A system for the wrapping of a stock of hooks on a tumbler explained by Roberto Accardi. A video supporting the article that you can read by clicking this link:robertoaccardi...
Ciao Roberto!! Per chi usa le tecnosfere invece cosa consigli? Ami legati o braccioli con nodo portoghese tagliati a misura? E come si possono stoccare? Grazie
@@RobertoAccardi grazie Roberto, si avevo già letto ma mi ero dimenticato delle specifiche.. Ti faccio un'ultima domanda, se volessi invece fare scorta di finali con già fatto il nodo portoghese e poi legare l'amo di volta in volta? Cosa mi consiglieresti o sconsiglieresti di fare? Perché di notte perdo la vista e mi resta più semplice legare l'amo più tosto che fare il portoghese!! Grazie per la tua disponibilità
Il problema è che se facciamo il triplo nodo portoghese per poi legare l'amo successivamente, quando mettiamo i braccioli nella ruzzola questi prendono una piega brutta vicino al triplo nodo, quindi secondo me è meglio legare l'amo e stressarsi in spiaggia a fare il triplo nodo così il bracciolo rimane senza pieghe
salve e grazie per il bel video..utilizzo questo sistema e mi trovo benissimo..l'unica difficioltà è per gli ami un po più grandi che mi creano problemi per il poco spazio sulla ruzzola..uso le classiche da 7 cm nei suoi contenitori..come risolvere?
@@RobertoAccardi grazie mille per l'utilità dei video che anche se li rivedo 100 volte mi fanno capire qualcosa in più e mi fanno compagnia.. Il problema delle ruzzole più grandi è la praticità di come contenerle.. Per quelle da 7 ho trovato pratiche scatolette della trabucco.. Cercherò anche per quelle più grandi.. Grazie sempre
Ciao bel sistema davvero complimenti, ma cmq mi viene qualche dubbio sul fatto che restando stivati così gli ami auando li sgrovigli se so stati più giorni arrotolati presenteranno Memoria che dici???
Sì, impeccabile! :-) Il problema è che viviamo in un Paese invaso da tutto ciò che è straniero, se svendiamo anche la nostra lingua, siamo fritti... Di lavoro faccio il traduttore e ti ho proposto due denominazioni italiane per questi tuoi "sistemi". Magari suonano meno accattivanti, ma credo che rendano meglio l'idea di ciò che si tratta. E, ti dirò, se la prossima volta trovi un nome sardo per descrivere una delle tue preziose "invenzioni", te ne sarò immensamente grato. La vostra lingua è meravigliosa!
Ho comprato il dominio .com per rivolgermi ad una utenza più ampia, ma la tua idea di dare un nome in dialetto sardo a qualcosa che nome non ne ha, mi attrae parecchio e alla prima occasione capiterà al 100%. Grazie per l'ispirazione :)