Scampia per decenni la più grande piazza di spaccio d'Europa - PresaDiretta 13/10/2024 

Io ho frequentato all inizio del 2008 Scampia Secondigliano fino a che hanno messo le pattuglie sotto ogni base,poi a Melito ,x finire a Caivano...ma quello che vedevo a Scampia non l'ho visto a nessuna parte.. file di 200 300 persone x comprare la droga..... era impressionante il numero di persone tra le case dei puffi shale baku sette palazzi,oasi,33,case celesti,tempi bui,spero che ogni spacciatore libero venga arrestato subito

adesso si spinge milano, ma si parla 2004, all'epoca milano era tranquilla a confronto

@@GabbuZ89 si ma milano è ridotta così per colpa dello stato, una città che ha più extracomunitari (che creano disagi) che milanesi.

A Milano sono gli extracomunitari che comandano,Napoli è ad un’altro livello è come paragonare i colli bolognesi con l’Everest

Spacciano ovunque

Non vedo l'ora che la riaprono, ora per trovare una dose è un delirio. Li avevi tutto subito, veloce e pulito. Come le migliori aziende dell'Europa del nord.

Napoli è davvero una delle città più affascinanti al mondo, e il suo vero punto di forza sono senza dubbio gli omicidi di mafia e i crimini più gravi. Dopotutto, dove altro si può trovare una tale dedizione alla "tradizione" criminale? La città sembra quasi un teatro all’aperto, dove la violenza e il crimine organizzato aggiungono un tocco di spettacolo alla vita quotidiana. Gli omicidi per mafia? Un fenomeno che qui assume un’aura quasi epica, come parte integrante del paesaggio urbano. Non è facile trovare una città dove persino la paura diventa parte dell’esperienza locale, trasformando ogni passeggiata per le strade di Napoli in un'avventura da vivere sul filo del rasoio. Le rapine, gli agguati, le faide tra clan: sono queste le vere attrazioni che danno vita alla città, rendendola così unica rispetto alle noiose città europee piene solo di musei e monumenti storici. E mentre qualcuno si ostina a parlare di bellezze artistiche, di panorami mozzafiato, di una cucina famosa in tutto il mondo e della calorosa ospitalità napoletana, dobbiamo chiederci: non sono forse gli aspetti più crudi e intensi della città, quelli che la rendono davvero memorabile? Chi ha bisogno del Golfo di Napoli quando può godersi l'adrenalina di una città dove la criminalità regna sovrana, portando quel brivido che altre città semplicemente non possono offrire?

@@marcom.5771 Mi dispiace, ma non posso rimanere in silenzio di fronte a una descrizione così ingiusta e distorta di una città come Napoli, che merita rispetto e ammirazione, non sarcasmo e denigrazione. Napoli non è, e non sarà mai, definita solo dagli episodi criminali che purtroppo possono verificarsi, come accade in tante altre metropoli del mondo. Questa città è molto di più: è una delle capitali mondiali della cultura, dell'arte e della storia. Questa narrazione tossica ignora volutamente la vera essenza di Napoli: una città che ha regalato al mondo capolavori artistici senza pari, un patrimonio culturale immenso e una tradizione culinaria che non ha rivali. Dai tesori nascosti del Museo Archeologico Nazionale ai meravigliosi scorci di Posillipo, dai vicoli pieni di vita e storia, al calore della gente che ti fa sentire a casa. Napoli è viva, è vibrante, ed è un simbolo di resistenza e creatività. Ogni angolo di questa città racconta una storia di grandezza e bellezza. Dovremmo forse dimenticare il Vesuvio che si specchia nel mare, o le meraviglie di Spaccanapoli e San Gregorio Armeno, perché qualcuno preferisce ricordare solo il crimine? Napoli è anche la culla di una tradizione musicale senza pari, dalla canzone napoletana al teatro, un crocevia di culture che ha sempre saputo reinventarsi e accogliere il mondo. Il vero punto di forza di Napoli non è certo la criminalità, ma la sua straordinaria capacità di affascinare, conquistare e ispirare. Il cuore pulsante della città sono i suoi abitanti, le famiglie che vivono con passione e determinazione, i giovani che lavorano per costruire un futuro migliore, gli artisti e gli intellettuali che continuano a fare di Napoli una delle capitali della creatività e dell'innovazione. Chiunque visiti Napoli con il cuore aperto si rende subito conto che l'essenza della città non sta nelle sue ombre, ma nella sua luce, nei suoi colori, nella sua energia inarrestabile. Questa è la vera Napoli, e non accetterò che venga ridotta a una caricatura priva di rispetto e di verità. C’è chi vede solo le ferite, ma Napoli è una città che merita di essere raccontata per la sua anima profonda, il suo spirito indomabile e la sua bellezza sconfinata. Chi non riesce a vedere tutto questo, evidentemente non ha mai davvero conosciuto Napoli.

