Roma Esaurita - ep. 1 Il Circolo degli Artisti 

non sto piangendo mi è solo entrata don’t look back in anger cantata tutti insieme in un occhio

Magari è più roba da 40enni ma dovresti dedicare una puntata al Blackout, vecchia sede di Via Saturnia, dove transitarono i Cure a fine anni 70 e tante band della scena rock e metal anni 80 e 90

L'ho frequentato quasi quotidianamente per 16 anni e nonostante gli ultimi anni fosse diventato un posto bellissimo avevano iniziato a comparire personaggi che non c'entravano nulla con lo spirito del posto e parlo di coatti, pariolini, militari in libera uscita in cerca di guai. E infatti avevano iniziato ad esserci risse varie e aumento a dismisura di buttafuori e quindi per certi versi era finita la magia

Le cose preziose e decisive all'interno della vita non sono tantissime. Ma tutte queste, che siano posti, momenti, cose o persone, rimangono indelebili nella memoria e soprattutto nell'anima di chi deve loro qualcosa, tanto o tutto. È un processo triste e bellissimo fatto soprattutto di speranze e di ricordi, di sorrisi e di lacrime di ogni tipo. Il circolo è indelebile e con lui tutto il bagaglio che porta con se. Come un tatuaggio fatto tanti anni fa di cui non ci libereremo mai. È stato bel viaggio. Grazie per questo lavoro. Sono certo sia solo un inizio.

Che bel progetto! Circolo degli artisti, ma soprattutto Rialto, grandi protagonisti della mia adolescenza 😊

Notti magiche...

grazie mille per aver condiviso un pezzo di vita romana bellissimo :) Da tre anni abito abbastanza vicino al circolo, e non c'è giorno che non passi lì davanti (più o meno volontariamente) per sbirciare da quel buco e farmi venire i lacrimoni.

.. e quella sigaretta me la so’ fumata ovviamente 🤣🤣🤣 Firmato là stage manager 😂😂😂

Spiace un po’ veder “sbolognato” con poche battute il primo periodo del locale, forse quello più importante e significativo. Per la Roma desertica dei primi anni novanta, il Circolo degli Artisti rappresentava un faro per tutte le subculture romane, soprattutto metal ed hardcore. Indimenticabile il concerto dei Carcass del 1994, il primo appuntamento death metal della mia vita, con Asia Argento che faceva stage diving/headbanging in prima fila. Ho ricordi di moltissime altre esibizioni memorabili: Tiamat/Sentenced, Electrocution, Napalm Death/At The Gates e soprattutto Morbid Angel, nell’ottobre del 1995. Ricordo perfettamente Trey Azagtoth fuori dal locale che si lamentava dell’impianto audio. Quella sera risolsero il problema alzando il volume a livelli disumani. La gente scappava con le dita infilate nelle orecchie. Del vecchio circolo ricordo tutto: l’odore di latte fermentato che ti aggrediva appena entravi, il pavimento a scacchi, quasi “lynchano”, l’entrata con il piccolo guardaroba, a destra la sala con l’angolo bar ed il pianoforte (poi portato in Via Casilina Vecchia). Zero svacco, zero cocktail. Solo zines, tape-trading e volantinaggio. La gente andava ai concerti per la musica e per parlare/scambiare musica. Non c’era un giardino dove incontrare gli amici, ma lo slargo sterrato tra Via Guglielmo Pepe e Via Giolitti, che era una zona di degrado assurdo con il Teatro Ambra Jovinelli abbandonato/occupato da tossici e homeless. Quando chiuse la sede di Via Lamarmora finì un’epoca. Agli occhi di chi ha vissuto quella prima, folgorante stagione, quella che é venuta dopo é un’altra storia, completamente diversa. Non voglio giudicare se migliore o peggiore, ma radicalmente differente per spirito e convinzione.

Che nostalgia ...che ricordi... socialità, tranquillità e divertimento puro Dovrebbero riaprirlo... Peccato veramente...

Un colpo al cuore. Tutto vero. Grazie di questo bel servizio.

Ho iniziato a piangere ben prima di aprire il video ❤️

Bellissimo, grazie per averlo realizzato.

🥺 quanti ricordi,quante serate belle, quanto mi manca nonostante ormai i miei 36anni

Appello al dj del Circolo: serve una playlist Circolo degli artisti, parte della mia cultura musicale la devo a quelle serate♥️ comunque, a parte tutto, sarebbe veramente una figata

Fate una puntata sul Brancaleone pre-chiusura? Le mie più belle serate adolescenziali sono conservate lì, nei meandri delle serate dubstep e drum and bass

Grande Plavia! Non sono di Roma, non ho vissuto quel posto, ne ho vissuti altri in altri luoghi… e mi hai trasmesso perfettamente le tue e vostre sensazioni. Bel lavoro, ben fatto ❤️

Quanti ricordi !!!!

