La presenza della rocca a Romano è documentata a partire dal secolo XIII, ma furono i Visconti nel secolo successivo a donarle l’aspetto attuale. Furono sempre i Visconti a sostituire il terrapieno con una cinta muraria intervallata da torri e a concedere al borgo l’autonomia da Bergamo.
La rocca fu sede dei podestà, prima eletti dal Duca di Milano e poi, dal 1428, inviati da Venezia. Dal 1450 al 1475 vi soggiornò spesso Bartolomeo Colleoni, che restaurò l’edificio e fece sopraelevare il grande torrione di nord-est. Nella rocca avevano sede anche le prigioni, una cappella, i magazzini per le scorte alimentari e per le munizioni.
L’edificio si presenta maestoso nella sua forma quadrilatera, con quattro torri angolari di epoche diverse, guardando l’ingresso, alla sinistra si ammira la torre più antica edificata nel secolo XIII e alla destra l’alta torre trecentesca, edificata dai Visconti e modificata dal condottiero Bartolomeo Colleoni con l’aggiunta alla sommità di beccatelli e piombatoi.
Nel cortile, appena all’interno dell’ingresso, a sinistra è visibile l’antica porta della prigione; più oltre si entra nella quadrata Corte Grande, pavimentata in acciottolato. Un ballatoio cinquecentesco in pietra avvolge su tre lati la corte sopra ad esso si aprono alcune finestre quattrocentesche trilobate di epoca colleonesca, e tra esse si ammira un grande affresco con il leone alato di San Marco.
21 окт 2024