Naturalmente come al solito resto a disposizione per qualsiasi chiarimento alla mail info@antonellogiudiceandrea.it Possiamo fare due chiacchere sul gruppo Facebook www.facebook.c... È venire a trovarmi sul mio sito www.antonellog...
Come sempre sei un grande, nessuno si sarebbe preso una gatta da pelare così grande, ma tu con la tua capacità e la tua altissima professionalità te la sei presa e hai portato egregiamente a termine il progetto. Complimenti sei sempre il migliore, il più onesto e il più capace che io conosca. Penso che ci sentiremo presto. Un carissimo saluto
Parlo per esperienza personale avendo montato una Panasonic monoblocco da kW 9. Quando nel display si legge la temperatura di 20 °C in realtà ce ne sono circa 18 in ambiente. Per non parlare dei COP che a mio avviso sono abbastanza generosi. Per il resto ho scelto questa PDC, che scalda radiatori in ghisa con temperature di mandata di circa 35 °C, dopo aver visto i tuoi video. Mia moglie, cintura nera di freddolosità, non si è mai lamentata e sono già trascorsi 3 inverni.
Bellissimo video! complimenti! mi da un sacco di fiducia visto che sarà la pompa di calore che installerò a casa mia! (T di progetto -11 ma in realtà si arriva a -6 per pochi giorni all'anno!)
Ciao Antonello, questa testimonianza dimostra che spesso è importante avere delle chiare motivazioni per raggiungere gli obiettivi che sembrano impossibili o difficili, in questo caso avevi qualcosa da dimostrare e questo ha permesso di raggiungere il risultato. Purtroppo l'obiettivo di molti non è far vincere il cliente e l'ambiente ...
Ottimo video Antonello, mi piacerebbe sapere nelle giornate più fredde quanti kw consumava nelle 24 ore e il cop medio dei 6 mesi invernali. E i metri quadri da scaldare. Grazie
Bravissimo, come sempre! Grazie per questa testimonianza sull'importanza di un corretto dimensionamento e di scegliere gòi impianti con intelligenza. La casa di quanti mq è? O meglio, quanti mc? Grazie
Buona sera Antonello, si parla quasi sempre di dimensionamento per riscaldamento . Per il raffrescamento suppongo valgano gli stessi principi di calcolo del riscaldamento ma vedo che i Fancoil in raffreddamento rendono leggermente meno (ulteriormente meno se considerata la potenza "sensibile"). Nel mio caso, volendo riscaldare e raffrescare circa 100 mq con una Aquarea monoblocco da 7 kw (zona climatica D), oltre a mettere fancoil maggiorati rispetto alla singola necessità e utilizzare diametri generosi dei tubi (3/4" sulle mandate e 1 1/4" dall'unità esterna), meglio considerare una maggiorazione anche della potenza della PdC? Se hai tempo puoi dedicare un tuo video specifico sull'argomento? Ho visto che se ne accenna nel video dell'installazione al sig. Morselli ma non nello specifico. Ti ringrazio anticipatamente e ti faccio i complimenti per l'impegno nella divulgazione di un argomento sconosciuto a molti pseudo professionisti.
Buon giorno Antonello, solo per chiederti se ti e mai capitato di installare una pdc con impianto a pavimento gestito con termostati su ogni stanza. La pdc riesce a gestire una zona sola esempio un bagno ? sarebbe bello un video ove dai la tua valutazione su fattibilita di gestione di un impianto del genere. se si puo fare e se conviene . Grazie x i tuoi video sempre molto esaustivi 😊 buona giornata
Sempre il top. Il problema lamentato è secondo me legato al limitato valore del "fattore di ripresa" (visto il valore della potenza della PdC) e di conseguenza occorre più tempo per portare la casa in temperatura. A questo punto mi viene anche un dubbio: non è che la 5 Kw sia derivata dal modello di potenza superiore con la semplice limitazione software della potenza massima? Poi una curiosità: col nuovo impianto mi dici la sezione dei tubi sulle linee montanti e su quelle verso i radiatori?
