La penso esattamente nello stesso modo, i voti sono perciò più una cosa “soggettiva” e non “oggettiva”. Ho visto persone a diverse sessioni di esame essere preparate e prendere un 22 scarso e subito dopo persone che sembravano essere meno preparate e più scarne nel rispondere alle domande che prendevano 27.
Gli esami specialmente quelli orali sono ampliamente influenzati dalle cosi dette ''botte di culo'' o hai studiato tutto in modo perfetto e maniacale oppure devi solo essere fortunato che ti chiedano le cose che sai meglio, l unico modo per evitare la cosa è chiedere ad ogni persona tutti gli argomenti haha
Io penso che bisogna sempre fare il meglio e impegnarsi con serietà..poi dopo tutto questo avere la fortuna di trovarsi al posto giusto, al momento giusto con la giusta persona che ti valuta ,in poce parole avere fortuna! !Condivido i tuoi consigli!
Ti faccio I miei complimenti. Sei una ragazza intelligente ed hai davvero una mentalità che tutti dovrebbero avere. Siamo bombardati di giudizi e abbiamo sempre il timore di valere quello che gli altri ci attribuiscono ma siamo noi stessi che ci diamo un valore, attraverso quello che facciamo. Grazie per questo video gradevole da sentire e rivelatorio per qualcuno che ne avrà sicuramente necessità.
La vita è un'esame continuo e quindi non vale assolutamente nulla il voto....L'essere umano è in continuo sviluppo a sua insaputa...Quindi il progresso non dipende dal titolo ma dalla mentalità creativa di miglioramento generale usando i mezzi a disposizione. ☺
È stato interessante ascoltare le tue parole. Io non ho ancora esperienze universitarie perché sto frequentando l’ultimo anno di liceo, però sono certa di iscrivermi a matematica a settembre ed è sempre utile ascoltare qualcuno con più esperienza. Grazie ✨
Eccezionale video! Sottolineo la parola che hai usato: performance! Il voto non valuta la persona, non valuta nemmeno la preparazione, ma la performance. Oltretutto valutata da una persona sola. Tu immagina ad esempio di sapere il 99% delle domande; se all'esame ti chiede quell'1% che non sai, tu sei bocciato. Solo tu sai che hai studiato tutto il resto, e che sul programma intero ti meritavi un 28 perché a parte qualcosina eri preparato . E lo stesso vale al contrario, come ad esempio quegli sculati che studiano tre cose e quelli sono gli argomenti delle domande: solo loro sanno di aver studiato mezzo programma. Visto che però, vista così, il voto sembra inutile, io ho sempre pensato di darmelo da sola e poi di confrontarlo con quello che ho fatto, sia in base alla performance, sia in base alla preparazione. Mi è capitato con Analisi I: mi sarei data 29 alla preparazione, ma 26 alla performance perché mi ha beccato sulle domande un po' zoppicanti; e infatti quello è il voto che ho preso. Questo aiuta molto a darsi più forza quando il voto non rispecchia le proprie aspettative :)
Ho appena dato la prima parte del mio ultimo esame alla triennale e dopo mesi di studio l'ho passato. La professoressa ha voluto concludere dicendo: "Da come parla sembra che tu non hai passato due minuti al giorno a studiare" (sì, dandomi anche del tu) Al momento ci sono rimasta malissimo, perché non sono nemmeno uscita di casa per tutta l'estate per studiare. Col senno di poi, mi sono resa conto che lei ha fatto un commento a sproposito, parlando come se fossi stata tutto l'anno accademico a non far nulla! E invece, nella sessione estiva sono riuscita a superare quattro materie (alcune divise in più esami) tutti con 30! E aggiungo che questa professoressa ha una sua brutta reputazione e girano voci e storie sui suoi commenti fuori luogo e sul suo comportamento assolutamente indecente agli esami e anche a lezione! Magari adesso sto un po' da schifo ma devo ricordarmi che io non valgo un numero e di certo io non sono l'opinione di una persona che non mi conosce e non sa nemmeno chi sono o da dove vengo o quanto ho faticato per arrivare qui! Grazie mille, mi sono molto rivista nella tua esperienza e sapere che tu stai meglio e ripensi alla cosa con un così bel sorriso mi fa sperare tanto nel futuro ❤
Secondo me invece conta a seconda dei contesti, in Italia una scrematura viene fatta in base al voto, all’estero conta molto meno magari, ma ciò comunque non vuol dire che sia meglio. Lo dico di sicuro da persona che non uscirà magari con chi sa che voto, ma penso sostanzialmente che avere una media alta e laurearsi in tempo possa già dare degli indicatori a chi ti seleziona su capacità ed efficienza. Cioè pensandoci a mio avviso un 110 non può essere paragonato ad un 75 come voto di laurea in termini di profondità di conoscenza acquisita. Che poi la pratica sia un altro paio di maniche è certo, magari il “secchione” non ha doti relazionali con i colleghi ad esempio, ma cosi potrebbe essere pure per il meno secchione. Cioè ogni persona è un caso a se. Detto ciò mi auguro anche io di non venir giudicato solo da un voto, ma ahimè siamo in un periodo storico dove vi è tanta offerta di laureati e poco lavoro, di conseguenza iniziano anche a guardare il pelo nell’uovo i datori di lavoro. Sono finiti gli anni in cui gli ingegneri, le aziende, se li andavano a prendere per i capelli ancora prima che finissero l’università. Conviene comunque viversela senza patemi, imparare bene una seconda lingua,tenendosi un piano B sempre pronto.
