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Piano Poetry: la musica di Cammariere incontra la poesia di Damato.
Sul palco un pianoforte e una macchina per scrivere su uno scrittoi illuminato da una lampada churchill: i monologhi, le storie e le poesie di Damato sono scandite dalle musiche strumentali di Cammariere, una contaminazione essenziale che concede solo emozioni pure in una veste nuda e minimale che racchiude anche versioni inedite delle sue perle amate dal pubblico, eseguite in un arrangiamento essenziale, solo voce e pianoforte, da “Tutto quello che un uomo” a“ Dalla pace del mare lontano”, passando per “Le porte del sogno” e “Sorella mia” e le canzoni più intime come “ E mi troverai” . Damato racconta la storia di un amore segreto, stretto fra i denti, nascosto nei silenzi delle controre maledette, magiche e sacre del Sud, rivelando la sensualità e l’impegno civile, la sacralità esistenziale, le inquietudini, l’erotismo, il dolore, i figli e il palcoscenico, disegnando immaginifiche stanze su quel giardino segreto dove cantare l’amore, quello perduto, perso e poi ripreso, dimenticato, inseguito, afferrato, sognato, sofferto, salvifico, spietato ed infinito. La poetica dell'autore, drammaturgo, poeta e regista pugliese prende vita grazie alle composizioni per piano-solo ( dal disco Piano Nudo) del cantautore calabrese che ne scandiscono il ritmo. Cammariere è soprattutto un fine compositore e questo recital è un’occasione preziosa per ascoltare la sua musica, quella più intima e segreta. Damato e Cammariere vengono da altre contaminazioni artistiche condivise: il cantautore calabrese ha scritto la colonna sonora per il film “Prima che il Gallo canti” in cui il regista pugliese racconta Don Andrea Gallo. Damato ha scritto e diretto i videoclip a cartoni animati “Dalla pace del mare lontano” (i cui versi sono liberamente ispirati a “I figli del mare” del poeta Carlo Michelstaedter) e La fine di tutti i guai ed hanno scritto a quattro mani il romanzo di formazione (ispirato alla vita di Cammariere), dal titolo “Libero nell'aria” pubblicato da Rizzoli. I versi di Damato e le composizioni di Cammariere sono affluenti dello stesso mare. Un mare che profuma di poesia, quella della trilogia “L’ultima sequenza di un film di Jarmusch” , " Leonard Cohen è tornato" e "La quinta stagione" di Damato e quella della lunga discografia di Sergio Cammariere. Come ha scritto Erri De Luca " la poesia di Damato è l’amore di un barbaro che prova lo sgomento di farsi gentile. L’amore al suo sprigionamento procura il ripudio di se stessi, l’identità acquisita nel monolocale. Anche un castello è tale, se abitato da solo. L’amore qui sbaraglia, spoglia e non assomiglia a niente prima. I versi sono salmoni che cercano di risalire una rapida, in obbedienza a un ordine di arrembaggio. Il vocabolario qui è trattato da energia rinnovabile."
5 окт 2024