Scaduto il porto d'armi: cosa succede alle armi detenute? - Armi e Tiro Academy 

Sì, per tutto ciò che è soggetto a denuncia, TRANNE per coloro i quali hanno solo armi bianche e per i possessori di licenza di collezione per armi antiche, artistiche e rare di importanza storica, loro sono esentati.

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È il porto d'armi che legittima il trasporto delle armi al poligono... senza di quello, quantomeno bisognerebbe fare la vecchia "carta verde". Senza, si può solo detenere le armi nel luogo in cui sono denunciate.

Entro certi limiti sì, come indicato nel decreto del 1998. Ma questi requisiti sono richiesti per il porto d'armi, NON per la sola detenzione.

Mi sembra un'azione impropria da parte dei carabinieri rispetto a quanto detto nel video

@@pierpaolothehunter1654 Eppure succede, hanno bussato 2 volte in cinque anni a casa mia,

@@pierpaolothehunter1654 Pensare che tanti furono costretti a svendere 🤷‍♂️ e non vendere

Credo che sia giusto per una persona che si impegna a detenere delle armi in casa impegnarsi anche ad ogni adempimento per la legale detenzione delle stesse. Voglio dire anche chi guida l'auto e voglia continuare a guidare è normale che debba continuare a rinnovare la patente, quindi non vedo perchè un possessore di armi non debba continuare a rinnovare il porto d'armi. Nel momento in cui non si possiedono più i requisiti fisici per maneggiare le armi in sicurezza credo sia giusto cederle.

@@michelemarinozzi si è vero, io non terrei mai le mie armi in giro per casa, specialmente con il rischio che qualche minore possa averne accesso, poi, detto sinceramente patente e porto d’armi sono comunque difficili da ottenere, di fatti basta uno sgarro e ti vengono ritirati entrambi. Come per la patente basta il tasso alcolemico fuori dal consentito, come per il porto d’armi basta una denuncia, quindi sono due cose quasi proporzionate tra loro. L’unica differenza è che a possedere la patente di guida siamo 38 milioni, mentre il porto d’armi neanche 2 milioni, motivo per qui c’è molta ignoranza e siamo a volte soggetti a critiche per la nostra passione 🤷‍♂️

Per essere in regola con la semplice detenzione armi senza possibilità di movimentazione è necessario il certificato anamnestico prima del proprio medico curante e dopo dell'ufficiale medico con apposta marca da bollo da 16 euro da consegnare agli uffici questura o Carabinieri. Vale 5 anni.

@@silviasabatti9385 quindi si tratta della stessa procedura da seguire per avere il porto. Grazie.

​@@eraldoinches1806sì, è così da una decina d'anni. Secondo me non si rendono conto che così c'è più gente che, a quel punto, rinnova direttamente il pda (quando loro vorrebbero ottenere esattamente l'effetto opposto), ma contenti loro...

@@Vic-E. E' cambiata la legge per colpa di un pazzo che si è messo a sparare. Purtroppo ne basta uno.

Ciao io credo che fa fede il giorno che viene consegnato alle autorità il certificato medico! Esempio un mio amico aveva consegnato il certificato medico prima della scadenza del Porto d armi, era ottobre del 2021, quello nuovo gli venne consegnato a febbraio 2022....... Il vero problema è quando vengono prenotate le visite presso ASL o commissioni mediche, in quel caso bisogna muoversi almeno 4 mesi prima della scadenza del porto d 'armi! 🤗🤗🤗

@@eugeniogeraca4478 Eh, si, ma ho corretto una frase sul mio post perché non l'avevo spiegata bene. In teoria occorrerebbe che i Carabinieri o la Questura dessero un foglio provvisorio che permettesse al titolare del porto e delle armi, di poterle tenere, senza poterle portare fuori abitazione, finché non gli arriva il Porto nuovo, in questo modo le cose sarebbero fatte bene.