Ciao Mery, tendenzialmente hai ragione, ma penso che dipenda anche dalla facoltà. Le facoltà come ingegneria e matematica, o altre comunque con meno concorrenza post laurea, non sono così tartassate sui voti. Io bacio il terreno (e il mazzo che mi son fatta) di aver preso 108 a legge, perché per la mia laurea il voto conta (troppa concorrenza)
Sai cosa se ne fanno, oggi, le aziende o uffici privati di un numero scritto su un pezzo di carta? (Si, pure ai laureati in legge, ci sono persone laureate con meno di 100 che hanno avuto ottimi posti). Basta con sta filastrocca che il voto conta perché (a parte alcuni rari concorsi pubblici) non viene né mai chiesto, né è discriminante (puoi accedere ai concorsi, quasi tutti, tranquillamente, dove il voto non determina preferenze e nient'altro)
forse il mio commento è un po inutile visto che il video è di due anni fa, ho trovato il tuo video molto motivante, studio infermieristica e sono già grandicello giusto ieri ho preso un votaccio in fisiologia che sicuramente mi abbasserà la media, e ovviamente mi è crollato il mondo addosso non perché fosse un esame particolare ma perché volevo un bel voto proprio in quella materia, come un pirla ho accettato il voto e me ne sono pentito, alla fine vista l'età non posso permettermi di tardare molto a laurearmi. Tuttavia questo video mi ha tirato su il morale sentendo i risultati che hai avuto tu (e in ogni caso il voto di laurea sembra non conti molto neanche qui in Italia) in bocca al lupo per il tuo futuro e complimenti per il video
Brava i miei complimenti, i voti non indicano la bravura di una persona anche io la penso così. Io ho concluso la triennale in economia e ora sto facendo la specialistica qualche consiglio? Traneeiship, pensi sia meglio lavorare di già e fare la specialistica contemporaneamente?
Grazie mille per il tuo commento. Il mio consiglio è quello di fare la specialistica e coltivare parallelamente quante più esperienze e passioni possibili. L'università è importante, ma non ti da tutte le conoscenze necessarie nel mondo nel lavoro.
@@MeryGiov penso già di fare un tirocinio curricolare e dopo provare a cercare nel mentre lavoro.. anche perché concludendo la triennale ho sentito un senso di vuoto, nonostante sapessi che dopo avrei fatto la magistrale. Un mio amico pure era in questa situazione solo che lui in quel periodo concluse la magistrale, e mi disse che provava un sensazione come se avesse un burrone davanti e non vorrei trovarmi nella stessa situazione in un domani!
Gennaro Schiano purtroppo confermo. Per quanto ero partita con l idea che mi sarebbe stato bene qualsiasi punteggio, credo che darmi zero punti sia stata davvero una cattiveria.
@@MeryGiov mi dispiace tantissimo. Io ho avuto un'esperienza simile, non ho preso proprio 0 ma 3 punti su 6 e ci sono stata malissimo considerando che i laureandi della mia relatrice, invece, furono premiati con il massimo.
davvero una cattiveria attribuire 0 alla tesi, per quanto possa essere andata male qualcosa dentro anche minimo ci sarà pur scritto, si apprezza l'impegno no?! E che infame docente che non mantiene la parola...
Ciao, guardando il video parli delle tue esperienze lavorative: volevo chiederti, riguardo alle tue conoscenze e competenze che utilizzi tutt'ora, quanto hai dovuto apprendere post laurea e quanto stai utilizzando di cio' che hai studiato in universita'? Te lo chiedo poiche' ogni volta che passo un esame e passa un po' di tempo tendo a perdere un po' i concetti appresi mesi prima, a meno che non si sia trattato di una materia a me affine. Ho un po' di timore, nel futuro, di non poter possedere quelle competenze che potrebbero essere, giustamente, richieste sul lavoro. Potresti dirmi la tua al riguardo?