Un pezzo di me sta ancora lì dentro

Veramente bello bello, che nostalgia! Brava Plavia!

❤

Meraviglioso.... Emozionante e vero, super complimenti

Ci ho lasciato un pezzo di cuore, grazie davvero per questo video

brava Plavia, complimenti!! Un lavorone!

Mi rivedo appena ventenne al primo Circolo degli Artisti in via Lamarmora, in quella sala dove si fumava e non esistevano i cellulari, i venerdì le serate Reggae e il pub davanti che si chiamava Delirium tremens....Quello per me resta e resterà il vero Circolo ..degno della Roma underground anni '90..poi anni dopo al nuovo Circolo di via Casilina, serate a ballare fino alle prime ore del mattino. sembra essere passata un'era geologica. Spiace per i pischelli di oggi ma posti come questo, il Rialto, il Black out non credo torneranno mai.

la mia casa, ho lavorato come band assistente per 3 anni, anni meravigliosi, unici, poi dal 2005 al 2014 mi sono esibito su quel palco svariate volte una mancanza assoluta per la comunità.

Daje plavia! fighissimo!

Quando quella ragazza di nome Flaviana dice Fish.... non può essere altro che il Fish’n’chips. Gli anni più belli della mia vita

Emozione forte vedere quel grande cancello chiuso con lucchetto. Ho passato al circolo i primi anni da universitaria fuorisede, le prime sbronze, i primi grandi concerti e le prime grandi file che solo una città come Roma ti può insegnare. Ho festeggiato al circolo la mia laurea triennale e tante altre serate speciali. Questo locale, come è stato già detto, era una specie di posto sicuro, di garanzia che comunque, alla fine, qualcosa sarebbe successo. Ricordo le camminate a piedi, col freddo polare all'andata e al ritorno e alcune volte, quando si era troppo ubriachi per usare i piedi... la chiamata al radio-taxi 3570 con quella musichetta infinita d'attesa. Molte serate importanti sono avvenute in questo posto, molti concerti importanti... con tutti i lati negativi che sono stati descritti: la birra che costava troppo e valeva poco, la pizza che c'era e non c'era, le file nei bagni sporchi, l'odore di fumo che restava per settimane e le scarpe appiccicate al pavimento per aver assorbito troppo alcol. Tutto questo faceva parte del circolo, col suo giardino, le sue file ammassati, i suoi biliardini e le contraddizioni che lo rendevano un posto unico. Ha fatto un certo effetto vedere questo documentario e ti ringrazio per il lavoro fatto. Ho 33 anni e vivo ancora a Roma e questo è un pezzo delle mie prime volte in questa grande città che è bella e brutta assieme. Con il circolo sono morti e stanno morendo troppi altri posti: Init, radio caffè, cinema palazzo, black out, il verme, fanfulla etc... questo mi rattrista molto. Non riesco a trovare equivalenti degni, locali che siano aggregazione, cultura, musica e arte assieme . Come diceva il ragazzo del video, ci si è ridotti a cene, pizze, birre con gli amici.. il che andrebbe anche bene, se non fosse che manca un pezzo e quel tassello mancante si sente eccome. Spero vivamente che continuerai a creare questo genere di documentari, così da lasciare traccia di ciò che è stato e magari ispirare una nuova generazione di spazi culturali, capaci di accogliere nuove necessità e desideri con altrettanta passione ed entusiasmo!!!