Teoricamente visto che a fare gli eventuali controlli sarebbe la stessa caserma o commissariato presso cui hai presentato la documentazione e che sta gestendo la tua pratica di rinnovo, dovrebbero essere proprio dei fiji de mignotta per contestarti qualcosa a seguito di un LORO ritardo nel rilascio. Ciò detto, tanto per non saper né leggere né scrivere, io presenterei tutto almeno 3-4 mesi prima...

Se è successo negli ultimi 10 anni, ti è andata bene. Se è successo più di 10 anni fa, è normale, in passato potevi lasciare tranquillamente scadere il pda senza che ti rompessero i coglioni (ovviamente le armi non potevano più uscire dal luogo presso cui erano state denunciate né potevi acquistarne di nuove ecc.)

L'articolo 38 del Tulps dice che è tenuto a presentare la certificazione medica "Chiunque detiene armi comuni da sparo senza essere in possesso di alcuna licenza di porto d'armi". Quindi si parla di validità della "licenza", non del libretto. Quindi in effetti occorrerà presentare la certificazione alla scadenza del "foglietto" del porto d'armi per difesa personale.

@@armietiro grazie gentilissimo, il vostro è un canale davvero utile . Complimenti

Per la seconda parte della domanda: dipende ovviamente dall'autorità che ha rilasciato il PdA e presso la quale vengono presentate le varie denunce.

No, con l'anamnestico del medico curante occorre recarsi alla Asl o presso un medico militare o della polizia e farsi rilasciare quello definitivo.

@@armietiro Ah ok, grazie per il chiarimento.

@@armietiro grazie per la chiara e dettagliata esposizione , come sempre peraltro. C’è un esatto nome per il certificato ? Chiedo perché (quasi sicuramente) il medico curante e l’ASL conosceranno solo quello per il porto d’armi (se ho ben compreso, più “completo” di quello richiesto solo per la detenzione). Grazie

Ho uno zio anziano a cui è scaduto il porto d'armi e non lo otterrà più perché soffre di demenza senile. Non hanno provveduto a fare nessun'altra dichiarazione o certificato e in casa ci sono questi fucili da caccia, non c'è verso di farli vendere o cedere sino a che lui è in vita per non dargli dispiacere. La situazione attuale è che hanno questi fucili in casa in teoria senza nessuna autorizzazione, chiedevo alla scomparsa dello zio mia zia potrebbe rischiare qualcosa dal punto di vista civile o penale?

Sempre un medico della Asl o un medico militare o della polizia di Stato o dei vigili del fuoco

Ho avuto un ritiro cautelativo poi risolto grazie ad auda Se non risulti idoneo per qualsiasi motivo,hai 6 mesi di tempo dalla data della notifica del prefetto per venderle, dopodiché verranno sequestrate e distrutte,il valore cazzi nostri,art 39 tulps non prevede rimborsi

Dalle mie parti medico militare. Praticamente ufficiale medico autorizzato o in ufficio proprio o presso uffici tipo militari dopo aver fatto il certificato del medico di base anamnestico

Gli eredi conviventi devono rivolgersi a polizia o carabinieri e fare quel che dicono e lo stesso penso che valga per chiunque sappia di quelle armi.

grazie

L'obbligo di iscrizione a un Tsn o federazione di tiro del Coni sussiste solo per le armi di categoria A6 e A7, poiché appunto è un obbligo di iscrizione e non di frequenza, paradossalmente basta continuare a rinnovare l'iscrizione e si è in regola, anche se materialmente non si possono più movimentare dalla propria casa le armi perché il porto d'armi è scaduto. Ovviamente se non si intende rinnovare l'iscrizione, le armi A6 e A7 che si detengono vanno vendute.

@@armietiro Grazie, gli Ak sono A6 o A7?

@@TheGladiatore1 Se sono ex militari e quindi demilitarizzati (gli è stata tolta la raffica che in origine avevano) sono A6. Se invece sono le versioni nate civili, sono A7 se hanno caricatori di capacità superiore a 10 colpi, altrimenti B9.

L'articolo 39 Tulps dà un termine di 150 giorni per venderle, solo una volta trascorso tale termine, vengono rottamate.