Ciao 🙂 dipende molto dai lavori e dai settori. Nel mio caso specifico, uso lo 0% delle nozioni apprese all'università. Tuttavia, l'università mi ha lasciato l'approccio logico, la capacità di sapere organizzare il mio tempo e consegnare un lavoro entro i termini, l'elasticità mentale e il metodo. Ma da un punto di vista di nozioni, credo sia assolutamente normale dimenticare dopo un po'. Ti dico che dipende dai settori perché se studi medicina e quando vai a fare il medico non ti ricordi come funziona il cuore, quello è un problema 🙂 in bocca al lupo 😁
@@MeryGiov ti ringrazio per la risposta immediata, sono contento di constatare come il mio modo di vedere l'universita' rispecchi la tua risposta. Vedo gli esami come delle "trappole" o "prove da superare" e non come il votone da dover assolutamente prendere. Ho sempre pensato e continuo ancora oggi a pensare che il vero quid in piu' che ti dà l'università sia quello di renderti in grado di superare delle difficolta', di saper gestire situazioni e di rispettare delle scadenze. Comunque, studio economia 😊
Ho notato una foto dell’ESN dietro, l’erasmus quindi quando credi che abbia pesato nel tuo percorso di vita? Altra cosa che mi fa pensare è che tutte le esperienze “serie” sono state fatte all’estero. L’importanza dell’inglese e di predisposizione alla mobilità oggi forse è la cosa più importante che c’è, durante e dopo il percorso di laurea. Correggimi se sbaglio
Salvatore Fabbrizio ciao Salvatore, perfettamente d'accordo con te! Per quanto riguarda la mia esperienza personale, la cosa che mi ha aiutato di più in assoluto e mi ha insegnato a lavorare è rappresentata dalla foto che hai notato sullo sfondo. Sono stata per qualche anno Tesoriere della sezione ESN di Camerino, ed essere volontario in ESN di predispone e ti prepara alla vita lavorativa vera.
Io sono un malato ho la media del 28/29 e pure voglio sempre di più mi lamento per un 26 due 27 dopo una sfilza di trenta, ciò può mandarti in cirsi a volte.
Questo credo accada perché poniamo su noi stessi delle aspettative altissime e stiamo male se queste non vengono soddisfatte. La domanda che mi pongo è: ne vale la pena?
Abbi pazienza, ma fuori dall'Italia non conoscono nemmeno il sistema di valutazione italiano, dunque è ovvio che non tengano conto dei voti. Io lavoro in Italia a tempo indeterminato e mi hanno sempre chiesto il voto di laurea ai colloqui. Per quanto concerne i concorsi pubblici, spesso essi sono per titoli ed esami (a volte per soli titoli) e il bando stabilisce che punteggio è attribuito a ogni fascia di voti. Comunque le specialistiche non esistono più perlomeno dal 2007 (D.M. 270/2004); credo che tu abbia conseguito una laurea magistrale.
Ciao :) certo, come dicevo nella premessa, avrei raccontato quanto i voti sono stati utili nella mia esperienza personale. Sicuramente esistono altre situazioni, come i concorsi pubblici, in cui sono molto importanti. Ora lavoro in Italia con un contratto di lavoro a tempo indeterminato e nemmeno in questo caso, durante i 3 colloqui, qualcuno ha fatto riferimento o fatto domande sui voti degli esami /voto di laurea. Sí, corretto, Ho fatto la magistrale che a volte, a livello colloquiale, viene ancora chiamata specialistica.
Dipende da te. Se credi che il voto sia ingiusto e tu possa fare di più, rifallo. Se preferisci andare avanti e preparare altri esami, andrà ugualmente bene 🙂
Ciao, mi hai tranquillizzato un botto con questo video però i miei dubbi persistono: a quanto ho capito tu ti sei laureata in qualche facoltà economica o giù di lì, ma per quanto riguarda le persone come me di studi umanistici? Ti spiego, da me c'è un'esuberanza di persone con voti alti e che la maggior parte faranno i professori in qualche scuola, quindi noi dalla media bassa abbiamo possibilità di trovare lavoro non troppo difficilmente? Io penso che molte scuole prendino persone che si sono laureate dal 100 in su quindi noi al di sotto di questa cifra faremo più fatica ad essere scelti? Lo dico perchè credo che nelle tue facoltà più o meno le persone con voti alti e bassi si comparano invece da noi..no. Grazie ;)
Ermac MK ciao :) non sono estremamente esperta nel campo dell'insegnamento ma so che a breve ci sarà un concorso per insegnare e l'unica cosa richiesta è una laurea magistrale + un tot di cfu in determinati campi (in base a quello che vuoi insegnare). Non c'è alcun parametro né sui voti presi a tali esami né al voto di laurea. Poi in base a come va il concorso, ti piazzi in graduatoria. In ogni caso, non credere che l'insegnamento sia l'unica strada possibile per un laureato in materie umanistiche. Nella mia azienda ci sono laureati in giurisprudenza, scienze politiche, lingue... Certo, non lavorano esattamente per quello per cui hanno studiato. Ma, in fondo, il fatto che sei laureato in una facoltà X, non vuol dire che tu sappia fare solo quella cosa X. In bocca al lupo e se hai altre domande, fammi sapere! :)
Io non lo ricordo nemmeno più il mio voto del diploma. 🙈 Un voto mediocre all'esame di stato non di impedirà di fare quello che desideri nella vita 😁 in bocca al lupo!
Non puoi sperare di essere trattata umanamente in una società così intrinsecamente disumana. Spero per te che tu un giorno arriverai a capire che il tuo valore non dipende dalle tue performance.