Però la pdc soffre molto di più a temperature un po' più alte. A temperature così basse l'aria è talmente secca che non ci dovrebbero essere grossi problemi di umidità e quindi di formazione di brina sulla batteria. Sulla questione della curva di potenza della pdc in funzione della temperatura, con compressori in R32 non dovrebbe essere così ampia (io ho guardato le schede tecniche di Daikin, e a -7 dovrebbe essere attorno al 15% se non ricordo male), però i rendimenti chiaramente sono bassi. Sicuramente se non arriva il metano e si può mettere fotovolatico è la scelta migliore, non capisco il motivo per cui qualcuno sconsigliasse il full-electric 😅Col metano andrebbe fatta un'analisi dei costi. Altra questione è la dimensione dei radiatori perché sicuramente occupano tanto. Poi va anche detto che le temperature critiche ormai le hai qualche notte all'anno, e ad aprile non riscaldi già più, quindi anche in un'analisi costi-benefici effettiva probabilmente vincerebbe l'elettrico. P.S. in realtà il motivo per cui qualcuno sconsigliasse full-electric è chiaro: finché si tratta di vendere (progetti e macchine) in località dove si può tranquillamente raddoppaire la potenza rispetto al carico termico perché tanto ormai la pdc modula fino al 10% e tanto metti il volano termico va sempre tutto bene. La progettazione fatta nell'ottica di efficientare realmente l'edificio sotto il profilo energertico (e ambientale) invece non piace, sia perché costa di più come tempo impiegato a progettare, sia perché si rischia di sbagliare.
Ottimo risultato, ma la cosa più interessante sarebbe stata vedere mc di una stanza e relativo radiatore e/o dimensionamento radiatore con delta T di 20°C. Video da completare a mio avviso.
Ma è il video stesso che presenta un caso a sè, e andrebbe presentato nel dettaglio... Se ogni elemento del radiatore scambia X calorie con delta di 20°C e la stanza disperde X calorie, sarebbe stato interessante vedere le dimensioni di sto termosifone e capire dove è stato posizionato, perché spesso il problema è proprio quello, trovare lo spazio. E infatti alcuni passano a impianto a pavimento,... tu compreso... 😅 Con 4kWp o la casa è molto piccola, o disperde molto poco con cappotto, o ha un radiatore bello grande, o ha un sistema di riscaldamento ausiliario... Quale tra queste, resta un mistero.
45° in mandata con PDC, domanda è il suo modo di lavorare? O dovrebbe lavorare il bassa, .35°? Sarei interessato a sapere in inverno pieno che consumi di corrente ha per avere 20° in casa con termo
Ciao Antonello, una casa in pietra e una analoga in muratura con il medesimo isolamento e ovviamente alle stesse condizioni di temperatura esterna, quale è che disperde di più? Vi è molta differenza?
La pietra tipicamente ha una conducibilità termica più elevata della muratura in laterizio, quindi disperde di più. Va però considerato che di norma le murature in pietra sono anche più spesse (almeno il doppio), e quindi su certe tipologie di pietra la dispersione potrebbe addirittura essere minore (col tufo ad esempio, ma anche con certe pietre calcaree). Comunque avendo gli spessori e cercando la conducibilità in letteratura è un calcolo molto semplice, se lo chiedi a chatgpt probabilmente te lo fa. Però per calcolare il carico termico devi considerare anche altri fattori (dispersioni alla T di progetto, incidenza ponti termici alla T di progetto, e ventilazione). Per definire la pompa di calore devi anche tener conto degli apporti gratuiti, e se l'abitazione è raffrescata devi procedere al calcolo dinamico (almeno orario) del carico termico estivo e tener conto della potenza di eventuali deumidificatori con batteria di condensazione ad acqua fredda prodotta dalla pdc.
Buongiorno Antonello.. se è una seconda casa, il dimensionamento non è corretto... non posso lasciare il cliente al freddo due giorni e senza acqua calda( il serbatoio era a 19 gradi).
Se devi entrare in casa lo sai già che devi accendere la pdc prima, mica aspetterai l'ultimo momento. Ho parlato della prima messa in funzione in assoluto e su una casa appena ristrutturata, non è sempre così. Sono muri da 50 cm di spessore hai idea di quanto calore serve a scaldarli? . Non importa il dimensionamento è una questione di inerzia negativa. P. S.. Il serbatoio era spento perché la casa era ancora vuota, diversamente l'acs ha sempre la priorità sul riscaldamento
Le idee chiare le deve avere il proprietario della casa.. deve essere consapevole che per far il weekend deve accendere il riscaldamento il mercoledi😂 Internamente alla macchia è presente un flussimetro per misure la portata d'acqua verso l'impianto di riscaldamento?
