Pensa tifare una squadra sì di alta classifica ma non così tanto vincente, e quando hai 15 anni (se ora ne ha 22 nel 2016 ne aveva presumibilmente 15), ovvero nell'età in cui si è propensi a legare maggiormente ai giocatori singoli, arriva nella tua squadra un attaccante che, infortuni a parte, fa minimo 20-25 gol a stagione, rimanendo nella tua squadra per tante stagioni, sposando completamente il progetto seppur a budget moderato rispetto alla diretta concorrenza e probabilmente concludendo lì la sua carriera. È assolutamente comprensibile che Ciro Immobile sia un idolo assoluto per un tifoso laziale della sua età, e anche mettendo da parte il tifo stiamo parlando di quello che è di gran lunga il miglior attaccante italiano della sua generazione, fin troppo bistrattato per la sua carriera in Nazionale non brillante (per usare un eufemismo), ma Ciro Immobile ha vinto 3 volte la classifica cannonieri di Serie A e supererà la soglia dei 200 gol in Serie A, sono decisamente pochi ad averlo fatto.
Strategia sbagliata da entrambi al dinne 20, andavano dette una marea di squadre tedesche stando lontani dall'Italia. In Italia, mettendoci pure la B ha segnato veramente contro chiunque, in Spagna ha segnato poco ma ha fatto mezza stagione facendo poco più di 10 partite quindi non ha giocato manco con tutte, in Germania è stato un anno e ha segnato poco quindi la probabilità che abbia giocato ma non segnato contro una tedesca è alta
@@peppinosassi1907 ma figurati, mai guardato nessuno dei due. Mi piace però la capacità di criticare un calciatore da quasi 200 gol in serie A e 15 in Nazionale, sulla base di una narrativa ridicola che si è creata. Un po' come quando si discuteva Messi in nazionale perché non era decisivo, come se fosse il singolo a dover vincere un trofeo o fare i gol per tutti. Mi fanno sorridere certi commenti e ho preso il tuo come riferimento, tutto qui👋🏼