Potatura Olivo Leccino recuperato dopo anni di abbandono 

Salve Michele, grazie per il commento positivo!

Salve Vicente, grazie per visualizzare i video e per la domanda. No, nella maggior parte delle piante che poto non pratico la potatura a vaso policonico. L’ho studiata partecipando a corsi di formazione e gare e l’ho applicata sulle piante. Ho visto che su alcune varietà la risposta è stata positiva (es. Leccino, pendolino), ma altre varietà non rispondevano affatto, mentre le vedevo molto produttive se potate in maniera differente. Oltretutto su piante con una struttura completamente diversa dal vaso policonico (la maggior parte di quelle che poto) per portarla a policonico si doveva ridurre drasticamente la produzione, e anche dopo l’intervento di riforma i risultati in termine di produzione non mi sono sembrati così soddisfacenti. Per questo motivo non mi sono fermato e sono andato oltre, cercando di studiare sia da bravi potatori locali, vedendo come portavano a frutto varietà che col policonico non rendevano, sia da agronomi, libri e potatori della Spagna. Ad oggi nella mia potatura applico un mix di tutte le tecniche e consigli che ho appreso adattando il tutto soprattutto al contesto in cui mi trovo (struttura della pianta, sesto di impianto, irrigazione, tipo di terreno, sistema di raccolta, varietà, ecc.)

Ciao. La tua spiegazione mi sembra molto ragionevole. Lo terrò a mente. Saluti e grazie mille@@PotaturaOlivoItalia

@@VicenteRLlobet grazie a lei, un saluto!

@@PotaturaOlivoItalia peccato che siamo lontani. La penso esattamente come te. Ho applicato il policonico su piante di 30 anni impalcate basse e va bene, ma sulle secolari impalcate alte e con molto legno vecchio e branche orizzontali, fortunatamente mi sono adattato con il metodo spagnolo e qualche principio del policonico

Salve Michele, grazie per il commento. Le consiglio di visualizzare il video: ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE-Gw1bPCSM5IQ.htmlsi=6cp5jLgBPTD2u9eK per maggiori chiarimenti riguardo il sistema di potatura spagnolo.

Salven, innanzitutto grazie per il commento. I tagli sono volutamente molto rasi per eliminare le gemme sottostanti. All’interno non ci sono ancora rami proprio perché il primo intervento é stato poco invasivo e come si mostra, sono stati effettuati tagli mirati per far partire germogli nuovi nei posti desiderati.

Quasi tutte le varietà di olivo hanno il legno così duro che non rende necessario lasciare un moncone come si fa sugli alberi da frutto e la vite. Il taglio corretto si fa sul collare, quando invece si vuole eliminare una biforcazione o una secondaria per stimolare la fuoriuscita di gemme e rinnovi per poi eliminare completamente la branca, bisogna eliminare più gemme possibili, sacrificando il taglio.

Ciao Gianpietro, grazie per il consiglio. Cerco di fare le riprese al meglio ma stando da solo sono pur sempre video amatoriali.

Ciao Nicholas, il sesto non é stretto, un po’ irregolare, alcune più larghe altre più strette ma non scende sotto il 6x6. Senza potatura l’olivo assume la sua forma naturale di globo accumulando molta legna strutturale. Con questo intervento si é riusciti già a portarlo ad una altezza accettabile. Grazie per visualizzare e commentare.

@@PotaturaOlivoItalia per tua esperienza, che sesto di impianto consigli?

@@nicholasp3033 la scelta del sesto di impianto dipende da molti fattori tra i quali: Scopo della piantagione (vendita olive, produzione olio familiare, vendita olio, vendita olive da tavola), zona, esposizione, tipologia di suolo, disponibilità di manodopera, pluviometria/irrigazione. Io per parare personale guardando la direzione in cui sta andando il clima sarei più propenso per sesti largh, non sotto il 7x6/7x7 (hanno meno fabbisogno di acqua) con varietà tolleranti alla siccità. In caso si voglia accelerare l’entrata in produzione mi giocherei la carta del sesto dinámico con rimozione di una pianta si è una no nell’interfila: es 7x3,5 che diventa 7x7 oppure 8x3 che diventa 8x6, 8x4 che diventa 8x8.