@giorgiopellegatta8131 ho paura che ti manchino un po' le basi della termodinamica ma cerchiamo di sopperire: qualsiasi involucro è un contenitore di energia termica, di conseguenza qualsiasi casa dalla più alla meno coibentata nel momento in cui si raffredda deve recuperare il calore che ha perso nel momento in cui non è stata riscaldata. Non c'entra nulla la questione della pompa di calore è l'inerzia negativa della casa che deve essere combattuta. La scelta di lavorare a 35 gradi è legata semplicemente una questione di efficienza, quei radiatori dimensionati in quel modo danno la stessa quantità di calore di un radiatore dimensionato in maniera tradizionale che lavora a 55-60 gradi. Poi ripeto impara a leggere bene le cose perché ti ho già scritto che i due giorni di tempo ci sono voluti perché la casa era nuova appena ristrutturata mai abitata ti è più chiaro adesso?
Grande come sempre, l'altro giorno ero da un cliente, ed in casa ha il classico impianto ibrido copia e incolla fatto con il 110, io curioso ho voluto dare un'occhiata al sistema ma non ho trovato l'accumulo, come è possibile? il cliente mi ha risposto sono i sistemi nuovi non serve, allora funziona sempre la caldaia a gas,dico io o sbaglio??
È un caso molto simile al mio, anche se nelle mie condizioni sarà più dura installare una pdc. Sarei molto curioso di conoscere quanti kWh termici abbia richiesto l’edificio in questa situazione anche solo nel mese di gennaio. La cosa top sarebbe proprio conoscere il proprietario, avrei moooolte domande. (Purtroppo siamo dovuti ricorrere disperatamente al pellet, vista la poca fiducia nelle pdc nella mia zona).
Ho visionato lo storico delle temperature di Alta Gerola. Se ipoteticamente, avessi dovuto scegliere una PDC, del tipo "senza iniezione di vapore" del marchio che conosco, avrei valutato una Nimbus 80. Diciamo che è una zona fredda, ma non ancora "esclusiva" delle "iniezione". Ma niente fotovoltaico?
Ecco perché in una casa non coibentata non mi fido a mettere una PDC, per l'inerzia termica negativa , ho aumentato la superficie radiante dei termosifoni, ho impostato la caldaia a condensazione a 50°, temperatura impostata 19° con scarto di 0.5°, H24,il confort non è migliorato si percepisce sempre freddo . Prima la caldaia lavorava a 65°, e la azionavo solo quando tornavo a casa alle 18 fino alle 23 e 2 ore la mattina con temperatura ambiente 16.5. Lasciandola accesa H24 a bassa temperatura di mandata ho consumato oltre il 30 % in più che a tenerla a bassa temperatura. Se non si ha il cappotto e tetto coibentato le basse temperature sono in costo enorme .
@@joefritz1632 le caldaie a condensazione sono progettate per la lavorate anche sotto i 40 ° , ma i termosifoni non sono adatti. Quindi dico ,se la mia casa ha i termosifoni per scaldare l'ambiente e non posso rifare da 0 ilio appartamento per mettere il riscaldamento a pavimento,perché devo essere obbligato ad installare un generatore che non funziona su quell' impianto?
Interessante, io ho una seconda casa in montagna: 800mt di altitudine, la vedo dura senza caldaia a gas a meno che di non comandare il riscaldamento da remoto ed attivare il riscaldamento con 2-3 giorni di anticipo rispetto all'utilizzo previsto della casa.
@@antonellogiudiceandrea ho scritto un dato indicativo. Quello che intendevo dire è che con la sola pompa di calore è impensabile di arrivare a casa e accedere il riscaldamento ed avere casa tiepida in 5-6 ore come avviene con la caldaia a gas completamente spenta finché si è assenti.
Il punto non è la caldaia o la pdc ma la quantita di calore scambiato, che dipende dalla temperatura di mandata e superficie di scambio. Il trucco è saper gestire questi due parametri
5 месяцев назад
@@antonellogiudiceandrea eccerto! Ma la caldaia in pochi minuti fa girare acqua a 60° nei termosifoni indipendentemente dalla temperatura e umidità esterna ed in 5-6 l'ambiente da 3-4° arriva a 16-17° quindi arrivando in zona la mattina alla sera la casa diventa abitabile. Con la pompa di calore la vedo dura se non ovviamente sovradimensionandola enormemente solo per fronteggiare l'accensione con la conseguenza probabile di dover passare al trifase oppure rimanere in monofase ed installare una batteria di accumulo (ricaricabile da rete) che possa contribuire a fronteggiare i picchi di potenza superiori alla disponibilità di potenza della rete. Ovviamente l'aggiunta del fotovoltaico sarebbe l'ottimizzazione del tutto. Ma essendo una seconda casa la spesa non si ammortizzerebbe mai.