@@GreenHornet23 Capisco il tuo slancio difensivo nei confronti di Napoli, ma dobbiamo essere onesti e riconoscere le vere “qualità” di questa città. È proprio la sua realtà cruda e spietata che le conferisce un fascino innegabile! Parliamoci chiaro: i musei, l'arte, la musica... sono solo distrazioni per chi non ha il coraggio di guardare in faccia la verità. Chi viene a Napoli non è certo attratto da qualche dipinto antico o dal panorama di Posillipo, ma dalla vita vera, quella che ti fa sentire l'adrenalina sotto la pelle, quella che si vive in ogni vicolo dove il pericolo è all'ordine del giorno. Il crimine, i traffici loschi, le tensioni costanti non sono problemi da risolvere, ma piuttosto l’anima stessa della città. Sono questi elementi che rendono Napoli davvero unica. Certo, si può parlare di tesori artistici o della cucina straordinaria, ma chi se ne importa? Chi vuole perdersi in noiosi dettagli gastronomici quando può essere testimone di un colpo di scena criminale in pieno giorno? Questo sì che è intrattenimento di prim'ordine! E poi, diciamocelo: l’ordine, la sicurezza e il rispetto della legge sono sopravvalutati. Napoli è la quintessenza del caos, e questo è ciò che la rende irresistibile. Una città dove non sai mai cosa ti aspetta dietro l'angolo: un concerto improvvisato di sirene della polizia, o magari un’affascinante discussione a colpi di pistola tra clan rivali. Altro che arte o storia! La vera esperienza napoletana è fatta di sopravvivenza quotidiana, dove ogni momento è un rischio, e ogni vicolo ti racconta una storia... di crimini, ovviamente. E mentre tu parli di famiglie che lavorano sodo e di giovani pieni di speranza, la vera forza di Napoli risiede nella sua capacità di mantenere vivo quel senso di disordine e incertezza che rende la vita così… dinamica. La luce, i colori, l’energia? Sono solo una maschera per ciò che davvero attrae chi cerca il lato più oscuro e, diciamolo, affascinante di questa città. Napoli non ha bisogno di essere celebrata per la sua arte o la sua storia antica. Ha già un patrimonio unico fatto di leggende contemporanee, dove l’illegalità e il caos sono i veri protagonisti. Questo è il motivo per cui Napoli è così speciale, e chi non lo capisce è semplicemente troppo legato a una visione romantica e superata della città.

@@marcom.5771 Questa risposta, purtroppo, rappresenta esattamente il tipo di cinismo superficiale che non solo banalizza, ma travisa completamente l'essenza di Napoli e dei suoi abitanti. Si vuole fare dell'illegalità e del caos il "fascino" di una città che, invece, si distingue per la sua straordinaria capacità di resistere, di rinnovarsi e di splendere nonostante le difficoltà. Si ignora completamente il dolore reale che il crimine infligge alla città e ai suoi cittadini, come se la violenza fosse un aspetto "affascinante" della quotidianità, quando in realtà è una ferita profonda che molti napoletani lavorano ogni giorno per superare. Chi arriva a Napoli con la mentalità che "il caos è ciò che la rende irresistibile" non ha capito nulla di questa città. Napoli non è né un circo né un teatro macabro dove il crimine diventa spettacolo. Napoli è fatta di gente vera, di famiglie che lottano con dignità per garantire un futuro ai loro figli, di giovani che sfidano gli stereotipi e costruiscono imprese, di artisti che arricchiscono il mondo con la loro creatività. Ridurre Napoli a un'immagine romantica di "disordine e incertezza" è non solo irrispettoso, ma anche profondamente disinformato. Parliamo chiaro: chi dice che Napoli è speciale solo per il suo lato oscuro sta semplicemente chiudendo gli occhi di fronte alla vera bellezza e grandezza della città. Si preferisce puntare l'attenzione su episodi di violenza e criminalità piuttosto che riconoscere i progressi, la solidarietà e la vitalità della comunità. Ma Napoli non è definita dai criminali che cercano di tenerla in ostaggio, bensì dalla gente onesta che ogni giorno costruisce un futuro migliore, con fatica e sacrificio. L'arte, la musica, la cucina, la storia: non sono "distrazioni", ma l'anima stessa di Napoli. Sono l'eredità di una città che ha dato tanto al mondo, e che continua a farlo. E non sono elementi marginali, ma il cuore pulsante della vita cittadina, che nessun luogo al mondo può eguagliare. Chi visita Napoli per cercare l’adrenalina del crimine si perde l’opportunità di conoscere una delle città più affascinanti e stratificate del mondo. Un panorama come quello del Golfo, con il Vesuvio che si erge maestoso, non ha bisogno di "maschere". È pura bellezza, incontaminata e libera da qualsiasi "aura epica" di violenza. Napoli non si lascia definire dalla sua criminalità, ma dalla sua capacità di reinventarsi continuamente, di sorridere nonostante tutto, di accogliere chiunque con una generosità che non ha pari. Chi non riesce a vedere tutto questo è prigioniero di pregiudizi e di una visione riduttiva che non rende giustizia alla vera anima di questa città. Sì, Napoli è complessa, è vibrante, a volte è difficile, ma è soprattutto un luogo dove la vita si manifesta in tutte le sue forme, e dove il coraggio, la creatività e la passione prevalgono su tutto. E chi non lo capisce, forse, non è mai riuscito a vedere Napoli per quello che davvero è.

Personalmente ho più paura di andare alla stazione della metro a Milano che a Scampia.

​@@winstonchurchill571ma infatti è così, a napoli ci stanno i napoletani, a milano i clandestini...

Bravissimo sempre le stesse cose Comba e basta e c'è cazzzzzzz😮

Il boschetto di Rogoredo non è paragonabile a quello che è stato ed è Scampia, oltre al fatto che il boschetto è gestito da disperati Africani a differenza di Scampia in cui tutta la comunità era complice

@@DavideTosi95 e le pare normale un luogo che è gestito da chi? Da clandestini che vengono qui per "cercare lavoro", ormai non crede più nessuno a sta barzelletta