Ancora le conto le spallate che mi ha dato Kiribiri o le volte che si è fatto gratuitamente leva sulla mia schiena con la sua grazia di elefante perchè doveva fare le sue *azzo di foto ai gruppi che suonavano.. poi una volta ci feci una chiacchierata, era pure simpatico, pieno di storie da raccontare, però ancora mi deve qualche lussazione, e non solo a me. Diciamo che questa parentesi sul Circolo è piuttosto edulcolorata. L'ho frequentato per anni, nella prima e nella seconda sede. Per concerti, non per andarci a ballare. Per quei di via Casilina mai dimenticheremo la birra saponata non proprio a prezzi friendly (la storia del barman di fiducia immagino sia degli ultimi anni.. mesi.. giorni?), quella parete di mura 'viva' che si menziona, era un utile appoggio, quanto grattugia infame ad ogni pogo.. ricordo l'assenza totale di ossigeno nella sala concerti ad ogni sold-out, la puzza di sigaretta sui miei vestiti il giorno dopo (nonostante il divieto di fumo nei luoghi chiusi.. forse solo sul palco non si poteva fumare, ahahah), l'ingenerosità di molti, moltissimi organizzatori del Circolo per tanti gruppi spalla di Roma che aprivano ai 'big', pagati con un pizza margherita se gli diceva bene e un drink a testa se eri simpatico. I sound check dei gruppi spalla erano spesso, spessissimo una corsa di cavalli 'bbòna la prima, tanto non contante un *azzo' per l'ing. del suono in sala di turno. Il cambio palco che doveva avvenire entro trenta secondi, altrimenti ti prendevano a calci la backline. I DJ che venivano pagati e (tant)i gruppi locali/romani ASSOLUTAMENTE NO, proprio perchè di Roma, e quindi 'perchè mai dovremmo dargli un rimborso spese? Anzi che vi facciamo suonare, vi fate conoscere no?'. Peccato che i gruppi spalla dovessero iniziare alle 21, quando non c'era nessuno. E quando doveva iniziare il DJ set, non c'erano *az7i, bisognava spegnere gli ampli e fare spazio al DJ, pure se eri i Mudhoney. Vogliamo menzionare gli orari di inizio dei concerti? Sempre più tardi, minimo alle 23, gli headliner. Ciò non toglie che ci ho visto una marea di bei concerti anche io, ma anche di brutti, e di improbabili associazioni spalla/headliner, se non per l'amicizia dei gestori/gruppi. Luogo di incontro, mercatini, l'angolo dei dischi quando c'è stato, la pizzeria quando ha funzionato davvero, ok. La piscina pareva quella di Cocoon, non ho osato farci mai il bagno. Penso anche che, a parte Luzzetti, ce ne erano davvero tante altre di persone che potevano portare testimonianze più fedeli e ricche di aneddoti. L'esperienza migliore fu quando aprirono il varco con il limitrofo INIT - l'Anti-Circolo per eccellenza e spirito - per una serie di serate concerti eventi.. un vero spettacolo di comuni intenti. Da me ci sono un po' di live report dell'epoca www.inkoma.com/s/circolo_degli_artisti/, per chi avesse nostalgia.

“ i centri sociali lo fanno per passione”. Ma dove vivi Ilenia❤️ Bel documentario brava.. Tanta nostalgia Tantissima

Mi sono tornate a fischiare le orecchie...come quella volta con gli Swans..poco prima della fine. A proposito di locali finiti per gli impicci del proprietario/gestore c è da ricordare anche la finaccia del Jailbreak. Cmq complimenti, ottimo lavoro

🖤

Bello!

Bellissimo! Ti suggerisco il Sonica di via Vacuna poi diventato il Traffic. È stato la culla di tutto un movimento HC, pop punk e dopo emo....

ho praticamente trattenuto il fiato tutto il tempo.

Una ferita ancora aperta.

madonna che malinconia pla', mo me vado a spara'

Lo ammetto ....ho pianto

Originale l'intuizione per questo video: sono capitato qui dopo una ricerca su google del circolo degli artisti, e questa è una delle prime voci che compaiono. Che dire ... fatto da hipster per hipster. L'hipster autrice è chiaramente videomaker assai talentuosa e in più dotata di una camionata di carisma, per cui le si perdona volentieri il tono qui forse troppo agiografico, e, a mio avviso, l'eccesso di pathos. Manca la levità umoristica dei suoi video precedenti. D'altronde l'eccesso di pathos da un lato, e l'umorismo dissacrante di chi non prende niente e nessuno sul serio dall'altro sono le due facce della stessa medaglia che siamo costretti a cingere al collo nel nostro tempo post-moderno, e post-storico. Mi sembra come se si passi la vita a fluttuare in un etere ovattato senza un obiettivo, una direzione precisi. Ci è stata tolta la dimensione collettiva, allora si cerca una soluzione individuale nell'edonismo, ed infine si arriva invariabilmente al melodrammatico e al nichilismo relativista che tutto corrode. La realizzazione tecnica è ottima. Mi si perdonino le considerazioni sopra se troppo polemiche o sentenziose, la clip mi è piaciuta, aspetto trepidante i prossimi episodi (spero si faccia agiografia di 'Disfunzioni Musicali' Quella si meritata), e sono un nuovo fan. E' la vacuità del tipo umano hipster che mi ispira a tirar stoccate.

Bello, fondamentale per la musica a Roma ma gestito a cazzo...... Adesso il deserto.

me so commosso...fanculo.

Fatene uno sul Rialto

Casa ❤️

farete un episodio sull'Ex Dogana?

Dal 2001 il posto che ha accompagnato la vita al pigneto , da piazzale prenestino con amore

Ci sono stato più volte ma non l'ho mai apprezzato appieno. Lo trovavo un po' radical Chic...

La musica dal vivo (e non solo) a Roma è morta con il Circolo.

Facciamo una colletta per riaprirlo 💔

perchè mi fate questo

Fedez lo potevi anche omettere....

La puzza, la ressa, la pessima acustica, la mancanza di areazione: centinaia di volte con orgoglio masochista! Non sei uno romano rocker se non sei ti sei fatto le ossa nella tana delle tigri! E parlo anche per via Marmorata.