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Rifiuti e inceneritori. Presidio di protesta contro il quotidiano Il Mattino 

Rosanna Carpentieri
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Dopo l'ennesima presa di posizione del quotidiano "il Mattino" di proprietà del Gruppo Caltagirone (azionista di maggioranza dell' ACEA spa noto produttore di inceneritori), attraverso articoli e sondaggi faziosi (www.ilmattino.i... sondaggio www.ilmattino.i...) con i quali cerca di veicolare alla opinione pubblica napoletana l'idea che non esistono alternative alla costruzione degli ecomostri! Niente di più falso!
Il mattino nella sua vergognosa storia di quotidiano pro-lobby, non ha mai ascoltato la voce dei comitati .
Nel caso degli inceneritori, un esempio di controllo attraverso i media. Obiettivo: demolire la consapevolezza, imbavagliare e controllare le menti dei sudditi per costruire gli inceneritori per i rifiuti solidi urbani (rsu).Mai che ci si ponga il problema dei rifiuti industriali, vero affare della camorra e delle lobbies criminali..
E' sufficiente assoldare un manipolo di "compiacenti", poi il martellante, quotidiano assillo dei media farà il resto per sostenere la causa degli amici: Asm Brescia ed Aem Milano(alcune delle società gestrici di inceneritori). E per farlo prendono milioni di euro dallo Stato con "l'illecito" meccanismo dei Cip6. Il Mattino sembra essere il primo tifoso degli inceneritori.
Il 29 dicembre 2012 la testata Il Mattino pubblica on line un sondaggio su cosa vogliamo: continuare a mandare i rifiuti all'estero o nuovi (maxi)inceneritori ? E riporta circa l'80% di si agli inceneritori.
Non si vuole vedere come i maxiinceneritori proposti servono per smaltire anche un milione di tonnellate/anno di rifiuti tossici industriali prodotti in regime di evasione fiscale nella sola Campania ed oltre 500mila tonnellate di rifiuti industriali tossici/anno importati attraverso quegli stessi tir camorristici che già impongono il sovrapprezzo di 30 euro/tonn per il trasporto intranazionale!
I proprietari del Mattino sono imparentati con Pier Ferdinando Casini. Questo il Cda del Mattino: Albino Majore, Gaetano Caltagirone, Azzurra Caltagirone, Francesco Caltagirone, Fabio Gera. Direttore responsabile Mario Orfeo.Il Mattino per "l'emergenza" offre un impeccabile servizio per approfondire il tema dei rifiuti.
Una squadra di tecnici dell'Università degli Studi di Napoli Federico II che rispondono alle domande dei lettori del giornale, lo spazio è di una pagina interna con al centro sempre un titolo particolare.Ecco gli ultras: 9 gennaio 2008 (edizione di Salerno). Lo studio (sull'inceneritore), affidato poi all'ingegnere Vincenzo Belgiorno e all'ingegnere Giorgio Donsì, ha valutato le migliori tecnologie disponibili relative alla ipotesi di realizzazione di un impianto termico finalizzato alla chiusura del ciclo dei rifiuti in Provincia.
10 gennaio 2008, dall'edizione di Salerno, p.35. Giorgio Donsì e Vincenzo Belgiorno, Università degli Studi Salerno, entrambi hanno messo punto lo studio dell'impianto (d'incenerimento). Donsì: bruciare è l'unica strada.
12 gennaio 2008, il Mattino edizione di Salerno, p.33. L'arcivescovo di Salerno Gerardo Pierro: bravo Sindaco avanti così. Si riferisce a Vincenzo De Luca che da anni intende costruire un inceneritore a Salerno. Infatti, nell'articolo, dice Pierro: "[...]la creazione del termovalorizzatore da voi inseguita da tempo, cercherà di risolvere il problema dei rifiuti [...]"
Il 14 gennaio 2008 (p.24 edizione di Salerno), a centro pagina c'è scritto: inceneritori più sicuri di tante fabbriche. Pietro Salatino, ordinario di Impianti Chimici, Università Federico II, un cittadino chiede " [...]ho sentito parlare di nanoparticelle emesse molto pericolose per la salute[...]". Risponde Salatino: "I limiti alle emissioni da un temovalorizzatore sono disciplinati dal decreto 133/2005. Tale normativa ha imposto [...] Si può sostenere che l'impatto ambientale di un termovalorizzatore di nuova generazione correttamente esercito sia estremamente contenuto e sicuramente inferiore a quello di operazioni civili ed industriali con le quali conviviamo quotidianamente".Dalla risposta si intuisce che Salatino non sappia nulla sulle nanoparticelle, poiché non ha risposto alla domanda del lettore.
Martedì 15 gennaio 2008 (p.35 edizione di Salerno). Un cittadino chiede: vorrei sapere che rischi comporterebbe vivere quotidianamente nei pressi di un inceneritore a norma, cioè di ultima generazione. Risponde Eduardo Marinaro, direttore del Dipartimento di Scienze Mediche Preventive: E' fondamentale creare un cdr di qualità. Queste valutazioni sono espresse all'unanimità da tutti i tecnici [...] Insomma chi dovesse passare accanto ad un termovalizzatore dotato di tutti i requisiti prestabiliti dalla legge, assorbirebbe meno inquinanti di un malcapitato pedone che fa una passeggiata al centro.

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7 окт 2024

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Комментарии : 1   
@123must
@123must 11 лет назад
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