In ogni storia che si rispetti c’è un antagonista. Omero ha inventato tutte le regole della narrazione, e sorrido quando sento parlare della sua “modernità” o “attualità”. Come se noi fossimo più progrediti in quanto venuti dopo e chi è venuto prima, se ha intuito qualcosa in anticipo, è moderno e attuale come noi. Non ci viene mai in mente che sia lui ad aver inventato qualcosa e che noi siamo moderni grazie a lui.
L’antagonista è chi ostacola il destino del protagonista, il suo compimento. Nell’Odissea è il dio del mare, Poseidone, adirato con Ulisse perché gli ha accecato un figlio, il Ciclope. Ulisse ha dovuto farlo per sopravvivere, altrimenti il Ciclope lo avrebbe divorato insieme ai suoi compagni. Non dobbiamo commettere l’errore di pensare, come si fa oggi, che l’antagonista sia “il cattivo”. L’antagonista è la cartina di tornasole del protagonista, il colore complementare: ne rivela l’autenticità e l’unicità. Minacciandolo, l’antagonista costringe il respiro del protagonista a rendersi autonomo e il suo desiderio a emergere e a definirsi.
In ogni vita c’è un antagonista, sul quale spesso costruiamo un alibi per non vivere, preferendo la paura al dolore di nascere. Ma l’antagonista è proprio colui che ci offre la materia prima di cui sono fatti respiro e desiderio: noi stessi. L’antagonista, a ben vedere, è il nostro miglior alleato. Solo Poseidone, detto da Omero lo Scuotiterra, rende evidente la terra, perché il respiro e il desiderio sono la terra emersa dal mare informe della vita, dal mare di dolore di cui è fatta: trovare la propria forma in ciò che è informe è sinonimo di nascere. Il mare è l’antagonista della terraferma, il divenire dell’essere, Poseidone di Ulisse.
La traccia di oggi è “Red right hand” di Nick Cave & The bad seeds. “You'll see him in your nightmares, you'll see him in your dreams, he'll appear out of nowhere but he ain't what he seems…”
La playlist di “Resisti, cuore” si trova qui: open.spotify.c....
10 сен 2024
