Detto sinceramente? Sono una persona che basa molto il peso politico di ogni scelta. Quando però si entra in un campo tecnico quale l'approvigionamento energetico, il quale ricade senza dubbio sulla nostra economia e quindi anche sulla vita di tutti i giorni, bisognerebbe fare un passo indietro sui propri ideali politici.
Il discorso è un po' sconclusionato e dimostra una certa ignoranza politica: il progressismo, nonostante il nome, non si basa sull'idea di progresso e di miglioramento fattuale delle condizioni di vita delle persone, ma sul neomarxismo e, in particolare, sulla scuola di Francoforte e sulle teorie critiche di razza e di genere. Proprio per tale motivo rifiuta la crescita economica, rifiuta la ricchezza, rifiuta il progresso tecnologico e scientifico: questi sono prodotti del capitalismo borghese e bianco che devono essere distrutti ed eliminati. Da qui si spiega il loro (finto) ambientalismo decrescita e pauperista, il razzismo anti-bianco, l'odio per gli Stati-Nazione (cosa che, in maniera preoccupante, ha oramai conquistato coloro che si definiscono in maniera ridicola di centro e liberali) e le politiche a favore dell'immigrazione.
Sembri dimenticarti che c'è stato un Referendum nel 2011 che sancisce il divieto di ereggere qualsiasi cosa simile ad una centrale nucleare sul suolo italiano. Ciao ciao 👋🏻
@Bryan13777 Non c'è stato un referendum nel 2011 e non c'è nessun divieto a riguardo. La Costituzione non prevede "un referendum". A livello nazionale prevede solo il referendum abrogativo [art. 75] ed il referendum costituzionale o confermativo [art. 138]. Come previsto ad es. dall' art. 75 della Costituzione c'è stato un referendum abrogativo nel 2011. Il quesito referendario andava ad abrogare e a tempo limitato i commi 1 ed 8 dell' art.5, della LEGGE 26 maggio 2011, n. 75 . L' Italia dal 1957 fa parte dell' EURATOM e dell' IAEA. Firmò 2 trattati internazionali che però vennero rattificati, dall' Italia nel 1957. E di recente 2020 è stato approvato il DECRETO LEGISLATIVO 31 luglio 2020, n. 101 . Esso ha attuato la direttiva 2013/59/Euratom. Il titolo IX di questo decreto-legislativo riguarda gli impianti nucleari, comprese anche le centrali elettronucleari.
Seconda parte. Per quanto riguarda il referendum abrogativo consiglio anche la lettura del Titolo II ed I, della legge n. 352 del 1970. Ci sono norme del Titolo I che valgono anche il referendum abrogativo. La Corte Costituzione con la sentenza n. 31 1981, bocciò una richiesta di referendum abrogativo perchè andava in contrasto con il trattato EURATOM. Poi la proposta di legge di iniziativa popolare, che hanno lanciato quelli nel video, è prevista dal comma 2 dell' art. 71 della Costituzione. Ed è anche prevista dal Titolo IV della legge n. 352 del 1970.