@@thomastc9875 in realtà è chi si ascolta buona musica che deve andarseli a cercare. Se vuoi trovare roba buona nel mainstream di adesso caschi male, il rap non va più, va il raggaeton/pop alla sfera ebbasta e la drill penosa italiana.
Davvero una bella traccia, senza alcun dubbio. E sì, si intende italiano di seconda generazione, chiaramente, e proprio perché se sei nato qui sei italiano, pochi cazzi. Ma comunque sia, in realtà, in Italia già a livello autoctono siamo figli di millemillesima generazione haha, e questo perché abbiamo tutti delle genetiche differenti (noi meridionali abbiamo in parte genetica nordafricana e mediorientale oltre a quella sudeuropea, ed anche una piccolissima parte subsahariana e derivante dal fatto che è a sua volta presente, sempre in minima parte, in quella nordafricana) per via delle varie colonizzazione e migrazioni subite; un po' per come è avvenuto in tutti i paesi mediterranei e dunque anche in Marocco, ovviamente. Quindi già il fatto che abbiano da sempre spinto Marracash a Milano si può tranquillamente dire che abbiano fatto emergere uno straniero, perché è quello che eravamo, e che siamo, essendo diversi da quelli del nord sia geneticamente che culturalmente. E questo perché il razzismo esiste in Italia, comunque, seppur ad oggi di poco conto e sorvolabile dal momento che è espresso perlopiù da gente poco sveglia, non dalla maggioranza. Per quanto riguarda persone di origini africane che sono diventate famose in Italia non è vero che sta succedendo solo adesso, perché già molti anni fa, cioè negli anni '70, c'era Rocky Roberts ("stasera mi butto" era una delle sue canzoni più famose, l'avrai sicuramente sentita almeno una volta), che era molto amato e supportato, pur essendo di origini afroamericane e infine naturalizzato italiano dal momento che venne a vivere qui. Poi ci fu anche Leone Jacovacci, pugile italiano di origini congolesi che fu campione dei pesi medi sia in Italia che in Europa. Lui subì già un po' più di discriminazione essendo che si parla degli anni '30, e difatti decise di partire dall'Italia per l'Inghilterra ai tempi per sfuggire alla discriminazione, e quando decise di farci ritorno in Italia si fece riconoscere la cittadinanza italiana. Peccato che negli anni successivi, dopo un periodo di riconoscimenti sportivi, ammiratori e via dicendo, venne ostacolato nel pugilato dal regime che ci fu in vigore in quegli anni, cioè il regime di Mussolini in combriccola con quell'altro psicopatico tedesco. Ci hanno anche fatto un film su di lui, Il pugile del Duce. Ma comunque ce ne sono stati anche altri nell'arco del tempo, ed uno più vicino a noi potrebbe essere Johnny Marsiglia (mio compaesano palermitano e scuretto, più del classico siciliano olivastro come gli arabi essendo per metà italiano e capoverdiano) e che è da sempre supportato da chi ascolta rap "old school". Amunì, come al solito mi sono dilungato nello scrivere... Bella, compa'!
Ab il razzismo dipende da dove abiti ; io sono nato in un villaggio in lombardia e essendo di una famiglia conosciuta e rispettata per valori e principii non ho mai vissuto razzismo , se non forse à calcio ma solo per provocazione sopratutto . Invece vedendo intorno à me vedevo gli altri stranieri che erano tratti peggio , o almeno guardati con altri occhi ; detto questo sopratutto quelli del sud sono i più accoglienti e i piu vicini alla nostra cultura maghrebina .