Non è corretto, l'impianto è stato dimensionato per il fabbisogno termico dell'immobile. Visto che l'immobile aveva un fabbisogno termico di 4 kW non serve a nulla dagli eventi perché non riuscireste a scambiarli e questo indipendentemente dal tipo di generatore. L'unico vantaggio della caldaia è quello di lavorare ha del Tatì più alti e di essere più rapida a raggiungere la temperatura di Target. In questo caso però i radiatori sono dimensionati per lavorare a 33 gradi quindi non ci sono sostanziali differenze Per quanto riguarda la velocità della messa a regime dell'impianto. Quindi in buona sostanza la differenza di tempo per raggiungimento della temperatura ambiente tra una caldaia una pompa di calore sull'impianto dimensionato per lavorare a bassa temperatura è trascurabile
Bah io non ci credo . Termi a 40 gradi in casa parzialmente coibentata ? Ma che termi hai messo grandi come pareti intere ? 0 gradi esterni non è tanto in quel contesto . Vorrei vedere a - 10 gradi cosa succede . Almeno potevi mettere una pompa geotermica. Avrei insistito per consigliare un sistema radiante .
Tutte le informazioni che mi chiedi sono nel video e i numeri non mentono, poi naturalmente sei libero di credere quello che vuoi. Io ho decine di impianti che lavorano a 32 /33 gradi di mandata. Basta usare le schede tecniche e sapere fare i conti. Gli 0 grandi erano ai primi di novembre immagina a gennaio...... Il geotermico sarebbe stato inutilmente costoso visti i mq della casa e la resa total capacity della pdc che mi garantisce comunque potenza costante.
@@antonellogiudiceandrea Perche' per quanto tu sia bravo fare i conti(ci sono software che fanno tutto ora) la coperta è corta e se tiri da un lato si accorcia dall' altro. La superficie radiante deve essere paragonabile ad un pavimento per avere una resa simile. Certo puoi aumentare un po' la pressione di esercizio e/o le portate ma i miracoli non li fa nessuno. Poi tu parli di efficiente cop 4 a 0 gradi... certo bella macchinina ma in montagna 0 gradi sono in autunno ma fai vedere il cop a -9 -10 gradi. Ricordati che in ingegneria si studia in primis il worst case non il best case per dare garanzie di funzionamento. Poteva fare un radiante a soffitto si puo' fare ovunque: la legge da la possibilita' di abbassarsi fino a 260 cm in questi casi. Poi le soluzioni a pompa di calore per i contesti ove c'e' molto freddo ci sono da decenni perche' inventare soluzioni inconsuete quando in norvegia si usano le pompe geotermiche che danno una reale stabilita' di efficienza a temperature molto basse? Poi se uno deve accendere 2 giorni prima per avere caldo in casa ... non la venderei come una soluzione del 2024.... Capisco che se uno ha dei limiti di spesa cerca di di ridurre ... ma io taglierei sulla pompa di calore che si puo' sempre cambiare e non sugli impianti che certo non si cambiano ogni giorno. Io avrei fatto entrare in testa al proprietario questo, onestamente.
Credo che tu avresti dovuto guardare bene il video prima di esprimere un commento lì ci sono tutte le motivazioni. Comunque a differenza di quanto tu possa pensare Io ho decine di impianti che lavorano a 32 gradi di mandata su termosifoni anche a casa mia sono passato da radiatori a radiante e sinceramente non ho avuto grandi differenze sui consumi proprio perché la mandata era simile. Poi parli di superfici di scambio senza tenere conto dei diversi deltaT di lavoro dei due sistemi....... Purtroppo c'è ancora una vecchia scuola secondo cui il radiatore lavora solo ad alta temperatura e per mia fortuna visto che così io lavoro di più 😉 Hai fatto una gran pappardella parlando di ingegneria quando poi non riesci nemmeno a capire che è normale che una casa nuova coi muri freddi le 0° esterni ci impieghi due giorni a prendere temperatura. Quella pdc a - 7 esterni e 35 di mandata ha un cop di 2.8 di molto superiore rispetto a una caldaia a gpl (ho anche postato la scheda tecnica bastava leggere). Radiante a soffitto? Al piano superiore abbiamo 2.4 m di soffitto. Scrivi pensando di sapere tutto ma in realtà stai esprimendo opinioni senza raziocinio. Ma va bene cosi