, molti di noi sono ignoranti o un po' bruciati, ma molti di noi hanno anche studiato nel frattempo, sono diventati professionisti in qualcosa e questo qualcosa la possono portare nella musica. Che poi si sbagli a pensare SOLO alla musica. La musica è un veicolo, una vetrina. In parallelo si può guadagnare anche da altro e, se non ci riesci a campare, magari ci arrotondi dignitosamente e sei felice perchè fai quello che ti faceva impazzire da ragazzino che tanto dobbiamo tutti morire, tanto vale morire con ciò che ci piace. Aggiungo una cosa in merito ai giovani che fanno un disco, che hanno hype e poi magari rimarrano senza lavoro e si troveranno nella merda: ma perchè, noi 30, 40enni che magari ci siamo fatti il culo nei bar, call center, cucine, davanti a un Mac, stiamo messi meglio? La maggiorparte dei 30, 40 enni che becco in giro sono precari. Per cui sti cazzi. Uno ci prova. Se poi a sti ragazzini andrà male amen, andranno anche loro a fare altro, di certo meglio averci provato che aver sputtanato il mondo del lavoro accettando di lavorare per 5€ l'ora al call center. Scusate il pippone, io amo sto genere e la cultura, ci ho dedicato quasi tutta la vita e ci ho sofferto pure io, specie per le mafiette tipiche italiane che non ti fanno passare. Mi piace sto format, è genuino, quindi mi scatena delle riflessioni e da cosa nasce sempre cosa. Un abbraccio a tutti, ho sentito così tanto rap romano che ormai mi sembrate parenti! 😁 Pace.
grazie per questo tuo super e prezioso contributo. si è vero, sarebbe da parlarne ma verrebbe un dibattito infinito, quindi va studiato bene e strutturato per dare quel valore aggiunto che merita l'argomento, la musica, la società, il rap.. tutto. grazie davvero, ho stra apprezzato il tempo e il cuore (ti si legge) che ci hai dedicato 🙏🏾❤️ spero apprezzino tutti i nostri lettori 😊 Valo
@@A4RecordZ Ciao, hai ragione, scritto così di getto apre tanti cassetti con tanti argomenti e sotto argomenti. È uno spunto, andrebbe certamente creata una struttura. Poi scriverne e discuterne sono due cose differenti. Ad ogni modo, grazie a te (e a voi) per la risposta altrettanto di cuore (che si sente), apprezzo moltissimo anche io la sensibilità e l'educazione, così come la genuinità del format e che gente presente da tanti anni, finalmente abbia un canale "contemporaneo" nel quale raccontarsi e raccontare uno spaccato di vita nel quale ci rispecchiamo in tanti. Ogni bene. ❤🔥🦁
Se sta barba e sul palco sai che il palco inaccessibile inguaribile romantico se scrivo scrivo un cantico e se canti mo, mi gratto per che sono scaramanticooo💪🏻💪🏻👀
Brindiamo alla salute del naso scultoreo de Lucci che è degno d'esse giudicato ex parte nonché probabile motivo della sua scelta di utilizzare il rap come mezzo espressivo. Del resto; da grandi poteri derivano grandi responsabilità. :D :D Buona Pasquetta PolaRoip keep it up
Grande lucci ai tempi de quarto blocco mixtape , delle murate in giro pe roma che beccavo i pezzoni lucci e me fomentavo bene , massimo rispetto per te 💣
quando Lucci parla di "quale musica ti vogliono far piacere i canali" mi viene in mente un romanzo che si chiama "Musica Unica". Chissà se l'ha letto pure lui.
